domenica 26 ottobre 2025

Quando la guida spirituale smette di essere divina

Questo scritto non intende giudicare, ma stimolare una riflessione profonda: chi guida davvero la nostra fede? È la Scrittura, o sono gli uomini che la interpretano?


Nel corso della storia religiosa, si è spesso assistito a un fenomeno inquietante: l’autorità umana che si sovrappone a quella divina. In molte organizzazioni religiose, le direttive di uomini vengono considerate più vincolanti della Parola di Dio.


Un crescente numero di fedeli, e di osservatori ha evidenziato una crescente discrepanza tra l’autorità biblica e quella esercitata dal Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova. Secondo queste testimonianze, le politiche organizzative vengono spesso anteposte alla Parola di Dio, generando una forma di autorità che, di fatto, supera quella delle Scritture.


Ad esempio viene adottata una cosiddetta “strategia nella guerra teocratica”, applicata sistematicamente e senza restrizioni. Questo approccio ha portato, a una deriva preoccupante: l’autorità di Dio e di Gesù Cristo viene scavalcata, e il numero di espulsioni prive di fondamento biblico è in aumento.


Un numero sempre maggiore di fedeli si ritrova in uno stato di dissonanza cognitiva e crisi di coscienza, che li porta a perdere fiducia non solo nell’organizzazione, ma talvolta anche nella propria fede. Questa condizione è percepita da molti come il cuore del problema spirituale che affligge l’intera struttura organizzativa.


Il paragone storico e religioso


Sebbene i Testimoni di Geova si presentino come distinti dalle religioni tradizionali, un’analisi comparativa rivela sorprendenti somiglianze con la Chiesa Cattolica Romana, l’Islam e i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, soprattutto riguardo al ruolo predominante dell’autorità umana rispetto alla Parola di Dio. 


Chiesa Cattolica Romana: Il dogma dell’infallibilità papale, proclamato nel 1870, conferisce al pontefice l’autorità suprema in materia di fede e morale. 


In modo analogo, nell’organizzazione dei Testimoni di Geova, tale funzione è esercitata collettivamente dai membri del Corpo Direttivo. Per la maggioranza di questi fedeli, le direttive di questo organo non solo sono vincolanti, ma vengono percepite come superiori alla stessa Bibbia. Questo parallelismo evidenzia come, in entrambi i casi, l’autorità umana possa prevalere sulla Scrittura. 


Islam: I musulmani riconoscono i testi sacri precedenti, ma attribuiscono al Corano, considerato la rivelazione definitiva trasmessa da Maometto, un’autorità superiore. 


Allo stesso modo, i Testimoni di Geova accettano la Bibbia, ma danno priorità agli insegnamenti del Corpo Direttivo, anche quando questi modificano o reinterpretano dottrine precedenti. Tale dinamica richiama l’avvertimento biblico di Rivelazione 22:18-19: “non aggiungere e non togliere dalle parole del libro”, e Malachia 3:6: “Io sono Geova; non cambio”.


Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni: I mormoni utilizzano la Bibbia ma la integrano con altre scritture, come il Libro di Mormon, che considerano un ulteriore testamento divino. La loro dottrina sostiene che Dio continui a rivelare verità attraverso profeti moderni.


Questo concetto trova un parallelo nella “luce progressiva, nuovo intendimento” dei Testimoni di Geova. Entrambe le religioni ammettono modifiche dottrinali nel tempo, giustificate da una presunta rivelazione continua, che di fatto pone l’autorità interpretativa al di sopra del testo biblico.


In sintesi, tutte queste religioni condividono un tratto comune: l’autorità umana sia essa papale, profetica o direttiva tende a imporsi sulla Parola di Dio, ridefinendone il significato e la portata. Questo elemento, spesso trascurato, mette in discussione l’effettiva centralità delle Scritture in ciascuna di queste fedi.


Il sistema di autorità dei Testimoni di Geova


L’organizzazione dei Testimoni di Geova si presenta come fedele alla Bibbia, ma nei fatti mostra una struttura fortemente centralizzata, in cui l’autorità del Corpo Direttivo prevale sulla Scrittura. Questo gruppo, composto da undici membri, gestisce dottrina, beni e finanze, agendo come un governo interno. Le loro direttive sono considerate vincolanti e spesso superiori alla Bibbia stessa.


Definendosi il “canale di Dio”, il Corpo Direttivo afferma che le proprie decisioni siano guidate dallo spirito santo. Questo status rende difficile il confronto critico: chi lo tenta è visto come ribelle o spiritualmente debole. Di conseguenza, l’autonomia del pensiero individuale viene limitata.


Numerose testimonianze interne rivelano:


Ai fedeli non si insegna come pensare, ma cosa pensare. Si pretende obbedienza incondizionata, anche quando le direttive violano apertamente i principi biblici. I fratelli vengono sorvegliati anche in questioni di coscienza, e il Corpo Direttivo non è soggetto a giudizio, nemmeno da parte degli anziani, risultando intoccabile.


Si osserva un evidente culto dell’uomo: il Corpo Direttivo è lodato costantemente con il proprio beneplacito, mentre Cristo è menzionato solo marginalmente. La Bibbia viene sostituita da espressioni come “lo schiavo saggio dice”, oscurando la centralità della Parola di Dio.


Il Corpo Direttivo è venerato dalla quasi totalità dei fedeli, che studiano e seguono il pensiero di uomini, non quello della Scrittura. Lo studio personale della Bibbia è trascurato, e il pensiero critico, come quello dei nobili bereani, è ormai raro. 


Si fa uso di manipolazione mentale attraverso psicologia, propaganda, menzogne e senso di colpa per ottenere conformità. Il dissenso viene punito con l’espulsione e l’ostracismo, alimentando un clima di paura.


Le modifiche dottrinali avvengono spesso solo per pressioni esterne, come l’intervento dello Stato, il calo numerico o interessi economici. I danni causati ai fedeli vengono minimizzati, purché le politiche organizzative siano rispettate. La responsabilità, infine, viene attribuita a Geova.


Il Corpo Direttivo esercita un controllo assoluto su dottrina, beni e finanze, agendo come un governo interno che prende decisioni su questioni fondamentali e regola anche aspetti secondari della vita comunitaria.


In sintesi, queste osservazioni non sono semplici critiche teoriche, ma si basano su testimonianze dirette di fedeli che hanno vissuto dall’interno l’organizzazione. Il quadro che emerge è quello di una organizzazione religiosa che, pur proclamando fedeltà alla Bibbia, ha costruito un sistema in cui l’autorità umana domina sulla Parola di Dio. In questo, i Testimoni di Geova si avvicinano alle dinamiche di altre religioni istituzionalizzate come la Chiesa Cattolica, l’Islam e i Mormoni, dove il pensiero divino viene filtrato, modificato o subordinato al potere umano.


La scelta che ogni credente deve affrontare


Nella vita spirituale di ciascuno di noi arriva il momento in cui bisogna prendere una decisione fondamentale: chi vogliamo servire davvero? Questa scelta non è teorica, ma concreta, quotidiana, e definisce il nostro cammino di fede.


Giosuè, alla fine della sua vita, pose questa domanda al popolo d’Israele, invitandolo a scegliere con chiarezza e determinazione. Le sue parole risuonano ancora oggi con forza: “E se vi sembra sbagliato servire Geova, scegliete oggi chi volete servire... Ma quanto a me e alla mia casa, serviremo Geova.” Giosuè 24:15 


Allo stesso modo, chi ha deciso di cuore di seguire Gesù Cristo come unico Signore e guida, dovrà inevitabilmente affrontare una scelta: seguire gli uomini, un’organizzazione religiosa, oppure Cristo stesso. Non si tratta di ribellione, ma di fedeltà. Gesù disse: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” Giovanni 14:6


La Scrittura ci offre esempi chiari di uomini che, di fronte a ordini ingiusti, scelsero di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Quando il re Saul ordinò ai suoi servitori di uccidere i sacerdoti di Geova, essi rifiutarono, riconoscendo l’autorità divina sopra quella umana. Ma Doeg l’edomita, ignorando la santità di quel comando, eseguì l’ordine e spargendo sangue innocente, si rese colpevole davanti a Dio (1 Samuele 22:17-18). 


Questo episodio ci ricorda che l’obbedienza cieca all’uomo può portarci lontano da Dio, mentre la fedeltà alla Sua Parola ci preserva. Come disse Pietro davanti al Sinedrio: “Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.” Atti 5:29 


Fedeltà a Cristo anche in mezzo all’incertezza


Ci sono non poche ragioni per cui un Testimone di Geova, pur avendo compreso che la vera guida spirituale è solo Gesù Cristo, non esce formalmente dall’organizzazione. Le circostanze personali, familiari, sociali o emotive possono rendere questa scelta complessa e delicata. Tuttavia, ciò che conta davvero è la decisione del cuore: non accogliere più dottrine, comandi o istruzioni che non siano basate sulla Parola di Dio, e soprattutto non trasmetterle ad altri.


Questo atteggiamento interiore è una forma di fedeltà silenziosa ma profonda, che Dio vede e approva. È simile alla posizione di Naaman, comandante dell’esercito siriano, che dopo essere stato guarito riconobbe il vero Dio e chiese al profeta Eliseo di intercedere per lui, affinché fosse perdonato quando, per obbligo di ruolo, doveva accompagnare il suo re nel tempio idolatrico e inchinarsi con lui: “In questo il Signore perdoni il tuo servo: quando il mio signore entra nella casa di Rimmon per prostrarsi là, e si appoggia al mio braccio, anch’io mi prostrerò nella casa di Rimmon. Il Signore perdoni il tuo servo in questa cosa.” 2 Re 5:18


Eliseo non lo condannò, ma gli disse semplicemente: “Va’ in pace.” (2 Re 5:19). Questo ci insegna che Dio guarda al cuore, e che la fedeltà non si misura solo con gesti esteriori, ma con la sincerità della coscienza.


In questo spirito, chi ha compreso che Cristo è l’unico mediatore e guida deve vigilare su ciò che insegna e con quale spirito lo fa. La Scrittura è chiara: “Se qualcuno parla, lo faccia come si fa con i sacri oracoli di Dio.” 1 Pietro 4:11 


Questo significa che ogni insegnamento deve riflettere la purezza, l’autorità e la verità della Parola di Dio, non le opinioni o le direttive di uomini. È una responsabilità sacra, che chiunque desideri servire Cristo deve assumere con umiltà e discernimento. Gesù stesso disse: “Chi mi ama, osserverà la mia parola.” Giovanni 14:23 E ancora: “Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli.” Giovanni 8:31


In sintesi, chi ha compreso che Cristo è l’unico mediatore e guida non deve necessariamente dimostrare la sua fedeltà con gesti pubblici o formali, ma con una scelta interiore profonda: non accogliere più insegnamenti che contraddicono le Scritture, e non trasmetterli ad altri. È questa la vera libertà spirituale, quella che nasce dal cuore e che Dio approva.


La Rivoluzione della Fede


La vera rivoluzione non avviene fuori, ma dentro di noi quando scegliamo di ancorare la nostra fede alla Parola di Dio, riconoscendola come l’unica autorità suprema e cercando la Sua guida con sincerità. Questa trasformazione interiore si manifesta nel cuore di ogni credente che riconosce in Gesù Cristo il solo Capo e guida, rendendo superflua qualsiasi organizzazione umana che pretenda di frapporsi tra noi e Lui.


Chi sceglie di seguire Cristo non conosce delusione, ma sperimenta una crescita costante in pace, serenità e libertà autentica. La vera guida spirituale non si impone con autorità umana, ma si manifesta nella libertà che Cristo offre. Egli non ci costringe, ma ci invita a seguirlo con amore e discernimento. E chi lo segue, non sarà mai deluso: Giovanni 5:24 “Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna.”


Post de “il resiliente”


domenica 19 ottobre 2025

1984


Recentemente in Francia il governo ha iniziato un’indagine sui TdG. La principale accusa verte sull’isolamento sociale dei disassociati. I membri sono stati invitati a scrivere lettere di protesta.

Il paradosso di queste lettere è che viene fornito uno schema a cui attenersi, il contenuto deve seguire una linea stabilita dal corpo direttivo, eppure nelle indicazioni fornite viene detto che i membri devono esprimere spontaneamente il loro pensiero. Mi sono chiesto: ma questa dove l’ho già sentita? 


Conformarsi spontaneamente 


Non so se avete letto il libro di George Orwell “1984”. Il partito, guidato da un fantomatico Grande Fratello, ha instaurato una dittatura che mira non a imporre la propria volontà ma a indurre le persone a credere di obbedire spontaneamente. Notate questo passaggio del libro di Orwell:


Noi siamo diversi dagli aguzzini del passato. Non ci accontentiamo dell'obbedienza passiva, tanto meno della sottomissione piú abietta. Quando ti arrenderai finalmente a noi, dovrà essere di tua spontanea volontà. Noi non distruggiamo l'eretico perché ci oppone resistenza: anzi, finché ci oppone resistenza, noi non lo annientiamo. Lo convertiamo, imprigioniamo i suoi pensieri piú reconditi, li rimoduliamo. Lo liberiamo di tutto il male e di tutte le illusioni: lo portiamo dalla nostra parte, non per finta, ma per davvero, con tutta l'anima. Prima di ucciderlo lo facciamo diventare uno dei nostri. Per noi è intollerabile che esista un pensiero erroneo nel mondo, per quanto possa essere isolato e inerme. Nemmeno in punto di morte possiamo lasciare spazio alle eresie. Un tempo l'eretico andava al rogo senza pentirsi, anzi proclamava la sua eresia, ne era ancora esaltato. E anche la vittima delle purghe russe poteva conservare la sua ribellione in testa mentre percorreva il corridoio prima di essere fucilato. Ma noi, prima di farti saltare il cervello, lo ripuliamo. L'ordine impartito dal vecchio dispotismo era “Tu non devi”. L'ordine impartito dai totalitarismi era “Tu devi”. Il nostro è “Tu sei”. (Parte terza capitolo due).


Ecco quindi che, come nel libro, chi scrive le lettere al prefetto francese attenendosi strettamente a quello che gli è stato indicato dice che sono le sue personali opinioni. In effetti è così: il pensiero del CD, ovvero del Grande Fratello di Orwell, è il pensiero dei singoli membri i quali sono ormai privati dell’opinione personale, anzi peggio: la loro opinione personale coincide esattamente con quella imposta dal CD ma rimane comunque nella loro mente un’espressione del loro personale convincimento.


Il potere non come mezzo ma come fine


Perché il CD agisce in questo modo? Qual’è il loro fine ultimo? Le ricchezze? Il lusso? Certo vivono una vita agiata, non gli manca nulla. Tuttavia sarebbe riduttivo pensare che lo facciano per questo. Vediamo un’altro passaggio del libro di Orwell:


Il Partito vuole il potere in quanto tale. Non siamo interessati al bene degli altri: siamo interessati solo al potere. Non alla ricchezza o al lusso o a una lunga vita o alla felicità: solo al potere, il potere puro. Che cosa significhi il potere puro lo capirai ben presto. Noi siamo diversi dalle oligarchie del passato, nel senso che sappiamo quello che stiamo facendo. Tutti gli altri, perfino quelli che ci assomigliavano, erano codardi e ipocriti. I nazisti tedeschi e i comunisti russi si sono avvicinati molto a noi quanto a metodi, ma non hanno mai avuto il coraggio di ammettere le proprie motivazioni. Fingevano, o forse credevano davvero, di avere conquistato il potere con riluttanza e per un periodo di tempo limitato, come se dietro l'angolo ci fosse un paradiso dove gli esseri umani sarebbero stati liberi ed eguali. Noi non siamo cosí. Sappiamo che nessuno prende il potere con l'intenzione di rinunciarci. Il potere non è un mezzo, è un fine. (Parte terza capitolo tre)


Ecco quindi un altro parallelo: avere i potere di decidere è di per se il fine ultimo, non il mezzo. Nel caso del CD poi questo potere viene addirittura da Dio stesso che glielo ha attribuito e quindi è ancora più assoluto e indiscutibile. 


La riscrittura del passato 


Ma come è possibile far credere alle persone di essere guidati da Dio dopo tutti i fallimenti, le previsioni fallite, i dietrofront dottrinali, gli scandali, ecc. ecc. ? Anche qui il libro di Orwell offre un interessante parallelismo: la riscrittura del passato e l’alterazione dei documenti, vediamo come.


Proprio il protagonista del libro, Winston, lavora al dipartimento della verità (a Orwell non mancava certo il senso dell’ironia). Lo scopo ufficiale era produrre e diffondere notizie, libri, film e materiale educativo ma in realtà serviva a manipolare e riscrivere il passato per adattarlo alla linea del partito.  

Winston lavora come impiegato nei “Registri”, dove: 1 - riceve ordini che gli dicono quali documenti vanno modificati 2 - riscrive articoli di giornale, discorsi o dati che contraddicono la versione attuale del Partito 3 - distrugge le versioni originali buttandole nel buco della memoria (anche qui direi che Orwell ha azzeccato il nome). In pratica, il suo compito è falsificare la storia in modo che sembri che il Partito abbia sempre avuto ragione. Dopo le modifiche, le copie corrette sostituiscono le precedenti, e ogni traccia del passato “vero” scompare. Vediamo anche qui un passaggio del libro:

L'alterabilità del passato è il cardine del Socing [la dottrina del Partito]. Gli eventi passati, si sostiene, non hanno esistenza oggettiva, ma sopravvivono solo nei documenti scritti e nel ricordo umano. Il passato è tutto ciò su cui concordano i documenti e i ricordi. E visto che il Partito ha il controllo totale su ogni documento e, ugualmente, sulla mente dei propri membri, il passato è qualsiasi cosa il Partito decida che sia. Ne segue anche che, sebbene il passato sia alterabile, esso non è mai stato alterato in alcun caso specifico. Perché ogni volta che viene ricreato nella forma necessaria a quel momento, ecco che questa nuova versione è il passato e nessun passato diverso può mai essere esistito. Questo meccanismo regge bene anche quando, come spesso accade, uno stesso evento deve essere alterato e reso irriconoscibile diverse volte nel corso di un singolo anno. In ogni istante il Partito è in possesso di una verità assoluta ed è chiaro che l'assoluto non può mai essere stato diverso da quello che è adesso. Si vedrà che il controllo del passato dipende soprattutto dall'allenamento della memoria. Assicurarsi che ogni documento scritto si accordi all'ortodossia del momento è un gesto prettamente meccanico. Ma bisogna anche ricordare che gli eventi specifici sono accaduti nella maniera desiderata. E se si rende necessario dare un nuovo ordine ai ricordi di qualcuno o falsificare i documenti scritti, allora sarà necessario dimenticare di averlo fatto. Il trucco per farlo si può imparare come una qualsiasi altra tecnica mentale. Viene appresa da quasi tutti i membri di Partito e di certo da tutti coloro che sono tanto intelligenti quanto ortodossi. In vecchialingua si chiamava, senza giri di parole, «controllo della realtà». In nuovalingua è chiamata bipensiero, anche se il bipensiero comprende molto altro. (Parte due capitolo nove).

Gli esempi di questo all’interno dei TdG sarebbero tanti, alcuni più diretti alcuni più subdoli. Vediamone uno diretto: avete ancora una copia cartacea del libro rosso “Rivelazione”? Più volte si parla degli eventi che sarebbero successi entro il XX secolo. Ora la versione disponibile nella biblioteca online usa espressioni del tipo “molto presto” o “fra breve”. Che fine ha fatto “entro il ventesimo secolo”? Il ministero della verità ha fatto cadere la dicitura nel “buco della memoria”. Ma questo è il modo più diretto e semplice di alterazione, facilmente dimostrabile da chiunque abbia conservato una copia cartacea (reato punito con la morte nel libro di Orwell). Ci sono modi molto più sottili di alterazione della memoria che fanno del CD un maestro del gasligh: ricordate il recente video del giovane che manda messaggi parlando di “pace e sicurezza” e dicendo che secondo lui la fine è imminente? A chi si sarà ispirato? Poco tempo prima non era un membro stesso del corpo direttivo, Stephel Lett, a dire che viviamo “negli ultimi giorni degli ultimi giorni, poco prima dell’ultimo giorno”? Nel video al giovane viene consigliato di togliere dalla sua mente quel pensiero o quantomeno di metterlo in subordine. Come si riesce quindi a insegnare una dottrina e allo stesso tempo raffigurare chi ci ha creduto come poco spirituale? Ancora una volta il libro 1984 ci viene in aiuto con un concetto descritto da un vocabolo inquietante, il bipensiero, accennato nel brano citato pima. Di cosa si tratta?  

Il bipensiero

Il bipensiero è la capacità di accettare contemporaneamente due idee contraddittorie e crederle entrambe vere. È il meccanismo mentale che permette di vivere in una realtà dominata dalle menzogne del Partito senza rendersene conto e senza ribellarsi. Serve a: 1) Mantenere il controllo mentale dei cittadini; 2) Impedire il pensiero critico; 3) Proteggere il Partito dalle proprie menzogne, perché nessuno può accusarlo di incoerenza se tutto può essere “vero”.

Vediamo anche qui un passaggio del libro:

Bipensiero vuol dire avere la capacità di pensare due idee contraddittorie nello stesso istante e accettarle entrambe. L'intellettuale di Partito sa in quale direzione vanno alterati i ricordi e di conseguenza sa di stare manipolando la realtà, ma grazie all'esercizio del bipensiero si convince che la realtà non sia mai stata manomessa. Il processo dev'essere conscio, altrimenti non verrebbe applicato con sufficiente precisione, ma dev'essere anche inconscio, altrimenti darebbe luogo a un senso di falsità e quindi di colpa. Il bipensiero è l'anima pulsante del Socing, poiché l'essenza fattuale del Partito consiste nel coniugare l'inganno alla fermezza di raggiungere uno scopo che viene dato dalla totale buonafede. Raccontare bugie eclatanti credendoci con tutto te stesso; dimenticare qualsiasi fatto diventato scomodo e poi, quando è tornato a essere utile, ritirarlo fuori dall'oblio solo per il tempo necessario; negare l'esistenza della realtà obiettiva e insieme prendere atto della realtà che stai negando: tutto questo è indispensabile. Perfino nell'usare la parola bipensiero è necessario esercitare il bipensiero perché usando quella parola ammetti di manomettere la realtà, ma facendo di nuovo ricorso al bipensiero cancelli questa idea, e cosí via all'infinito, con la menzogna sempre un passo avanti rispetto alla verità. In definitiva è grazie al bipensiero che il Partito è riuscito e potrebbe, per quanto ne sappiamo, andare avanti per migliaia d'anni ad arrestare il corso della storia. (Parte due capitolo nove).

Vediamo qualche esmpio:

- La fine è imminente? Sì. Hai mandato messaggi allarmistici in cui parli di “pace e sicurezza”. Ti sei concentrato sulla cosa sbagliata, non sappiamo quando verrà la fine. 

- Geova guida i Testimoni di Geova? Certo, la sua guida è stata evidente ad esempio su Russell che ha capito con anni di anticipo cosa sarebbe successo nel 1914. Hai scoperto che Russell non ha previsto nulla di ciò che è accaduto? Dettagli.

- Gerusalemme è stata distrutta nel 607 a.e.v. Gli studiosi tutti sostengono il contrario? Si sbagliano tutti. La WTS non può sbagliare.

- In tutto il mondo centinaia di migliaia di persone diventano ogni anno Testimoni di Geova quindi occorrono molte nuove Sale del Regno. La tua sarà venduta e diventerà una moschea e quindi pensi non sia vero?  Hai sviluppato un Pensiero-crimine.

Il pensiero crimine

Anche qui Orwell è straordinario nel trovare termini azzeccati. Vediamo di cosa si tratta:  Il pensiero-crimine è qualsiasi pensiero contrario al Partito. Non serve compiere un atto concreto per essere considerati colpevoli, basta pensare qualcosa di critico, dubbioso o indipendente come ad esempio dubitare delle notizie ufficiali; desiderare la libertà o la verità; ricordare un passato diverso da quello raccontato dal Partito; provare amore, odio o empatia in modo non approvato; sognare di ribellarsi. La polizia del pensiero è l’organo incaricato di scoprire e punire i pensieri-crimine. Sorveglia i cittadini tramite i teleschermi, i microfoni nascosti, le spie e perfino i bambini, addestrati a denunciare i genitori.

In che modo nei Testimoni di Geova viene sviluppato il concetto di pensiero-crimine e che consigli vengono dati per eliminarlo dalla mente? Vediamo due esempi:

Un tipo di pensiero-crimine sono i dubbi che la WTS sia l’organizzazione approvata da Dio. Ecco come viene individuato il problema e come reagire:


Quindi studiate regolarmente a livello personale. Combattete con vigore i dubbi. Come avviene se si ignora un’infezione apparentemente insignificante, quando non si fa niente per dissipare i dubbi persistenti le conseguenze possono essere disastrose. ‘Viviamo veramente negli ultimi giorni? Si può credere a tutto ciò che dice la Bibbia? Questa è veramente l’organizzazione di Geova?’ Satana vorrebbe seminare nella vostra mente dubbi del genere. Non divenite facile preda dei suoi insegnamenti ingannevoli essendo negligenti nell’alimentarvi spiritualmente… Se trascurate di prendere buon cibo spirituale attraverso lo studio personale della Bibbia e la frequenza alle adunanze cristiane, in effetti prestate il fianco a questi attacchi. Fate buon uso dell’abbondante cibo spirituale provveduto a suo tempo dallo “schiavo fedele e discreto”. Continuate ad ‘approvare le sane parole’ e a rimanere “sani nella fede”. Non permettete che  i dubbi distruggano la vostra fede. (Torre di Guardia 1/7/2001)


Quindi dove trovare le prove che i Testimoni di Geova sono veramente l’organizzazione approvata da Dio? Nelle pubblicazioni dello “schiavo fedele”. E chi scrive le pubblicazioni dello schiavo fedele? Loro stessi, cioè il reparto scrittori dell’organo direttivo. Inserendo nella mente solo quel tipo di informazioni le probabilità di sviluppare un’opinione alternativa sono praticamente nulle.


Un secondo esempio riguarda la sfera intima della persona. In un articolo recente il pensiero-crimine è il desiderio sessuale non autorizzato:


La Bibbia dice: “Non fatevi controllare dal vostro corpo. Reprimete qualsiasi desiderio verso le pratiche sessuali sbagliate”. Per reprimere i desideri sbagliati, che portano ad azioni sbagliate, devi controllare i tuoi pensieri. Se nutri regolarmente la tua mente di pensieri sani, sarai in grado di scacciare più prontamente i desideri sbagliati. Anche se all’inizio potresti fare molta fatica, è probabile che col tempo diventi tutto più facile. Dio promette di aiutarti a ‘essere rinnovato nella forza che fa operare la tua mente’. (Articolo online numero 57)

Sia che il pensiero-crimine riguardi l’organizzazione o la sfera sessuale va controllato e dissipato. Il parallelo con il libro di Orwell è inquietante: anche il partito controllava non solo la vita sessuale delle persone ma anche i loro pensieri a riguardo. 

La novalingua


La Novalingua è la lingua ufficiale del Partito e serve a limitare la libertà di pensiero e a manipolare i cittadini. Eliminando alcune parole o modificandone il significato si rende impossibile pensare a concetti scomodi o sovversivi. Per esempio cancellando la parola libertà diventa più difficile pensarci, togliendo la parola ingiustizia non si può più dire di averne subita una. Chi controlla il linguaggio controlla il pensiero.

In che modo i Testimoni di Geova hanno fatto loro questa tecnica di manipolazione linguistica? Vediamo alcune espressioni che mirano a influenzare l’opinione sul concetto che si ha di quella parola.

  • La Verità. Come fai a mettere in dubbio una dottrina che si chiama così? Chiaramente usando questo termine si cerca di prevenire un'eventuale obiezione sul fatto che possa essere una religione falsa. Tornando al libro 1984 il nome dei ministeri era l’opposto di quello che facevano:  ministero della verità (che falsifica la storia e manipola i fatti); ministero della pace (che si occupa della guerra); ministero dell’amore (punisce e tortura); ministero dell’abbondanza (razionamenti e false statistiche sulla produzione). 
  • Persone del mondo. Riferito a tutti coloro che non sono TdG, con una connotazione fortemente negativa. Il loro comportamento è “mondano”, ovvero non piace a Geova. Non importa se alcune di queste persone hanno fatto straordinarie opere di altruismo, costruito ospedali, dato la vita per altri. Tutto questo non cambia la loro condizione: sono una cattiva compagnia e se non si convertono saranno distrutti ad Armaghedon. 
  • Privilegio di servizio. Qualsiasi lavoro che svolgi volontariamente per l’organizzazione, dal discorso al congresso alla pulizia dei gabinetti. Chiamandolo privilegio si cerca di cambiare la prospettiva di chi deve fare il lavoro: ti alzi alle 7 di sabato mattina per tagliare l’erba nella Sala del Regno? Che privilegio!
  • Lasciare Geova. Riferito a chi ha smesso di essere un Testimone di Geova. Magari questa persona è ancora religiosa, crede in Gesù, crede nella Bibbia o addirittura chiama ancora Geova il Dio in cui crede. Tutto questo non conta. Visto che non crede più nell’organizzazione Torre di Guardia è spacciata.

Come in 1984 la novalingua era in continuo mutamento per modificare la percezione dei concetti anche nei Testimoni di Geova si cambiano i termini per esigenze legali o di forma: recentemente ad esempio si è cambiato disassociato in allontanato. In pratica la condizione di queste persone è la stessa ma il tentativo manipolatorio è di far credere che ci sia stata una profonda riforma in tal senso.

La procreazione e i figli

Nel libro di Orwell lo scopo del matrimonio è produrre figli per il Partito. Il legame tra genitori e figli è assolutamente secondario rispetto a quello che ognuno ha individualmente col partito. Viene insegnato ai bambini a riconoscere segni di tradimento o di pensiero indipendente anche a casa. È emblematico il caso del signor Parsons, denunciato proprio da sua figlia perché, nel sonno, avrebbe detto parole contrarie al Partito.

In che modo esiste un parallelo con la WTS? Partiamo da una vecchia rivista e vediamo come questo concetto è rimasto nel tempo: “Molto probabilmente la madre di John, Anthusa, lo affidò a Geova prima che nascesse, come fece Anna nel caso del profeta Samuele, e come ogni madre dovrebbe fare prima della nascita di ogni figlio che le viene dato in dono” (Consolazione 31 gennaio 1945).

Il concetto viene ripreso qualche anno dopo aggiungendo un particolare: “Dio provvede mediante la sua organizzazione questa luce che il proverbio afferma essere l’insegnamento o legge della madre. Per camminare alla luce della verità dobbiamo riconoscere non solo Geova Dio come nostro Padre ma anche la sua organizzazione come nostra madre.” (w57 15/10 pp. 621-622)

Questo concetto è stato riaffermato di recente? Sì, è successo più volte. Ecco un link dove troverete tre clip in un unico video di due minuti: 1 - Samuel F Herd: Presentare i tuoi doni a Dio, 2019 (nello screenshot vedi la dicitura “you are preparing a gift to your God); 2 - Jeffrey Winder, Assemblea annuale 2024; 3 - John Ekrann: Costruire la fede nella risurrezione, 2023

https://www.reddit.com/r/exjw/s/4jvfqcgPTn

In questi video viene ribadito lo stesso concetto: non trattenere i tuoi figli ma dalli all’organizzazione. Stai preparando un regalo al tuo Dio. Passerai con loro del tempo nel nuovo mondo, non ora. Preparali da piccoli a questo scopo, da grandi saranno al nostro servizio, non ti appartengono, sono nostri.


La lealtà, il tradimento, l’amore superiore, il subordine della famiglia sono tutti concetti chiaramente illustrati da quello che succede in caso un familiare venga disassociato (allontanato in novalingua). Il video in cui la madre non risponde al telefono alla figlia in lacrime illustra il concetto in un modo così vivido che anche Orwell avrebbe fatto fatica a esprimere, per lei è come se fosse morta. In che modo anche questo concetto trova un parallelismo nel libro?

 

La vaporizzazione 


Vaporizzare una persona non significa ucciderla, significa cancellarla completamente, come se non fosse mai esistita. Viene vaporizzata perché una sua azione o più probabilmente un suo pensiero non è conforme a ciò che il partito approva. La persona vaporizzata che fine ha fatto? Probabilmente è stata uccisa ma non è dato a sapere, un giorno è stata portata via e di lei non si è saputo più nulla. Chi la conosce non deve più parlarne, evocarne il ricordo significa commettere un pensiero crimine. Vediamo un passaggio del libro:

Syme era sparito. Una bella mattina non si presentò al lavoro: qualcuno, sovrappensiero, ne commentò l'assenza. Il giorno dopo nessuno lo nominò. Il terzo giorno Winston entrò nell'atrio del Dipartimento Musicale per consultare la bacheca. Su uno degli avvisi c'era un elenco stampato con i membri del Comitato degli Scacchi, di cui Syme faceva parte. Sembrava esattamente uguale a prima - niente era stato cancellato - ma era piú corto di un nome. Bastava questo. Syme aveva smesso di esistere: anzi, non era mai esistito. (Parte seconda capitolo cinque)

Avete provato a parlare di qualcuno disassociato in sala? Ad esempio: “ti ricordi quando siamo andati in vacanza con Tizio?”. Vedi negli occhi del Testimone di Geova uno sguardo imbarazzato in quel momento ti chiedi se è lecito menzionare una persona che ora non fa più parte del gruppo. Se ti passa vicino mentre sei al supermercato o al parco cosa fai? La saluti? No, assolutamente. Come se non esistesse. È stata disassociata ovvero vaporizzata. Non importa se fisicamente sia viva o morta, da quel momento per gli amici e i parenti non esiste più: niente telefonate, niente messaggi, niente pranzi o passeggiate insieme. Come nel romanzo quello che le accade da quel giorno in poi è sconosciuto a tutti coloro che sono dentro.

Qualcuno può pensare che il paragone è azzardato in quanto nel romanzo per i dissidenti è prevista la morte fisica. Tuttavia la Torre di Guardia del 15/1/54 a pag. 62-63 ci dice il vero motivo per cui non si arriva a tanto:

Essendo circoscritti dalle leggi delle nazioni in cui viviamo ed anche dalle leggi di Dio mediante Gesù Cristo, possiamo agire contro gli apostati soltanto fino a un certo punto [purtroppo?], vale a dire, conformandoci alle due serie di leggi. La legge dello Stato e la legge di Dio mediante Cristo ci proibiscono [purtroppo?] di uccidere gli apostati, anche se sono membri della nostra stessa famiglia carnale. Tuttavia la legge di Dio esige che siano disassociati.

In conclusione 


Il libro di Orwell è lungo e non c’è spazio per descrivere dettagliatamente ogni aspetto. Dai punti trattati emerge tuttavia come il controllo ideologico possa penetrare ogni aspetto: dal pensiero individuale alla famiglia, dalla lingua alla memoria storica. Come in 1984, anche nell’organizzazione dei Testimoni di Geova si osservano meccanismi di conformismo solo apparentemente spontaneo, manipolazione del linguaggio e del passato e una subordinazione totale dell’amore familiare rispetto all’Organizzazione. Il principio è lo stesso: rendere il potere e l’ortodossia indiscutibili, facendoli apparire come verità naturale e personale. Riflettere su questi parallelismi significa comprendere quanto sia sottile e potente il modo in cui l’organizzazione dei Testimoni di Geova abbia modellato la mente e la coscienza dei suoi membri senza che gli stessi se ne rendano conto.


Post di Saroj