Nella visione del popolo d’Israele, la legge era percepita
come elemento identitario della comunità che era la autoreferenziale diretta
espressione della volontà di Dio. Geova veniva riconosciuto non solo come il
liberatore dall’Egitto, ma anche come guida suprema della nazione: Re,
Legislatore e Giudice l’ente divino specularmente antropomorfizzato in una osmotico
travaso di emozioni incontrollate. I dieci comandamenti”, che aprivano l’intero
corpo legislativo, rappresentavano non solo il patto identitario fondato sulla
memoria della liberazione ma il vademecum morale che stabiliva il binario dove
mettere i vagoni della loro vita per raggiungere la stazione della terra
promessa. Daltra parte non avere leggi era peggio di avere leggi sbagliate ma così la disubbidienza, la trasgressione e renitenza, in questo contesto,
non era vista solo come infrazione civile o religiosa, ma come un atto di
rottura con la volontà divina ribadisco percepita, diventando un gesto carico
di implicazioni politiche e spirituali che coinvolgeva tutta la comunità. L’antico
Israele era una sorta di grande fratello senza porte di uscita.
L’identità religiosa moderna
Nella visione della struttura religiosa del Testimone di Geova c’è una sorta di regressione nel modello di pensiero cristianizzante moderno che è nato proprio con peculiarità univoche e riconoscibili dal sistema e che fanno l’occhiolino a quel mondo antico. Il presupposto che contraddistingue questa nuova entità religiosa è quello di rendere disponibile, a qualsiasi persona, una porta di uscita da un sistema sociale politico e religioso che, in molte realtà è naturalmente abusante, potrebbe essere davvero difficile e complicato da sopportare. Immaginate di vivere in posti complicati come che ne so Quarto Oggiaro a Milano o che ne so a Centocelle Torpignattara a Roma, non sono luoghi semplici dove gestire la vita in modo sano senza ripercussioni.
Una nuova vita
Diventando Testimoni di Geova significa avere un sistema che ti da una nuova vita, nuovi presupposti in generale. Questo però significa mettere in
discussione tutto quello che il sistema dice o sostiene, sia religioso che
politico ma anche scientifico. Tutti questi elementi hanno il pregio di rafforzare facilmente e
con poco sforzo (senza pensare) l’identità della persona identificandosi nella comunità che diventa sua(così come faceva la legge nell’antico Israele). E’ come se la persona abbracciando questa nuova fede avesse uno
specchio con cui riconoscersi, ma l'immagine che vede, in realtà, è finta di una persona che è solo nel mondo delle idee di come ci piacerebbe che fossero e non di come sono in realtà. Ed è questo l’elemento che ritengo più rilevante fra
gli elementi attrattori più accattivanti in questa religione.
Visto dall'alto questo risultato alcuni lo definirebbero, un effetto della
riforma del cristianesimo fatto da persone che non si riconoscevano nei sistemi
religiosi tradizionali secolarizzati. Ma come appena detto e penso condividiate,
i Testimoni di Geova, non pretendono di riformare solo il cristianesimo come
religione, ma di rimettere in discussione tutto il sistema. Sono note le
posizioni critiche che da Testimoni di Geova abbiamo avuto al sistema politico
e altrettanto tristemente note quelle al sistema scientifico/scolastico.
Nell'edizione 2019 del manuale “Pascete il gregge”, al
capitolo 8, paragrafo 30, si legge: “Lui o un membro della sua famiglia va
all’università o incoraggia questo tipo di istruzione?” https://files.fm/u/d453ktxu
Guardate che tipo di approccio quando viene chiesto immediatamente di rivedere i requisiti del nominato che nemmeno Torquemada nell'inquisizione pretendeva dalle sue vittime.
Se un nominato (o un familiare, ad esempio la moglie o i figli) va all’università o incoraggia questo tipo di istruzione, con il modo di vivere dimostra di mettere al primo posto gli interessi del Regno nella sua vita? (w05 1/10 p. 27 par. 6). Insegna alla sua famiglia a mettere al primo posto gli interessi del Regno? Rispetta ciò che è stato pubblicato dallo schiavo fedele sui pericoli legati all’istruzione universitaria? Il suo modo di parlare e di agire rivelano che è una persona spirituale? Com’è e considerato dalla congregazione? Qual`è il motivo per cui lui o i suoi familiari vanno all’università o incoraggiano questo tipo di istruzione? Hanno mete teocratiche? Il fatto che vadano all’università o incoraggino questo tipo di istruzione interferisce con la regolare frequenza alle adunanze, con una significativa partecipazione al servizio di campo o con altre attività teocratiche?
I Testimoni
di Geova, pur rifiutando la partecipazione alla vita politica e militare,
propongono una struttura rigidamente organizzata e un sistema dottrinale
chiuso, dove le decisioni vengono centralizzate e mai messe in discussione. Le discussioni possono
essere interpretate come settarismo e se reiterate sono motivo di disassociazione.
Il problema della sostenibilità
Ma poi prendete in considerazione le revisioni procedurali
come il rapporto di servizio e il cambio delle modalità di controllo delle
attività e la diminuzione progressiva delle ore di pionerato. Anche questa non
è una prova che le attività così come erano previste e impostate non erano
sostenibili? Questa attività non
sostenibile era frutto di un'idea che aveva presupposti validi a breve termine, ma
che poi non erano sufficienti a mantenere il passo nel tempo. Il clamoroso
fallimento organizzativo nel epoca Covid dove i fratelli uscivano in servizio
in piena pandemia non è un caso, ed è stata la ciliegina sopra la torta dell’inefficienza
di questo corpo direttivo in un sistema che ha evidentemente perso il controllo.
Le incongruenze, sommandosi, hanno creano l’attuale paradosso
organizzativo che consente alle persone una via di uscita dal sistema di cose
mondano per rinchiuderle in stanze buttando via la chiave. Se ammettiamo che
non ci sia stato un inganno vero e proprio i presupposti di verità e libertà
che erano promessi poi nel tempo si sono rivelati per quello che sono, solo spot
pubblicitari.
La presa di posizione
Tutti noi per chi è stato partecipe per tanti anni e per chi ancora è coinvolto è stato come una sorta di viaggio della vita che abbiamo percorso e stiamo percorrendo. Cambiare prospettiva prendendo posizioni non allineate non è rinnegare se stessi o il proprio passato significa che semplicemente non possiamo più accettare qualcosa che non ci rappresenta ma in molti casi questo è un processo interiore che spesso è difficile anche da condividere.
Ovviamente l’organizzazione vede questo come frutto del diavolo (vedete il video all’assemblea con l’associazione del pensiero apostata al pensiero satanico link) ma purtroppo per quanto si strappino le vesti questa consapevolezza non è stato il diavolo a svelarla, ma lei stessa. Se è vero che non siamo più Testimoni di Geova legati dalla etichetta c’è da dire che, per chi ancora crede a quell’etichetta, proprio dietro quel identificativo esiste un sistema complesso pachidermico, talmente grande e articolato da non essere più comprensibile nemmeno dalle persone che sono internamente convolte nell’organigramma delle responsabilità. Di chi è la colpa? Dello spirito santo? Mia ? Di Satana? Su su siamo seri, se questo sistema organizzativo consente a membri del corpo direttivo totalmente inidonei e non qualficati, di fare discorsi sulle terapie mediche senza sangue a neonati, di chi sono le responsabilità? A chi dobbiamo dare la colpa se Splane va sul podio a dire che Gesù in Matteo parlava di una doppia generazione che partiva dal 1914? A Splane stesso che quella mattina si è inventato il moto perpetuo dell’eterna venuta? Oppure siamo davanti ad un paradossale paciugo emotivo protogiudaizzante tanto grottesco quanto ridicolo dove poi sono io l'apostata che non crede a queste cose?Facciamo un ultimo esempio pratico questa volta scritturale. Immaginate per un momento di essere nell’antico Israele e di valutare con obbiettività
la legge del taglione che conoscete benissimo e date per scontato che sia
quello che Dio richiede da chi lo serve. Prendete come esempio, il caso della
donna nella rissa citato in Deuteronomio
Deuteronomio 25:11
11 “Se scoppia una rissa tra due uomini e la moglie di uno interviene per proteggere il marito da quello che lo sta picchiando, allunga la mano e lo afferra per i genitali, 12 devi amputarle la mano. Non devi* essere dispiaciuto.
Ora con tutta onestà, vi sembra un decreto-legge obbiettivo?
Ponderato? Misericordioso? Senza nemmeno dare una indicazione per valutare i
motivi per il quale nasce la rissa? Fatemi capire la logica, c’è una rissa e
non si capisce la responsabilità una donna mette a rischio la fertilità di un uomo
e siccome non posso applicare la legge dell’occhio per occhio perché non ha
testicoli allora gli taglio la mano? Ma notate il versetto 12 il dettaglio
stesso “non devi essere dispiaciuto” non è sintomatico di una legge che
evidentemente non aveva senso nemmeno per chi l’aveva scritta? Questa secondo
voi sarebbe davvero una legge scritta da Dio?
Ora immaginatevi in quel momento e valutate come poter gestire
il dramma di giustificare la legge del taglione applicata in questo modo. Non
vi sembra fuori luogo? Eppure, a ben vedere per questa organizzazione ancora
adesso c’è una parte giudaizzante molto attiva e florida che rende
perfettamente plausibile ragionare in questi termini. Sono molti che senza
alcun problema paragonano la disassociazione alla lapidazione come volontà di
Dio. E secondo voi un apostata che non crede nella doppia generazione meriterebbe
di davvero di essere lapidato?
Il mondo che i Testimoni di Geova vogliono iniettare nelle
persone è condizionato da interpretazioni bibliche come questa, che nemmeno i
rabbini karaiti più oltranzisti e ultra ortodossi seguono e danno credito. Per
ultimo ma non per importanza concludo con una domanda: ma con presupposti di
questo genere che tipo di riforme potranno mai essere possibili?
Un saluto a tutti.