domenica 26 ottobre 2025

Quando la guida spirituale smette di essere divina

Questo scritto non intende giudicare, ma stimolare una riflessione profonda: chi guida davvero la nostra fede? È la Scrittura, o sono gli uomini che la interpretano?


Nel corso della storia religiosa, si è spesso assistito a un fenomeno inquietante: l’autorità umana che si sovrappone a quella divina. In molte organizzazioni religiose, le direttive di uomini vengono considerate più vincolanti della Parola di Dio.


Un crescente numero di fedeli, e di osservatori ha evidenziato una crescente discrepanza tra l’autorità biblica e quella esercitata dal Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova. Secondo queste testimonianze, le politiche organizzative vengono spesso anteposte alla Parola di Dio, generando una forma di autorità che, di fatto, supera quella delle Scritture.


Ad esempio viene adottata una cosiddetta “strategia nella guerra teocratica”, applicata sistematicamente e senza restrizioni. Questo approccio ha portato, a una deriva preoccupante: l’autorità di Dio e di Gesù Cristo viene scavalcata, e il numero di espulsioni prive di fondamento biblico è in aumento.


Un numero sempre maggiore di fedeli si ritrova in uno stato di dissonanza cognitiva e crisi di coscienza, che li porta a perdere fiducia non solo nell’organizzazione, ma talvolta anche nella propria fede. Questa condizione è percepita da molti come il cuore del problema spirituale che affligge l’intera struttura organizzativa.


Il paragone storico e religioso


Sebbene i Testimoni di Geova si presentino come distinti dalle religioni tradizionali, un’analisi comparativa rivela sorprendenti somiglianze con la Chiesa Cattolica Romana, l’Islam e i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, soprattutto riguardo al ruolo predominante dell’autorità umana rispetto alla Parola di Dio. 


Chiesa Cattolica Romana: Il dogma dell’infallibilità papale, proclamato nel 1870, conferisce al pontefice l’autorità suprema in materia di fede e morale. 


In modo analogo, nell’organizzazione dei Testimoni di Geova, tale funzione è esercitata collettivamente dai membri del Corpo Direttivo. Per la maggioranza di questi fedeli, le direttive di questo organo non solo sono vincolanti, ma vengono percepite come superiori alla stessa Bibbia. Questo parallelismo evidenzia come, in entrambi i casi, l’autorità umana possa prevalere sulla Scrittura. 


Islam: I musulmani riconoscono i testi sacri precedenti, ma attribuiscono al Corano, considerato la rivelazione definitiva trasmessa da Maometto, un’autorità superiore. 


Allo stesso modo, i Testimoni di Geova accettano la Bibbia, ma danno priorità agli insegnamenti del Corpo Direttivo, anche quando questi modificano o reinterpretano dottrine precedenti. Tale dinamica richiama l’avvertimento biblico di Rivelazione 22:18-19: “non aggiungere e non togliere dalle parole del libro”, e Malachia 3:6: “Io sono Geova; non cambio”.


Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni: I mormoni utilizzano la Bibbia ma la integrano con altre scritture, come il Libro di Mormon, che considerano un ulteriore testamento divino. La loro dottrina sostiene che Dio continui a rivelare verità attraverso profeti moderni.


Questo concetto trova un parallelo nella “luce progressiva, nuovo intendimento” dei Testimoni di Geova. Entrambe le religioni ammettono modifiche dottrinali nel tempo, giustificate da una presunta rivelazione continua, che di fatto pone l’autorità interpretativa al di sopra del testo biblico.


In sintesi, tutte queste religioni condividono un tratto comune: l’autorità umana sia essa papale, profetica o direttiva tende a imporsi sulla Parola di Dio, ridefinendone il significato e la portata. Questo elemento, spesso trascurato, mette in discussione l’effettiva centralità delle Scritture in ciascuna di queste fedi.


Il sistema di autorità dei Testimoni di Geova


L’organizzazione dei Testimoni di Geova si presenta come fedele alla Bibbia, ma nei fatti mostra una struttura fortemente centralizzata, in cui l’autorità del Corpo Direttivo prevale sulla Scrittura. Questo gruppo, composto da undici membri, gestisce dottrina, beni e finanze, agendo come un governo interno. Le loro direttive sono considerate vincolanti e spesso superiori alla Bibbia stessa.


Definendosi il “canale di Dio”, il Corpo Direttivo afferma che le proprie decisioni siano guidate dallo spirito santo. Questo status rende difficile il confronto critico: chi lo tenta è visto come ribelle o spiritualmente debole. Di conseguenza, l’autonomia del pensiero individuale viene limitata.


Numerose testimonianze interne rivelano:


Ai fedeli non si insegna come pensare, ma cosa pensare. Si pretende obbedienza incondizionata, anche quando le direttive violano apertamente i principi biblici. I fratelli vengono sorvegliati anche in questioni di coscienza, e il Corpo Direttivo non è soggetto a giudizio, nemmeno da parte degli anziani, risultando intoccabile.


Si osserva un evidente culto dell’uomo: il Corpo Direttivo è lodato costantemente con il proprio beneplacito, mentre Cristo è menzionato solo marginalmente. La Bibbia viene sostituita da espressioni come “lo schiavo saggio dice”, oscurando la centralità della Parola di Dio.


Il Corpo Direttivo è venerato dalla quasi totalità dei fedeli, che studiano e seguono il pensiero di uomini, non quello della Scrittura. Lo studio personale della Bibbia è trascurato, e il pensiero critico, come quello dei nobili bereani, è ormai raro. 


Si fa uso di manipolazione mentale attraverso psicologia, propaganda, menzogne e senso di colpa per ottenere conformità. Il dissenso viene punito con l’espulsione e l’ostracismo, alimentando un clima di paura.


Le modifiche dottrinali avvengono spesso solo per pressioni esterne, come l’intervento dello Stato, il calo numerico o interessi economici. I danni causati ai fedeli vengono minimizzati, purché le politiche organizzative siano rispettate. La responsabilità, infine, viene attribuita a Geova.


Il Corpo Direttivo esercita un controllo assoluto su dottrina, beni e finanze, agendo come un governo interno che prende decisioni su questioni fondamentali e regola anche aspetti secondari della vita comunitaria.


In sintesi, queste osservazioni non sono semplici critiche teoriche, ma si basano su testimonianze dirette di fedeli che hanno vissuto dall’interno l’organizzazione. Il quadro che emerge è quello di una organizzazione religiosa che, pur proclamando fedeltà alla Bibbia, ha costruito un sistema in cui l’autorità umana domina sulla Parola di Dio. In questo, i Testimoni di Geova si avvicinano alle dinamiche di altre religioni istituzionalizzate come la Chiesa Cattolica, l’Islam e i Mormoni, dove il pensiero divino viene filtrato, modificato o subordinato al potere umano.


La scelta che ogni credente deve affrontare


Nella vita spirituale di ciascuno di noi arriva il momento in cui bisogna prendere una decisione fondamentale: chi vogliamo servire davvero? Questa scelta non è teorica, ma concreta, quotidiana, e definisce il nostro cammino di fede.


Giosuè, alla fine della sua vita, pose questa domanda al popolo d’Israele, invitandolo a scegliere con chiarezza e determinazione. Le sue parole risuonano ancora oggi con forza: “E se vi sembra sbagliato servire Geova, scegliete oggi chi volete servire... Ma quanto a me e alla mia casa, serviremo Geova.” Giosuè 24:15 


Allo stesso modo, chi ha deciso di cuore di seguire Gesù Cristo come unico Signore e guida, dovrà inevitabilmente affrontare una scelta: seguire gli uomini, un’organizzazione religiosa, oppure Cristo stesso. Non si tratta di ribellione, ma di fedeltà. Gesù disse: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” Giovanni 14:6


La Scrittura ci offre esempi chiari di uomini che, di fronte a ordini ingiusti, scelsero di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Quando il re Saul ordinò ai suoi servitori di uccidere i sacerdoti di Geova, essi rifiutarono, riconoscendo l’autorità divina sopra quella umana. Ma Doeg l’edomita, ignorando la santità di quel comando, eseguì l’ordine e spargendo sangue innocente, si rese colpevole davanti a Dio (1 Samuele 22:17-18). 


Questo episodio ci ricorda che l’obbedienza cieca all’uomo può portarci lontano da Dio, mentre la fedeltà alla Sua Parola ci preserva. Come disse Pietro davanti al Sinedrio: “Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.” Atti 5:29 


Fedeltà a Cristo anche in mezzo all’incertezza


Ci sono non poche ragioni per cui un Testimone di Geova, pur avendo compreso che la vera guida spirituale è solo Gesù Cristo, non esce formalmente dall’organizzazione. Le circostanze personali, familiari, sociali o emotive possono rendere questa scelta complessa e delicata. Tuttavia, ciò che conta davvero è la decisione del cuore: non accogliere più dottrine, comandi o istruzioni che non siano basate sulla Parola di Dio, e soprattutto non trasmetterle ad altri.


Questo atteggiamento interiore è una forma di fedeltà silenziosa ma profonda, che Dio vede e approva. È simile alla posizione di Naaman, comandante dell’esercito siriano, che dopo essere stato guarito riconobbe il vero Dio e chiese al profeta Eliseo di intercedere per lui, affinché fosse perdonato quando, per obbligo di ruolo, doveva accompagnare il suo re nel tempio idolatrico e inchinarsi con lui: “In questo il Signore perdoni il tuo servo: quando il mio signore entra nella casa di Rimmon per prostrarsi là, e si appoggia al mio braccio, anch’io mi prostrerò nella casa di Rimmon. Il Signore perdoni il tuo servo in questa cosa.” 2 Re 5:18


Eliseo non lo condannò, ma gli disse semplicemente: “Va’ in pace.” (2 Re 5:19). Questo ci insegna che Dio guarda al cuore, e che la fedeltà non si misura solo con gesti esteriori, ma con la sincerità della coscienza.


In questo spirito, chi ha compreso che Cristo è l’unico mediatore e guida deve vigilare su ciò che insegna e con quale spirito lo fa. La Scrittura è chiara: “Se qualcuno parla, lo faccia come si fa con i sacri oracoli di Dio.” 1 Pietro 4:11 


Questo significa che ogni insegnamento deve riflettere la purezza, l’autorità e la verità della Parola di Dio, non le opinioni o le direttive di uomini. È una responsabilità sacra, che chiunque desideri servire Cristo deve assumere con umiltà e discernimento. Gesù stesso disse: “Chi mi ama, osserverà la mia parola.” Giovanni 14:23 E ancora: “Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli.” Giovanni 8:31


In sintesi, chi ha compreso che Cristo è l’unico mediatore e guida non deve necessariamente dimostrare la sua fedeltà con gesti pubblici o formali, ma con una scelta interiore profonda: non accogliere più insegnamenti che contraddicono le Scritture, e non trasmetterli ad altri. È questa la vera libertà spirituale, quella che nasce dal cuore e che Dio approva.


La Rivoluzione della Fede


La vera rivoluzione non avviene fuori, ma dentro di noi quando scegliamo di ancorare la nostra fede alla Parola di Dio, riconoscendola come l’unica autorità suprema e cercando la Sua guida con sincerità. Questa trasformazione interiore si manifesta nel cuore di ogni credente che riconosce in Gesù Cristo il solo Capo e guida, rendendo superflua qualsiasi organizzazione umana che pretenda di frapporsi tra noi e Lui.


Chi sceglie di seguire Cristo non conosce delusione, ma sperimenta una crescita costante in pace, serenità e libertà autentica. La vera guida spirituale non si impone con autorità umana, ma si manifesta nella libertà che Cristo offre. Egli non ci costringe, ma ci invita a seguirlo con amore e discernimento. E chi lo segue, non sarà mai deluso: Giovanni 5:24 “Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna.”


Post de “il resiliente”


20 commenti:

  1. Sono pienamente d'accordo con tutto ciò che e' stato scritto, purtroppo l'uomo tende a dominare e manipolare altri esseri umani, dimenticando che Cristo è capo della congregazione e noi siamo tutti fratelli.
    Quando gli apostoli litigarono fra loro per chi era il più "grande" Gesù gli riprese per la loro mancanza di umiltà, eppure Gesù fu un ottimo esempio di umiltà arrivando addirittura a lavare i piedi ai suoi apostoli, dimostrando in tal modo che chi vuole essere "grande" deve servire i suoi fratelli.
    Il CD è lontano anni luce dal seguire l' esempio di Gesù, piuttosto seguono l' esempio dei farisei che si sentivano superiori al Popolo e lo caricavano di pesi.
    Gesù disse chiaramente la "verità vi renderà liberi" liberi da oppressivi "lupi " travestiti da pecore che si autoproclamano guide spirituali diventando padroni della nostra fede.
    La nostra relazione con Dio è personale e non dipende dal giudizio di altri esseri umani, in romani 14:12 e' scritto " ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio".
    Il nostro esempio è e rimane Gesù e grazie al suo sacrificio abbiamo la speranza della vita eterna, il canale fra Dio e gli esseri umani e' Gesù e non certo il CD, che è formato da uomini imperfetti e peccatori come tutti noi.
    Ognuno di noi può leggere la Bibbia e seguire i suoi sani principi, per avere l' approvazione di Dio che ci ha creato a sua immagine, dobbiamo " amare il prossimo come noi stessi" e in questo comando si racchiude la vita di un vero cristiano, senza aggiungere innumerevoli regole che hanno l' unico scopo di controllare, manipolare e dominare altri essere umani per fargli sentire in colpa.

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    1. Ciao Stella, posso chiederti quanti anni hai?

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    2. @Enoc99, per quale motivo vuoi sapere la mia età?

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    3. Scusa Enoc, per me Leti di uno che commenta sul sito non si chiede perché dai commenti si può svelare l sua vera identità prr esempio io ho fatto capire dai commenti che sono abbastanza avanti negli anni ma non ho mai detto è non dirò la mia vera età,.e poi non è corretto chiedere l'età a una donna , Stella complimenti per il commento come al solito fai degli ottimi commenti che leggo volentieri e gli apprezzo.

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    4. @Stella, il motivo è che volevo capire se potevano esserci i presupposti per scriverci o conoscerci

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    5. @Enoc99, ok, allora dimmi tu quanti anni hai, così ti saprò dire se abbiamo più o meno la stessa età.

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  2. Complimenti per il post, in particolare il paragone con la chiesa cattolica. È da diversi anni che dico a mia moglie che l'atteggiamento che hanno verso il CD non è tanto diverso da quello che i cattolici ferventi hanno verso il papà. Meno male che però si è svegliata!

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  3. Avrei il desiderio di prendere a calci nel sedere gli imbecilli che hanno inventato lo slogan "best life ever"! Stendec

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    1. Abdia Sono dei falliti totali e devono appigliarsi a qualche utopica fantasticheria insieme ad altri disperati come loro che trovano sul territorio. Poveracci di mente e di spirito. Fanno pena più che rabbia. Abdia

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  4. @ resiliente ti ammiro perché da post si vede che hai conservato la fede in Gesù, nonostante la delusione avuta dall’organizzazione. Io sono come quell’uomo che è stato vittima di una truffa finanziaria. Poi se gli vai a chiedere si crede ancora nel mondo della finanza probabilmente ti dice di no. Non ci si riesce più a fidare della religione in generale quando una di loro ti ha tradito. A me è capitato così.

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    1. @Saroy, grazie per aver condiviso una riflessione così profonda e sincera. Capisco perfettamente il tuo punto di vista. L'analogia con la truffa finanziaria rende benissimo l'idea di quanto sia difficile fidarsi di nuovo quando si è stati feriti e traditi da chi avrebbe dovuto rappresentare una guida.

      È un dolore legittimo e profondo. Per questo, è ammirevole che tu, nonostante la delusione provocata dall'organizzazione, riesca ancora a mantenere viva la tua fede personale in Gesù. Come me, sei riuscito a separare l'inadeguatezza delle persone dall'autenticità del tuo rapporto spirituale, che è la cosa più importante

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  5. Io ancora di più, sono ormai praticamente ateo.
    Quando ero tdg, lo ero nell'intimo, studiavo a fondo per essere un eccellente tdg. E lo facevo anche sinceramente, non aspirando a nessun incarico in particolare, anzi, non sono nemmeno stato mai nominato perché ero costantemente sotto esame, gli anziani mi consideravano un ribelle perché non mi facevo scrupolo a criticarli per qualche decisione o atteggiamento non scritturale. Ma ancora non facevo questo anche con l'organizzazione e il CD essendo comunque molto indottrinato.
    Lo stesso quando ho cominciato a essere prima PIMQ e dopo PIMO. La vivevo con sincerità ed obiettività , scavando a fondo in internet e vari libri per capire la verità su questa religione, capendo ben presto la realtà di questa setta.
    Purtroppo questa coerenza nella ricerca, nello studio, l'ho mantenuta anche con lo studio della bibbia, essendo deciso, almeno all'inizio, a rimanere cristiano. E così, ho ripreso a leggere la bibbia in pratica ripartendo da zero, cercando di scrollarmi di dosso tutti i vecchi preconcetti.
    E lì sono venuti a galla i guai: ho capito che la bibbia è un testo che di sacro ha poco o nulla, pieno di incongruenze, errori storici, leggende spacciate per storia e altro.
    Solo il vangelo, seppure anch'esso costellato da innumerevoli errori, ha degli insegnamenti degni di essere applicati, niente di più comunque, di quelli che si trovano leggendo di Confucio, Siddharta e Krishna.
    Me ne sono fatto una ragione, e adesso penso a vivere il 'qui ed ora"...

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    1. Ti capisco ho fatto il tuo stesso percorso arrivando alle tue medesime conclusioni.

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    2. E si vive anche notevolmente meglio, vero Final Cut?

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  6. Le moderne religioni meglio sette cristiane sono nate tutte da radici protestante compresi gli avventisti . Russel era presbiteriano ., in particolare il movimento millenarista o grande risveglio, molti erano coinvolti in gruppi come i Battesimalisti e altri movimenti che anticipiamo di Cristo . Russel fu uno di questi si accodo' prima agli avventisti e poi fondò una sua religione che inseguito seguirono il primo eretico Ario. Infatti il primo ad opporsi alla Divinità di Gesù Cristo fu Ario, un sacerdote Alessandrino che nel IV secolo sostenne che Cristo non fosse Divino in senso letterale,ma una creatura subordinata s Dio Padre.Ls sua dottrina (come quella dei testimoni di Geova)nota come arianesimo, lo portò in conflitto con il suo vescovo nel 319 e fu infine condannata al concilio di Nicea nel 325, affermava che( come i testimoni di Geova) il foglio Gesù non era eterno come il padre , ma era stato creato dal padre . Falso . Giovanni 16:13-25. Giovanni 2:2-14 , Giovanni 20:38. Giovanni 2:8 dovevano essere testimoni per Gesù (letteralmente "... Testimoni per me)

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  7. Una riflessione semplice (anche troppo): quante religioni esistono nel mondo? Oltre diecimila.
    E cosa ti fa pensare che tu, proprio tu hai avuto la fortuna sfacciata di aver trovato l'unica vera? Hai vinto forse perchè sei nato nel posto giusto, nel momento storico giusto, oppure non la conoscerai mai perchè sei nato in un altra epoca o in un altro posto dove quella -vera- non è arrivata se mai arriverà. Se la Terra è stata abitata finora da circa 100 miliardi di persone, e i
    -fortunati- TdG fossero 16 milioni da Russell ad oggi, sarebbero uno su 6 milioni, è in pratica la stessa probabilità di vincere il premio massimo al grattaevinci -turista per sempre-. E allora dovrei pensare che Dio è il super-mega-direttore della più grande Agenzia delle Dogane e dei Monopoli galattica? Voglio credere e sperare che la realtà sia ben più semplice, e che il senso del racconto di Gesù al pozzo con la samaritana, significhi che non è necessario avere una organizzazione religiosa umana immobiliare e finanziaria.

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    1. Assuero chapeau!!!
      Come al solito i tuoi commenti non sono mai banali...

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    2. beth sarim..., Assuero sei stato sinteticamente efficace a spiegare l'irragionevolezza del pensiero americano centrico della WT.
      Su Reddit leggevo di articoli nei quali il corpo direttivo negli anni '20 del secolo scorso dichiarava che i neri sarebbero diventati bianchi nel nuovo mondo e che già almeno un tdg nero era stato miracolosamente reso bianco dal Creatore.
      Questi dichiarano di essere guidati dal Dio della Bibbia.

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  8. La corretta spiegazione della generazione sovrapposta
    https://www.reddit.com/r/exjw/comments/1oinwsq/the_overlap_of_the_overlap

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Grazie per il commento.