Di recente, una questione dirimente è tornata al centro del dibattito tra i Testimoni di Geova: quella relativa all'atteggiamento dell'organizzazione nei confronti dell'istruzione secolare. Dopo il periodo post-Covid, che ha offerto tempo per riconsiderare alcuni aspetti del sistema dottrinale, il Corpo Direttivo ha apportato una modifica o (forse meglio una presunta modifica), suscitando un'ondata di commenti e reazioni.
Il membro del Corpo Direttivo Splane, in un recente discorso, ha esplicitamente rivisto e citato la posizione dell'organizzazione riguardo agli studi universitari. Come molti di noi sanno, fin dai suoi albori, l'organizzazione ha sempre scoraggiato osteggiato e persino demonizzato l'istruzione superiore. Chi intraprendeva percorsi di studio secolari veniva penalizzato, mentre chi si dedicava al servizio teocratico era favorito con incarichi e privilegi.
Aggiornamento n°5 |
Questo "nuovo intendimento" ha provocato l'inevitabile sdegno a livello globale, poiché le posizioni erano sempre state molto chiare. Per quel che ci riguarda, non abbiamo mai avuto dubbi su questo argomento e abbiamo già trattato la questione in passato, citando il libro "Pascete il gregge di Dio" direttamente:
Queste considerazioni sono tutte correlate alla revisione dei requisiti che sono richieste quando vengono intrapresi comportamenti esplicitamente citati dal libro. Molti si sono espressi sulla vicenda, ma abbiamo notato alcune incongruenze diffuse. L'obiettivo di questo post è fare maggiore chiarezza per chi ci segue, analizzando con che tipo di organizzazione abbiamo realmente a che fare.Se un nominato (o un familiare, ad esempio la moglie o i figli) va all’università o incoraggia questo tipo di istruzione, con il modo di vivere dimostra di mettere al primo posto gli interessi del Regno nella sua vita? (w05 1/10 p. 27 par. 6). Insegna alla sua famiglia a mettere al primo posto gli interessi del Regno? Rispetta ciò che è stato pubblicato dallo schiavo fedele sui pericoli legati all’istruzione universitaria? Il suo modo di parlare e di agire rivelano che è una persona spirituale? Com’è e considerato dalla congregazione? Qual`è il motivo per cui lui o i suoi familiari vanno all’università o incoraggiano questo tipo di istruzione? Hanno mete teocratiche? Il fatto che vadano all’università o incoraggino questo tipo di istruzione interferisce con la regolare frequenza alle adunanze, con una significativa partecipazione al servizio di campo o con altre attività teocratiche?
Le contraddizioni interne all'organizzazione
Chi è stato anziano sa bene che il libro Pascete il gregge di Dio non è un trattato teologico completo, ma una sorta di manuale che riassume i punti salienti che meritano attenzione, tra cui, appunto, l'istruzione universitaria.
In un video comparso di recente su web, un noto apostata critica duramente questo "nuovo intendimento", esprimendo la frustrazione (legittima) sua e di molti altri che, a suo tempo, rinunciarono a proseguire gli studi per seguire le direttive degli anziani di congregazione, che a loro volta seguivano ciecamente le indicazioni della Watchtower. Ma il tentativo di spiegare le motivazioni dietro la revisione dottrinale dimostra però una scarsa comprensione di come opera l'organizzazione dei Testimoni di Geova.
Noi di Osservatore Teocratico non ci accontentiamo delle dichiarazioni superficiali di nessuno, nemmeno di un membro del Corpo Direttivo. Abbiamo imparato da tempo che queste dichiarazioni hanno un valore nullo, specialmente perché la questione universitaria è solo una piccola parte di un problema molto più vasto legato al sistema.
Se fossimo complottisti, potremmo pensare che questo aggiornamento sia una risposta al nostro recente articolo "La vera storia...", dove sveliamo l'esistenza di istituti che rilasciano diplomi, la fratellanza già da decenni faceva e fa corsi "pseudo" universitari ottenendo diplomini e diplomotti da questi istituiti "pseudo" scolastici che accoglievano accolgono a braccia aperte questa marea di "pseudo" studenti per fargli seguire "pseudo" corsi e avere la possibilità di mandare candidature che andassero oltre la tata alla pari o l'addetto alle pulizie. (giusto per fare polemica chi aveva più risorse c'era l'ambitissima licenza di tassista che dava la possibilità di fare servizio, pagato dal cliente. Il nirvana del predicatore). Per ultimo ma non per importanza ricordo che questi corsi sono tutti a pagamento ad anche effettivamente molto pericolosi "didatticamente parlando" quando gli istituti non sono adeguatamente preparati e certificati; ma per la fratellanza la cosa è marginale perchè il fine non è il corso, ma il diploma.
Tuttavia, non siamo complottisti e preferiamo ragionare sui fatti. Hanno sfornato il buco di una ciambella e servito nel piatto della perdita di credibilità che oramai è il menù fisso di questa mensa spirituale fuori controllo. Partiamo dal presupposto di inquadrare i soggetti che fanno queste dichiarazioni e che hanno la stessa credibilità di un bambino con la faccia sporca di nutella. Sono le stesse persone che hanno imposto interpretazioni bibliche fantasiose come la "doppia generazione", il bello è che tra qualche tempo vi daranno la colpa per aver creduto a queste fandonie.
"Questione personale" vs. "Questione di coscienza"
Il linguaggio utilizzato in questo discorso è il classico"teocratichese", ambiguo e fuorviante. Ci sono alcune regole non scritte per interpretare questo linguaggio che ha il preciso scopo (cosciente o meno) di essere fraintesi. Le espressioni "questione personale" e "questione di coscienza" non sono interscambiabili. Il termine "coscienza" non ha la definizione che leggete nel libro perspicacia, ma si riferisce a una sfera di azioni che sono soggette a censura teocratica, anche se l'organizzazione le definisce scelte di coscienza. Tutte le "questioni di coscienza" sono, in realtà, "regolamentate", rendendole di fatto questioni dogmatiche.
Per fare un esempio che capirete subito, la questione di coscienza per l'organizzazione è come quando la moglie ti dice "fai come ti pare", sapendo che non è vero (e se ridete vuol dire che è vero...). Da un punto di vista pratico per il testimone di Geova le questioni del sangue o della neutralità politica sono "di coscienza", mentre la scelta del colore della cravatta è una "questione personale". Anche in quest'ultimo caso, il controllo spirituale è talmente forte che ci si aspetta sempre la scelta più "uniforme" e meno problematica possibile.
L'uso del termine "questione personale" potrebbe non essere casuale, ma è molto più probabile che sia un tentativo di mascherare l'evidenza. Perchè c'è una chiara dissonanza tra le dichiarazioni di Splane e quanto scritto nel manuale a meno che, come pochi hanno notato, nel discorso non si fa alcun riferimento ai nominati e potrebbe quindi non riferirsi a loro. Questo dettaglio potrebbe significare (e non è da escludere) che il protocollo applicato ora, rimanga intatto e non ci siano revisioni di intendimento così come molti hanno inteso ma semplicemente Splane abbia spiegato l'attuale intendimento. Da un punto di vista pratico adesso non è previsto nessun intervento o azione correttiva nei confronti della fratellanza che non ha privilegi a meno di una visitina di incoraggiamento (di quelle però che non si negano a nessuno). Se non fosse così, e quindi, se i nominati possono davvero intraprendere studi universitari, alla prossima visione del broadcasting ci sarebbe un cortocircuito nelle attuali procedure di revisione applicate attualmente. Per evitarlo dovrebbero inviare una circolare in tempo con i dettagli del nuovo intendimento che porterà a sua volta alla inevitabile revisione del manuale "Pascete il gregge".