La
visione del sogno del grande albero riportato al capitolo quattro di Daniele si applica
a
Nabucodonosor. Daniele stesso ne spiega il significato e lo applica
al Re e al suo regno interrotto per 7 anni. Oltre a tale applicazione
il sogno può essere considerato un tipo profetico (detto
anche
antitipo o ombra)
di qualcos’altro? Ha un secondo significato non esplicitato
direttamente e quindi un secondo adempimento oltre
a quello che Daniele stesso indica?
Alla luce del discorso di Splane all’adunanza
annuale del 2014
e della Torre
di Guardia del
15/3/15 é
prudente fare
uso di
questo sogno per il calcolo della data del 1914 oppure
è
azzardato?
Questo
non è un aspetto secondario. La Torre
di guardia del 1/4/1986. p.31 dice: "Per
essere associati approvati dei testimoni di Geova occorre accettare
tutto l’insieme dei veraci insegnamenti della Bibbia,
incluse quelle dottrine scritturali che sono proprie dei testimoni di
Geova. Quali sono alcune di queste dottrine?”
Ne
elenca 7, la numero 4 è:
“che
il 1914 ha contrassegnato la fine dei tempi dei Gentili e
l’istituzione del Regno di Dio nei cieli, nonché il tempo della
predetta presenza di Cristo”.
Di
conseguenza chi non accetta l’insegnamento relativo al 1914 non può
essere un approvato Testimone di Geova.
PREMESSA:
NELL’OTTOBRE DEL 2014 SONO STATE CANCELLATE TUTTE LE
INTERPRETAZIONI BASATE SU TIPI E ANTITIPI
Trascrizione
di alcuni passaggi del discorso di David Splane all’adunanza
annuale di ottobre 2014
“Dobbiamo
prestare molta attenzione quando applichiamo i racconti delle
Scritture Ebraiche come modelli o tipi profetici, se questi racconti
non sono applicati nelle Scritture stesse. Lo
studio dei tipi e degli antitipi era comune tra gli studiosi
protestanti, i battisti e i congregazionalisti. Quindi non sorprende
che anche i primi Studenti Biblici, che generalmente appartenevano a
questi gruppi, amassero i tipi e
gli antitipi.
Molti di noi ricordano i momenti felici allo studio di libro di
congregazione in cui si studiava tutto su tipi e antitipi ed
è vero che questo
tipo di
studio potrebbe essere avvincente, ma
ora ecco una domanda: Se
lo studio di una determinata materia ti fa venire i brividi nella la schiena è possibile che ci sia un errore? La risposta è si.
Ebbene,
negli ultimi anni la tendenza nelle nostre pubblicazioni è stata
quella di cercare l'applicazione pratica degli eventi biblici e non
tipologie, a
meno che
le Scritture stesse non li identificano chiaramente come tali.
Semplicemente non possiamo andare oltre ciò che è scritto. In
armonia con Zaccaria capitolo 4 e versetto 10: “Non disprezziamo il
giorno delle piccole cose”. Tuttavia la luce diventa più intensa.
E sentiamo che dobbiamo seguire la luce, ovunque ci conduca. Il
nostro amore dovrebbe essere per la verità e non per una dottrina o
un insegnamento particolare.
La
risposta sbagliata è: “Non crediamo più nei tipi e negli
antitipi”. Noi lo facciamo! Certamente lo facciamo. Laddove
le Scritture li identificano come tali*, noi li abbracciamo. Ma dove
la Bibbia tace, noi dobbiamo tacere.”
[*Ecco
un
esempio scritturale:
il
“segno di Giona” di cui si parla in Luca 11:29,30: Giona è un segno di Gesù perché è rimasto tre giorni e tre notti nel
ventre del pesce, cioè nell'abisso della morte.
Sono parole che
alludono alla morte di Gesù e alla sua risurrezione. Possiamo
dire con certezza che Giona fu il tipo e Gesù l’antitipo perché
fu lo stesso Figlio
di Dio a dirlo.]
Segue
dopo pochi mesi la w 15/3/15: ecco
alcuni
passaggi
“In
passato capitava spesso che le nostre pubblicazioni affrontassero
argomenti scritturali cercando tipi e antitipi. Le narrazioni
bibliche erano considerate il tipo, mentre gli adempimenti profetici
costituivano l’antitipo. Un tipo è un’immagine o
rappresentazione di qualcosa che dovrà accadere in un certo tempo
futuro. L’antitipo è la realtà della cosa che il tipo
rappresenta. Il tipo può essere chiamato un’ombra; l’antitipo,
la realtà.
Prendiamo
ad esempio il racconto di Nabot: nel
1932 si riteneva che Acab e Izebel rappresentassero Satana e la sua
organizzazione, mentre Nabot raffigurasse Gesù; di conseguenza, la
morte di Nabot rappresentava profeticamente la morte di Gesù. Nel 1961 si
diceva che Nabot rappresentava gli unti, Izebel la cristianità e la
persecuzione subita da Nabot per volere di Izebel quella subita dagli
unti negli ultimi giorni.
Tali
interpretazioni, che potrebbero sembrare forzate, rivelano qual è il
problema: gli
esseri umani non possono sapere quali racconti biblici sono ombre di
cose future e quali no.
L’atteggiamento giusto, perciò, dovrebbe essere che laddove le
Scritture insegnano che una persona, un avvenimento o un oggetto è
un tipo di qualcos’altro, noi lo accettiamo. Altrimenti,
in assenza di una specifica base scritturale, dovremmo evitare di
fare un’applicazione antitipica di un certo personaggio o di un
racconto. Come
era logico aspettarsi, nel corso degli anni Geova ha aiutato “lo
schiavo fedele e discreto” a diventare sempre più discreto. La
discrezione ha permesso di essere più cauti nel definire un episodio
biblico un quadro profetico, a meno che non ci sia una chiara base
scritturale per farlo. Come
possiamo, quindi, trarre beneficio dagli avvenimenti e dagli esempi
riportati nelle Scritture? In
Romani 15:4 leggiamo le seguenti parole dell’apostolo Paolo: “Tutte
le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra
istruzione, affinché per mezzo della nostra perseveranza e per mezzo
del conforto delle Scritture avessimo speranza”. Paolo stava
dicendo che i suoi fratelli del I secolo potevano
imparare preziose lezioni da
ciò che è riportato nelle Scritture. I
servitori di Dio di ogni generazione possono trarre beneficio — e
hanno tratto beneficio — dalle lezioni che si possono imparare da
“tutte le cose che furono scritte anteriormente” (Giov. 10:16; 2
Tim. 3:1).”
LE
IMPLICAZIONI
Non
basta un “fumus” cioè una parvenza o un indizio, dal
2015 anche per i Testimoni di Geova
occorre
una specifica base scritturale per
poter dire che un racconto ha una applicazione antitipica. Il
peso della prova cade su
chi sostiene sia possibile una
tale
interpretazione.
Le
scritture stesse dovrebbero fornire una chiara
indicazione. Viceversa
anche elementi secondari dovrebbero essere presi in considerazione
per farci dubitare di una applicazione che non è indicata in modo
diretto dalla Bibbia. Non
sono gli apostati ma è la Torre di Guardia a dire che:
“Gli
esseri umani non possono sapere
quali racconti biblici sono ombre di cose future e quali no”.
Secondo
alcune indiscrezioni sarebbero stati preparati (ma non pubblicati)
una serie di articoli per applicare il ragionamento della Torre di
Guardia del 2015 anche al capitolo 4 di Daniele. Il terzo della serie
direbbe quanto segue:

“In base all'attuale intendimento pubblicato sulla Torre di Guardia del 15 marzo 2015, Russell e Barbour potevano calcolare la data del 1914 partendo dai sette anni di pazzia del Re Nabucodonosor e contando un "giorno per un anno" a partire dalla data in cui il Tempio di Salomone era stato distrutto? La risposta è no. Le profezie non si possono applicare a cose non esplicitamente scritte nella Bibbia. I sette anni in cui l'albero del sogno di Nabucodonosor veniva legato con dei ceppi di rame e di ferro venne interpretato e applicato nientemeno che da un "profeta ispirato" mandato da Dio cioè Daniele. Come applicò quel sogno? Egli disse che i sette anni in cui il ceppo dell'albero veniva legato rappresentavano sette anni di pazzia di Nabucodonosor. La profezia si adempì, e il re impazzì per sette anni, ma Daniele non scrisse mai che quella profezia doveva ulteriormente adempiersi su qualcosa di diverso. Quindi Russell e Barbour, che a differenza di Daniele non erano ispirati, non erano autorizzati dalle scritture a descrivere un "secondo adempimento" su qualcosa che il profeta di Dio non aveva nemmeno accennato. In questo caso chi lo ha voluto fare è andato "oltre le scritture.”
LE
RAGIONI PER DUBITARE
Queste
premesse basterebbero per dire che non è possibile fare applicazioni
antitipiche di Daniele capitolo quattro non essendo esplicitate.
Esistono tuttavia almeno altre otto ragioni per sostenere questo punto:
1
– IL SIGNIFICATO DI DANIELE 4:17
I
Testimoni di Geova sostengono che
ci
sono elementi che consentono di fare una seconda applicazione
basandosi su
Daniele 4:17. L’articolo
online
dal titolo “Cosa
indica la cronologia biblica a proposito del 1914?” (chiamato articolo
75) lo
giustifica in questo modo: “Prove
di un adempimento maggiore della profezia: Lo
scopo dell’intera profezia è “che i viventi conoscano che
l’Altissimo
domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole, e
stabilisce su di esso persino l’infimo del genere umano”
(Dan
4:17).
L’orgoglioso Nabucodonosor era forse colui al quale Dio desiderava
infine dare quel regno? No, perché anteriormente Dio gli aveva
mandato un altro sogno profetico da cui era evidente che né lui né
nessun altro governante politico avrebbero potuto assolvere questo
ruolo. Sarebbe invece stato Dio stesso a stabilire “un regno che
non sarà mai ridotto in rovina” (Dan
2:44).”
Notate
tuttavia come tutto il capitolo 4 e in particolare la parte finale
verte solo sulla figura di Nabucodonosor e del suo regno. Lo stesso
episodio
è riportato sinteticamente in
“Impariamo
dai racconti della Bibbia”.
Il racconto
62 si intitola: “Un
regno simile a un grande albero”
e dice: “Nabucodonosor
stava camminando sulla terrazza del suo palazzo e ammirava Babilonia.
Disse: “Che magnifica città ho costruito! Quanto sono potente!”
Mentre parlava, però, una voce dal cielo disse: “Nabucodonosor, ti
è stato tolto il regno!”
In
quel momento Nabucodonosor impazzì e diventò come un animale. Fu
costretto a lasciare il suo palazzo e a vivere nella campagna con gli
animali. I suoi capelli diventarono lunghi come le penne delle aquile
e le sue unghie diventarono come gli artigli degli uccelli. Dopo
sette anni Nabucodonosor tornò normale e Geova lo fece diventare re
di Babilonia. Allora
Nabucodonosor disse: “Lodo Geova, il Re dei cieli. Ora so che Geova
è il Sovrano. Umilia le persone orgogliose e può far regnare chi
vuole”. “L’orgoglio viene prima del crollo, e lo spirito
superbo prima della caduta” (Proverbi 16:18)
Ecco
l’insegnamento
contenuto
nel racconto: ha a che fare con l’orgoglio e l’umiltà,
semplicemente. Questo è in armonia con la citata
rivista
nel
2015 che
esorta a cercare una
applicazione
pratica
anziché
significati
nascosti.
Il
concetto espresso in Daniele 4:17 è riportato in altri brani
biblici. Samuele 2:8
ad
esempio dice:
“Solleva
il misero dalla polvere e il povero dal mucchio di cenere:
li
fa sedere entrambi con i principi, dando loro un posto d’onore. A
Geova appartengono i pilastri della terra”.
In altre parole a Dio appartiene la terra e di conseguenza fa come
vuole, potrebbe ad esempio elevare una persona umile ad un ruolo
importante o
viceversa.
2
–
UN GIORNO PER UN ANNO
Il già citato art. 75 dice: “Sette tempi equivalgono al doppio di 1.260, ovvero 2.520 giorni (Rivelazione 12:6,14): Applicando la regola profetica “un giorno per un anno”, i 2.520 giorni rappresentano 2.520 anni”. Questa è una asserzione non supportata, infatti in Daniele cap. 4 non si è evince nessun motivo per applicare la regola “un giorno per ogni anno”. Quando ciò avviene è la stessa Bibbia a indicarlo. Seguono
due esempi:
Numeri
14:34 - "Secondo il numero dei giorni che impiegaste per esplorare
il paese, 40 giorni, un giorno per un anno, un giorno per
un anno, risponderete dei vostri errori per 40 anni; così
capirete cosa significa opporsi a me."
Ezechiele
4:6 - "Li devi completare. “E sdraiati di nuovo, questa volta sul
fianco destro, e porta le colpe della casa di Giuda per 40 giorni. Un
giorno per un anno, un giorno per un anno è ciò che ti
ho imposto."
Nel
caso di Daniele cap. 4
manca completamente un motivo scritturale
per cui anche in questo caso vada applicata questa regola. Il criterio
non è universale ovvero non si applica sempre. Prendiamo
l’esempio di Giona già citato sopra. I tre giorni che passò nel
ventre del pesce costituiscono un modello profetico che si applica a
Gesù il quale fu resuscitato dopo tre giorni, non dopo tre anni.
Chi ci
autorizza
quindi
ad
applicare questa regola se non è esplicitata nella Bibbia?
3
–
GESU’ E IL SUO REGNO PARAGONATO
A NABUCODONOSOR

Il
terzo aspetto è
se sia
logico illustrare
il dominio di Dio con
il
dominio di Nabucodonosor. Si
dice
che l’albero rappresenta prima il Re di Babilonia, un pagano
orgoglioso, e poi il governo di Dio che sarà retto da suo figlio
Gesù. Perché
Dio avrebbe scelto una persona del genere e il suo governo corrotto come modello da paragonare
al suo Regno perfetto e al suo
Re,
una
persona umile e devota?
4
-
ACCOSTAMENTO A LUCA 21:24
Il
quarto aspetto riguarda l’accostamento della scrittura di Luca
21:24 a quella di Daniele capitolo 4 come se ci fossero degli aspetti
in comune.
L’articolo
sopra citato (75)
parlando
di questa scrittura dice:
“I
tempi delle nazioni, il periodo in cui Dio ha permesso che il suo
dominio fosse calpestato dalle nazioni, corrispondono
ai “sette tempi” di Daniele capitolo 4”.
In
realtà
si parla di periodi diversi come
si capisce leggendo il contesto:
 |
Assedio di Gerusalemme del 70 e.v. |
“Quando
vedrete Gerusalemme circondata da eserciti accampati, allora
sappiate che la sua desolazione si è avvicinata.
Quindi quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti, e quelli che
sono in mezzo ad essa si ritirino, e quelli che sono nelle campagne
non vi entrino, perché questi sono giorni per fare giustizia,
affinché tutte le cose scritte siano adempiute. Guai alle donne
incinte e a quelle che allattano in quei giorni! Poiché ci sarà
grande necessità nel paese e ira su questo popolo, e cadranno
sotto il taglio della spada e
saranno
condotti prigionieri in tutte le nazioni; e Gerusalemme sarà
calpestata dalle
nazioni,
finché i tempi fissati delle nazioni non siano compiuti”.
Luca 21:20-24
Leggendo
il contesto
è
evidente che Gesù sta parlando di un avvenimento futuro che non era
ancora iniziato. Dice infatti che la desolazione di Gerusalemme si
stava avvicinando, che avrebbero visto
eserciti accampati, che sarebbero
caduti di spada
e portati prigionieri. Gerusalemme sarebbe quindi stata “calpestata
dalle nazioni” a
motivo di questi eventi tragici
che il Figlio di Dio aveva menzionato appena prima. Tutto ciò
accadde nel primo secolo poco dopo la morte di Gesù, è
lui stesso a dirlo. Se
Gesù ne parla al futuro come
potrebbe applicarsi ad avvenimenti accaduti secoli prima?
Inoltre
il calpestamento di Gerusalemme (spirituale) secondo
gli stessi Testimoni di Geova è
proseguito dopo il 1914. Un
annuario dice:
"Un
simbolico ‘piccolo corno’ (la Potenza Mondiale Anglo-Americana)
avrebbe
calpestato il teocratico “luogo santo” di
Geova rappresentato sulla terra dagli unti seguaci di Gesù. (Dan.
8:9-14) Ciò avvenne durante
la seconda guerra mondiale."
(yb
1976 pp. 247-248).
Se
il calpestamento di Luca corrisponde ai sette tempi doveva anch’esso
finire nel 1914 senza proseguire oltre.
5
–
ALLO
SCADERE DEI SETTE TEMPI NON ACCADDE NULLA DI SIGNIFICATIVO
I
sette tempi sarebbero scaduti nell’ottobre del 1914 ma in quella
data non accadde nulla di speciale. Le previsioni rispetto a ciò che
sarebbe successo erano notevoli:
A)
La Torre di Guardia: 15/09/2013
“All’inizio
del XX secolo fra i veri cristiani si nutrivano diverse aspettative
errate circa gli “ultimi giorni” (2 Tim. 3:1). Ad esempio nel
1914 alcuni pensavano che presto sarebbero
stati portati in cielo.”
Il
piano divino delle età 1913
“Ricordiamo
che le Scritture ci hanno mostrato che la fine completa del potere
dei gentili nel mondo, e del tempo di difficoltà che porterà al suo
rovesciamento, seguirà la fine del mondo nel 1914, e che qualche
tempo prima di quella data gli ultimi
membri della Chiesa di Cristo saranno stati mutati,
glorificati.”
B)
La Torre di Guardia: 1/12/1905
“Ricordiamoci
di aspettarci periodicamente diverse esplosioni, ma che
il collasso generale di tutti i
governi in anarchia non è da
aspettarsi prima della fine del 1914 d.C. Ciò che è accaduto in
Russia non è che una circostanza rispetto a quanto ci aspettiamo in
quel momento; ma ci dà comunque un quadro. Abbiamo piena fiducia che
la fine dei “tempi dei Gentili” nell'ottobre
1914, troverà il socialismo non
solo pienamente sviluppato ma trasformato in anarchismo, come
suggerisce la Parola.”
C)
La Torre di Guardia: 15/09/1904
“Da
questo punto di vista saremmo propensi a considerare le rimanenti
esperienze di Eliseo dopo aver attraversato il Giordano come un
esempio di un'altra classe ancora: una classe di restituzione tra gli
uomini nelle condizioni di restituzione che crediamo inizieranno ad
essere ottenute dall'ottobre
1914 d.C. , rappresentato probabilmente negli antichi dignitari, che
poi, come rappresentanti terreni del Regno celeste, inizieranno a
esercitare un'influenza guida e di controllo negli affari
dell'umanità dal 1914 d.C. in
poi”
D)
La Torre di Guardia: 15/06/1911
“E
in armonia con questo parallelismo, l'ottobre
del 1914, testimonierà la completa fine di Babilonia,
"come una grande macina da mulino gettata nel mare",
completamente distrutta come sistema.”
Si
parla quindi di andare in cielo, crollo di governi, risurrezione
di antichi patriarchi e profeti, distruzione
di Babilonia la Grande e
venuta sulla Terra del Regno di Dio. Ora le pubblicazioni della WTS
hanno rivisto al ribasso quelle aspettative e dicono semplicemente
che lo scoppio della prima guerra mondiale era una conseguenza
dell’istituzione del Regno di Dio nel 1914. Ad esempio la W 02/2024
a pag. 23 dice:
“Verso
la fine del 1800 Charles Taze Russell e i suoi collaboratori
iniziarono a capire che, per
quanto riguardava l’istituzione del Regno di Dio, il 1914 sarebbe
stato un anno importante. Giunsero
a quella conclusione basandosi sulle profezie bibliche. E fu chiaro
che era Geova che li stava guidando in quelle ricerche.
Infatti nel 1914 gli avvenimenti mondiali confermarono che il Regno
di Dio aveva cominciato a governare. Scoppiò la Prima guerra
mondiale, e poi ci furono
epidemie, terremoti e carestie.”
Almeno sotto questo aspetto si tratta di una affermazione accurata? L’istituzione del Regno di Dio (con conseguente cacciata di Satana dal cielo) e lo scoppio della prima guerra mondiale potrebbero essere legati da un rapporto di causa-effetto? No, infatti la prima guerra mondiale è iniziata il 28
luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'impero austro-ungarico al Regno di Serbia. Quella che potremmo definire la scintilla è stato l'attentato all'arciduca Francesco Ferdinando avvenuto esattamente un mese prima il 28/6/1914. Quando sono finiti i sette tempi? L’articolo già citato (75) dice:
“Pertanto i sette tempi, o 2.520 anni, sarebbero finiti nell’ottobre del 1914”. Se ne deduce che lo scoppio della guerra non può essere stato causato dalla cacciata di Satana visto che è successo prima.
Satana
può aver influito sul conflitto? Sicuramente. La
W 1/7/73 p. 416 infatti
dice: “Satana il Diavolo non
aveva bisogno di aspettare che il regno fosse posto nelle mani di
Gesù Cristo per indurre le nazioni a una guerra
di grandi proporzioni”. Avrebbe
potuto influire negativamente nel cuore delle persone e delle nazioni
senza essere in prossimità della terra, la W 15/3/07 p. 27-28
infatti dice: “Cosa indica la
Bibbia circa l’influenza di Satana? Il potere e l’influenza
di Satana furono evidenti al tempo del profeta Daniele,
circa cinque secoli prima dell’era volgare”.
Gli
schemi seguenti indicano che la data dell’ottobre del 1914 non è
significativa rispetto ai vari eventi della prima guerra mondiale:
Satana
potrebbe aver influito anche sui prodromi della guerra indicati nel
seguente schema:
Infine
potrebbe aver influenzato anche eventi successi molti anni dopo. Ad
esempio la “Svegliatevi!” del 8/4/88 dice:
“L’impiego della bomba atomica nel 1945 cambiò il mondo. Segnò
un’altra svolta decisiva nella storia della guerra”.
Riassumendo
questo quinto punto: allo scadere dei sette tempi nell’ottobre
del 1914 non accadde nulla di speciale ne nulla di quanto previsto.
Non ci sono indicazioni negli avvenimenti storici che confermano la
fine dei sette tempi.
6 – L’ORDINE SCRITTURALE DEGLI AVVENIMENTI
Questo punto si collega al precedente. Abbiamo detto che secondo la WTS i sette tempi sono scaduti ad ottobre del 1914 mentre la guerra è scoppiata a luglio dello stesso anno. Questo ordine degli avvenimenti è in contrasto con due scritture che dicono l’opposto.
La prima è Rivelazione 6:1-4:
“E vidi quando l’Agnello aprì uno dei sette sigilli, e sentii una delle quattro creature viventi dire con voce di tuono: “Vieni!” Ed ecco, vidi un cavallo bianco, e colui che lo cavalcava aveva un arco. Gli fu data una corona, e uscì vincendo e per completare la sua vittoria. Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, sentii la seconda creatura vivente dire: “Vieni!” E venne fuori un altro cavallo, rosso fuoco; a colui che lo cavalcava fu concesso di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si scannassero a vicenda, e gli fu data una grande spada.” In questa scrittura e nei versetti seguenti gli avvenimenti chiaramente sono in ordine cronologico. Lo dimostra il fatto che i sigilli sono indicati dai numeri ordinali: primo, secondo, ecc. Il cavallo rosso che rappresenta la guerra quindi cavalca dopo il cavallo bianco con la corona che rappresenta Gesù nel suo ruolo di re. Questo è sostenuto anche da un’altra scrittura:
Rivelazione 12:7-12
“E scoppiò una guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono ma non vinsero, e in cielo non ci fu più posto per loro. Così il gran dragone, l’antico serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che svia l’intera terra abitata, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e i suoi angeli con lui. E sentii in cielo una voce possente che diceva: “Ora sono giunti la salvezza la potenza, il Regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusa giorno e notte davanti al nostro Dio! Ma loro lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la propria anima neppure di fronte alla morte. Perciò gioite, cieli, e voi che vi dimorate! Ma guai a voi, terra e mare, perché il Diavolo è sceso da voi pieno di rabbia, sapendo di avere poco tempo!”Questo racconto descrive gli avvenimenti non solo in ordine cronologico ma anche come l’uno la conseguenza dell’altro.
a) La guerra che scoppia in cielo
b) Satana scagliato sulla terra
c) La venuta del Regno e dell’autorità di Cristo
d) La gioia nei cieli
e) L’inizio dei guai per la terra proprio perché il Diavolo è “sceso da voi”.
Come potrebbero i guai per la terra iniziare prima che Satana venga scagliato? Come potrebbe Satana essere stato scagliato prima del suo scontro con Gesù se il racconto indica tale evento come conseguenza del precedente? Anche questa scrittura quindi indica che l’inizio dei guai per la terra è successivo e conseguente alla nascita del Regno di Dio e all’intronizzazione di Gesù come re. Queste due scritture sono una chiara indicazione che la data del 3/4 ottobre 1914 come scadenza dei sette tempi, inizio del Regno e intronizzazione di Gesù non è sostenibile in quanto successiva allo scoppio della prima guerra mondiale.
7 – UN SOLO ADEMPIMENTO
Tutti gli avvenimenti del libro di Daniele hanno avuto o avranno un solo adempimento:
Daniele 2: Un’immagine immensa che rappresenta dei Regni
Daniele 4: I “sette tempi” che rappresentano ciò che accadde a Nabucodonosor
Daniele 5: Una scritta sul muro predice l’immediata distruzione di Babilonia
Daniele 7: Quattro bestie che rappresentano 4 potenze mondiali
Daniele 9: Le Settanta Settimane e il Messia
Daniele 11: Re del Nord e del Sud
Non c’è motivo perché il capitolo 4 dovrebbe fare eccezione
8
– IL SOGNO E’ GIA’ SPIEGATO
Quel
sogno che ebbe il re è
già spiegato
nello stesso capitolo da Daniele stesso che era un profeta ispirato
da Dio, non un uomo comune.
Nei
versetti da 4 a 7 - c'è la richiesta del re ai suoi saggi di
interpretare il sogno. Essi non vi riusciranno.
Nei versetti da
8 a 18 - il sogno viene spiegato a Daniele.
Nei
versetti da 19 a 27 - avviene l'interpretazione del sogno da parte di
Daniele.
Nei
versetti da 28 a 33 - viene spiegato in che modo si è adempiuto il
sogno in relazione al re.
Nei
versetti da 34 a 37 - viene descritto il ristabilimento del re.
TRAIAMO
LE CONCLUSIONI E AGIAMO DI CONSEGUENZA
La
spiegazione antitipica del sogno di Nabucodonosor non regge.
Questo si somma ad altre argomentazioni insostenibili: il 607 a.e.v.
come data della distruzione di Gerusalemme e la “generazione”
come il tempo che va dal 1914 ad Armaghedon. Questi tre falsi
insegnamenti sono indifendibili per chiunque voglia essere onesto con se stesso. Se
avete capito che sono falsità non fate violenza alla vostra mente e
non abusate della dissonanza cognitiva. Smettete di credere e
insegnare ad altri ciò che sapete essere falso.
Post di Saroj
P.S. A differenza di quanto accade alle adunanze dei Testimoni di Geova, su questo blog è consentito dissentire rispetto a quanto pubblicato. Riteniamo che dal confronto di idee diverse ci si possa arricchire. Se avete letto questo post ma siete ugualmente convinti che Daniele capitolo 4 consenta di calcolare la data del 1914 siete invitati a commentare e ad aprire un dibattito sul tema.