martedì 20 febbraio 2018

La generazione

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Una delle dottrine fondamentali dei Testimoni di Geova è rappresentata dal ritorno di Cristo in maniera invisibile nel 1914, col suo Regno costituito in cielo, ma solo successivamente egli spazzerà via il potere umano malvagio ad Har-Maghedon. I Testimoni di Geova da molto tempo insegnano che questo intervento contro i governi umani avverrà entro "una generazione". Ma qual era l'intendimento negli anni '60, '70, '80 e primi '90?
Notiamo come questo veniva spiegato nel famoso libro Verità:
"Quanto presto accadrà ciò? Lo stesso Figlio di Dio, Gesù Cristo dà la risposta . Dopo avere richiamato l'attenzione su molte cose che contrassegnano il periodo dal 1914 in poi come il "tempo della fine", Gesù disse: "Questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siamo avvenute". (Matteo 24:34) Quale generazione aveva in mente?
Gesù si era appena riferito a persone che avrebbero 'visto tutte queste cose'. "Queste cose" sono gli avvenimenti che si sono verificati dal 1914 e quelli che devono ancora accadere... Alcuni d'essi saranno ancora in vita per vedere la fine di questo sistema malvagio. Ciò vuol dire che resta solo un breve tempo prima che venga la fine! (Salmo 90:10) Ora è dunque il tempo di agire con urgenza se non volete essere spazzato via con questo sistema malvagio" - La Verità che Conduce alla Vita Eterna, 1968, pp. 94, 95, §§ 2, 3.
Mi rendo conto che questo rappresenta il "vecchio" intendimento, ma penso possano essere fatte alcune utili considerazioni.
1- Questo intendimento viene presentato come verità assoluta, infatti si dice "Gesù Cristo dà la risposta".
2- A conferma viene citata una scrittura fuori contesto (Salmo 90:10). Infatti in Salmo ci si riferisce alla durata media della vita umana, non alla durata di "una generazione".
3- Chi avesse messo in dubbio questo intendimento sarebbe stato considerato poco spirituale o peggio apostata, mentre il tempo ha dimostrato l'infondatezzadelle argomentazioni adotte dalla dirigenza dei Testimoni di Geova.
4- Si termina in tono "intimidatorio" sostenendo che bisogna agire con urgenza per non essere distrutti.
Ritengo che per non ripete gli errori sia necessario conoscerli, o come disse Malcolm X: "La storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria, l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore"
L'attuale intendimento riguardante il tempo che deve passare tra l'intronizzazione di Cristo in cielo (1914) e la guerra di Har-Maghedon contro i malvagi è ben espresso ne La Torre di Guardia:
"Lo schiavo fedele e discreto” usa da molto tempo questa rivista come canale principale per rivelare gradualmente le verità bibliche. (Matt. 24:45) Prendiamo ad esempio il nostro intendimento riguardo a coloro che formano “questa generazione” di cui parlò Gesù. (Leggi Matteo 24:32-34). A quale generazione si riferiva? Come spiegava l’articolo “Cosa significa per voi la presenza di Cristo?”, Gesù non si riferiva ai malvagi, ma ai suoi discepoli, che presto sarebbero stati unti con lo spirito santo. Sia nel I secolo che nei nostri giorni sarebbero stati gli unti seguaci di Cristo a vedere il segno e a comprenderne il significato, ovvero che Gesù “è vicino, alle porte”.
Cosa significa per noi questa spiegazione? Anche se non si può determinare l’esatta durata di “questa generazione”, è bene tener conto di alcuni aspetti legati al termine “generazione”: di solito si riferisce a un insieme di persone di varie età le cui vite si sovrappongono nel corso di un determinato periodo di tempo; non copre un periodo eccessivamente lungo; questo periodo ha una fine. (Eso. 1:6) Come dobbiamo quindi intendere ciò che Gesù disse riguardo a “questa generazione”? Evidentemente Gesù voleva dire che le vite degli unti che erano presenti nel 1914, quando si cominciò a vedere il segno, si sarebbero sovrapposte alle vite di altri cristiani unti che avrebbero visto l’inizio della grande tribolazione. Tale generazione ha avuto un inizio, e avrà sicuramente una fine. L’adempimento dei vari aspetti che compongono il segno indica chiaramente che la tribolazione deve essere vicina. Mantenendo il senso di urgenza ed essendo vigilanti dimostriamo di tenerci al passo con l’aumentare della luce spirituale e di seguire la guida dello spirito santo. — Mar. 13:37" - La Torre di Guardia 15 aprile 2010, p. 10, §§ 13,14
Questo intendimento non ha convinto molto la base dei Testimoni di Geova: infatti parlando con i fratelli i pochi che si dicono convinti sono solitamente quelli più impegnati in congregazione, come anziani e pionieri. Molti semplicemente lo ritengono l'ennesima speculazione per dire che la fine è vicina, infatti l'articolo afferma "l’adempimento dei vari aspetti che compongono il segno indica chiaramente che la tribolazione deve essere vicina". "Questa generazione non basta più, allora allunghiamola!", probabilmente si saranno detti ai vertici dell'organizzazione.
Vogliamo ora valutare le ragioni per le quali alcuni ritengono che le parole di Cristo riguardanti "questa generazione" non abbiano attinenza con i nostri giorni.
In Matteo 24:3 viene posta questa domanda a Gesù: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” e la sua risposta dopo aver elencato guerre, terremoti e pestilenze fu "Ora imparate dall’illustrazione del fico questo punto: Appena il suo ramoscello si fa tenero e mette le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno affatto. In quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre. Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo"- (Matteo 24:32-37)
Valutiamo la grammatica. Questo è un aggettivo dimostrativo e viene utilizzato per indicare vicinanza di chi parla a qualcosa nel tempo e nello spazio. Quel invece viene utilizzato come aggettivo dimostrativo e indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta. Probabilmente Gesù stava dicendo che "questa generazione" presente non sarebbe passata tutta prima che le cose predette si fossero avverate, in contrasto con "quel tempo e quell'ora", non meglio definiti perché lontani a Gesù e ai suoi ascoltatori. Penso non ci sarebbero dubbi se qualcuno vi dicesse "questa crisi economica è diversa da quella del '29". In questa frase ci si riferisce a due avvenimenti lontani nel tempo. "Questa crisi" si riferisce ai nostri giorni, mentre "quella del '29" è lontana nel tempo perché è stata vissuta dai nostri nonni.
Il contesto. Nel capitolo 23 di Matteo Gesù aveva parlato di avvenimenti simili condannando i capi religiosi di allora. Notiamo le sue parole: "Serpenti, progenie di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna? ... Veramente vi dico: Tutte queste cose verranno su questa generazione" (Matteo 23: 33-36) Notiamo che qui è chiaro come non ci sia un secondo adempimento nelle parole di Gesù Cristo. Per di più nel capitolo 24 di Matteo Gesù non aveva intenzione di creare allarmismo o false aspettative tra i suoi servitori, infatti Gesù disse "Badate che nessuno vi svii" (Matteo 24:4) e ancora "Allora se qualcuno vi dice: ‘Ecco, il Cristo è qui’, o: ‘È là!’ non lo credete. Poiché sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti che faranno grandi segni e prodigi da sviare, se possibile, anche gli eletti" (Matteo 24: 23, 24) Il contesto quindi chiarisce che Gesù non voleva creare false aspettative, anzi desiderava che i suoi discepoli fossero prudenti e che discernessero gli avvenimenti. La generazione a non passare sarebbe stata costituita dai malvagi, tra i quali spiccavano i capi religiosi.

Ma vi sono altri versetti che ci aiutano a stabilire la durata di una generazione?

1. La generazione che udì le parole di Gesù vide adempiersi la profezia entro 37anni. Infatti Gesù le pronuncio nel 33 E. V. e già nel 70 E. V. Gerusalemme fu distrutta dalle legioni romane guidate dal generale Tito.
2. La generazione che fu condannata a morire nel deserto al tempo di Mosè ebbeun arco temporale di 40 anni. "L’ira di Geova divampò dunque contro Israele e li fece vagare nel deserto per quarant’anni, finché tutta la generazione che faceva il male agli occhi di Geova giunse alla sua fine" - Numeri 32:13
3. Descrivendo la benedizione di Geova sul fedele servitore Giobbe la Bibbiaafferma: "E dopo ciò Giobbe continuò a vivere per centoquarant’anni e vide i suoi figli e i suoi nipoti, quattro generazioni. E gradualmente Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni" - Giobbe 42:16,17 - In questi versetti si afferma che un arco temporale di 140 anni corrispondono a quattro generazioni, della durata di circa 35 anni ciascuna.

Tutti questi versetti ci aiutano a capire che nel comune parlare una generazione abbraccia il tempo che intercorre tra un padre e il proprio figlio e quindi all'incirca 35-40 anni nell'uso biblico.
Al termine di questa breve considerazione possiamo quindi affermare che quando Gesù citò "questa generazione" lo fece in maniera negativa e quindi per logica non voleva riferirsi ai suoi "fratelli spirituali". Non possiamo quindi speculare oltre sulle parole di Gesù, non era sua intenzione additare nel lontano futuro un periodo di tempo entro cui si sarebbero svolti particolari avvenimenti, infatti poi aggiunse "In quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre". Una sola domanda: perché l'organizzazione continua a porre "una carota" di fronte ai fratelli?

4 commenti:

  1. Esodo 1:6 il versetto chiave per la generazione sovrapposta, scrittura che non dimostra assolutamente niente. È interessante leggere genesi 50:23 in poi ....alex

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  2. Il v26 di Genesi 50 dice che Giuseppe morì a 110 anni, secondo il V23 aveva visto i figli di efraim fino alla terza generazione... come direbbe Gatto, qualquadra non cosa.. :P

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  3. A unaltro vecchio anziano ho detto che della generazione antitipo non so che farmene, una cosa è certa che la generazione che avrebbe visto la distruzione di Gerusalemme (Matt. 24:1-3)si è adempiuta in quella generazione, nel 70 era volgare o dopo Cristo. E non ci sono state generazioni sovrapposte. (Matt.24:34 ).

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  4. Cari fratelli noto pochi commenti ,nonostante gli argmenti siano interessanti.éu un mio pensiero,che sia nella difficoltà nel collegamento ,per esempio io nonostante digiti,https// osservatoreteocratico2,compaiono diversi argomenti di osservatore teocratico,e pur digitando osservatore teocratco compare sempre errore e l'inserimento di un altro sito che non ha niente a che fare con noi.

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Grazie per il commento.