Inizio con un piccolo aneddoto: da giovane proclamatore inesperto mi era stato detto di non rivelare la mia identità di Testimone di Geova quando andavo alle porte. Si poneva una domanda generica e si iniziava la conversazione senza che l’interlocutore avesse ben chiaro con chi avesse a che fare. Ricordo una volta che chiesi: “Quale problema vorrebbe veder risolto?” e il padrone di casa mi disse: “In questa zona non ci sono parcheggi”.
Recentemente un ex Testimone di Geova si è recato in una Sala del Regno dove non era conosciuta. Dopo la riunione una TdG ha parlato con lei della possibilità che hanno ora le sorelle di indossare i pantaloni. L’ex ha chiesto: “Quindi prima era considerato sbagliato?” la TdG ha detto: “No, non lo era” la replica è stata: “Ma nessuno lo faceva?” la risposta è stata che nessuno ha mai voluto. Poi hanno parlato delle barbe più o meno con lo stesso risultato.
Il broadcasting JW è un mezzo ormai collaudato con cui il CD comunica con i membri. Quali sono stati alcuni argomenti proposti? Libertà della barba per gli uomini, dei pantaloni per le donne, niente cravatta, il brindisi…
Recentemente il tema “Quand'è che le nazioni proclameranno pace e sicurezza” non è stato trattato in un broadcasting o all’adunanza annuale ma in una Torre di Guardia. Perchè? Si potrebbe sostenere che si tratta di un argomento dottrinale e necessita un maggiore approfondimento oppure che la Torre di Guardia è l’organo ufficiale e le nuove dottrine devono essere trattate prima lì. Tuttavia le nuove dottrine degli ultimi anni, come la “generazione sovrapposta” o il “Re del Nord” sono state esposte in anteprima all’adunanza annuale e non sulla Torre di Guardia quindi questa ipotesi non è plausibile.
Sembrerebbe che gli argomenti potenzialmente graditi alla base vengano presentati il modo altisonante mentre quelli che potrebbero causare delusione o scoraggiamento vengano seminascosti.
Tali ipotesi può essere sostenuta con molti argomenti. Vi ricordate il rapporto della predicazione mondiale? Fino a quando ha meritato un posto in prima pagina nella Torre di Guardia del primo gennaio? Fino agli anni di grande crescita e sviluppo. Ora chi lo legge e lo analizza? Noi che evidenziamo il calo dei numeri. Dove si trova? Lo hanno relegato a un foglio elettronico enorme visibile a piccole porzioni. In questo modo per il TgG medio è diventato di difficile analisi. Nel contempo non è stato completamente oscurato in modo da evitare lamentele o delusione in tal senso.
Un altro esempio di questo modo di fare è legato a quello che NON si dice. Quali sono gli argomenti spariti dalla circolazione? Ad esempio gli squilli di tromba dell’Apocalisse oppure Isaia 60:22 che parla del piccolo che diventa mille. Perchè non vengono trattati? Quando una dottrina diventa obsoleta prima di cambiarla passa un po’ di tempo nel “limbo”. Di tale prassi ne ha parlato anche Raymond Franz nel suo celebre libro "Crisi di Coscienza". Ecco il passaggio: “Karl Klein ci ricordò la pratica di tacere semplicemente per un certo periodo su un determinato insegnamento, sicché, se si fosse deciso un cambiamento, esso non avrebbe provocato una grossa impressione”.
Ci sono poi argomenti tabù che per una organizzazione che afferma di essere depositaria della verità non dovrebbero essere causa di imbarazzo: in primis il bilancio: Quante donazioni? Quante spese? A che scopo? Poi sarebbe interessante sapere anche altro: Quante sono le Sale del Regno del mondo? Quante ne sono state vendute? Dei proclamatori mondiali quanti sono battezzati e quanti no? Quante circoscrizioni ci sono? ecc. ecc.
Un'aspetto sempre più rilevante dello stile comunicativo dei Testimoni di Geova è quello emotivo. Non c'è broadcasting ormai in cui non venga inclusa una esperienza che punta a commuovere. Mentre in passato si cercava di elevare intellettualmente il lettore con argomenti profondi, più o meno condivisibili, ora si punta a emozionarlo. Lo scopo potrebbe essere far cadere le barriere mentali che una mente razionale potrebbe creare rispetto a dottrine che non vorrebbe accettare.
Si potrebbe dire ancora molto su questo tema e forse vorrete ampliare con i vostri commenti. Come nella comunicazione di ogni giorno il paraverbale e il non verbale giocano un ruolo importante anche tra i TdG il modo in cui vengono esposte le informazioni è importante tanto quanto le informazioni stesse. Una comunicazione chiara e trasparente è tipica di chi non ha nulla da nascondere e non teme il confronto. Una comunicazione ambigua e opaca è tipica di chi ha qualcosa da nascondere e teme le critiche. I Testimoni di Geova come comunicano?
Post di Saroj
Si è vero con il n semplice articolo cambiano una dottrina affermata da decenni come se nulla fosse copi un cambiamento superficiale viene trattato pubblicamente è assurdo.Andrea
RispondiEliminaCaro Saroj bel post fatto bene ma non sono d'accordo con ciò che scrivi, perché ? ecco il perché , al contrario c'è un grande aumento , e su come da uno sparuto numero i testimoni di Geova crescono a dismisura , e che la pace e sicurezza , può venire solo da Geova , ed c'è un solo modo per essere salvati , io nel 1973 ho studiato questo libro e sono rimasto affascinato dalle prove che la WTS e Cd portarono , e sembrava tutto vero e che ti davano torto , a dimenticavo il libro Vera pace e sicurezza da quale fonte , da non confondere con il libro successivo del 1986 " Vara pace e sicurezza come trovarla ? Saroi penso che a Qualcuno non faccia piacere leggere questo libro che ci aveva illuso che nel 1975 sarebbe venuta la fine del mondo , ci sono anche i sette tempi . di Daniele . Buona lettura ai creduloni.
RispondiEliminahttps://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/libri/Vera-pace-e-sicurezza-da-quale-fonte/
*** Il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova agisce con sincerità soggettiva, persuaso di operare rettamente, oppure con malizia oggettiva, adottando consapevolmente le dinamiche tipiche delle sette (inclusa la manipolazione mentale) e gestendo l’organizzazione come un’azienda?
RispondiElimina* Possibili problemi psicologici rivelati dai leader di sette di controllo.
Pensiero rigido e dogmatico Incapacità di mettere in discussione le proprie convinzioni. Tendenza a interpretare il mondo in termini assoluti: “noi contro loro”, “verità contro menzogna”.
Bias narcisistico. Forte percezione di sé come guida unica o depositaria della verità. Bisogno costante di conferme da parte dei seguaci, che può sfociare in un senso di superiorità morale o spirituale.
Paranoia sociale. Le critiche vengono interpretate come persecuzioni. Il mondo esterno è visto come ostile e minaccioso. Questo rafforza la coesione interna, ma rivela una difficoltà a rapportarsi con la realtà.
Dissonanza cognitiva cronica. Quando profezie o dottrine falliscono, i leader reinterpretano i fatti per ridurre il conflitto interno. Questo meccanismo psicologico impedisce di riconoscere gli errori.
Dipendenza dal controllo. Bisogno di regolare ogni aspetto della vita dei membri (abiti, rapporti familiari, pensieri). Rivela insicurezza e paura di perdere autorità. La necessità di controllo diventa un tratto dominante della personalità.
Emotività strumentale. Uso di esperienze commoventi per convincere sé stessi e gli altri della bontà della missione. Può indicare una difficoltà a sostenere l’autorità con argomenti razionali.
* Esempi scritturali - Scribi e Farisei.
Matteo 23:27-28: Gesù disse: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni impurità. Così anche voi, all’esterno apparite giusti agli uomini, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.” Mostra come fossero sinceramente convinti della loro missione religiosa, ma rivelavano rigidità, ipocrisia e autoillusione.
Matteo 23:24: “Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello!” Gesù evidenzia la loro ossessione per dettagli formali e secondari, trascurando questioni essenziali di giustizia e misericordia.
* Analogia.
Satana inganna e tiene sotto controllo tutte le organizzazioni, comprese quelle religiose; riesce a confondere persino i loro vertici (anche se sinceri, come accadde a Davide quando fu spinto da Satana a compiere il censimento), proprio come una mandria che, seguendo ciecamente il bisonte di testa, finisce per precipitare nel burrone.
1 Giovanni 5:19 “Tutto il mondo giace nel potere del malvagio.” Questo non risparmia neppure le strutture religiose e settarie, che possono cadere sotto logiche di controllo e autoillusione.
La vera fedeltà Non si trova nelle organizzazioni, ma nei singoli individui: i “chicchi di grano” che, pur immersi in un contesto dominato dal potere del malvagio, resistono e portano frutto, mantenendo integrità davanti a Dio.
Sono sostanzialmente d’accordo con il post e ringrazio Saroj per l’argomento proposto. Diciamo la verità è palese che questa organizzazione è andata avanti creando un idea di un mondo che non esiste. Tutto é costruito per fare in modo che questa idea si concretizzi e diventi reale. Per ottenere questo stato allucinatorio collettivo il meccanismo è piuttosto consolidato si prende in ostaggio la fede e il desiderio naturale di spiritualità e lo si manipola in modo da creare questa che a tutti gli effetti una forma di dipendenza. In questo senso trovo interessante che lo stile comunicativo non sia solo dell’organizzazione e non so se Saroj sarà d’accordo ma pervada tutta la congregazione diventando un modello di comunicazione che condiziona in modo tossico tutte le nostre relazioni sia fuori che dentro la nostra famiglia e ci fa perdere anche il senso della spiritualità ovviamente che viene manipolato irreparabilmente.
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