Prendiamo ad esempio il nostro blog “Osservatore Teocratico”.
Solo due parole non scelte a caso per definire le nostre intenzioni ed i nostri obiettivi ma che è necessario darne una spiegazione. Partiamo dalla seconda parola: Teocratico. Secondo l’enciclopedia Treccani la teocrazia, da cui deriva il termine teocratico, è un sistema statuale o di governo in cui il potere è esercitato in nome della divinità, da persone che si dichiarano sue rappresentanti.
Già qui siamo costretti a spiegarvi che questa nostra scelta del termine teocratico nel nome del blog non l’abbiamo fatta con in mente questa definizione. Noi non esercitiamo, ne vogliamo farlo, alcun potere in nome di alcuna divinità, a differenza di quanto avviene in molte organizzazioni religiose compresa quella dei TdG. Va da sé che quello che diciamo qui, sia amministratori ed utenti non è verbo del Signore, ma frutto di riflessioni o studi che possono anche cambiare ed essere messi in discussione. Ci aspettiamo quindi che anche chi scrive e commenta qui, lo faccia consapevole di non avere la verità in tasca.
In una possibile accezione, il termine teocratico è anche sinonimo di spirituale e/o cristiano, da questo punto di vista mettere la parola Teocratico nel nome del blog indica che vogliamo avere l’obiettivo di contribuire ad una sana spiritualità (nel senso più ampio del termine) di chi partecipa. Spiritualità, non religiosità! Ci piace distinguere la teocrazia religiosa da quella spirituale, così come si distingue la forma dai contenuti.
In armonia con ciò, nessuno qui deve mirare a tirare fuori o trattenere qualcuno nella congregazione dei TdG, nè tanto meno proporre altri recinti religiosi in cui entrare. Cosa fare delle informazioni che acquisite qui, ognuno lo decide per sé. Partecipare ad un blog come questo è un po' come salire sopra un albero per capire dove andare è da considerare uno strumento non un fine.
Dai post cerchiamo di evidenziare il desiderio di stimolare la crescita delle facoltà di pensiero che sono state addormentate da anni di pensiero unico TdG e che per chi crede sono coerenti al desiderio del nostro creatore di ottenere il meglio da noi stessi. Questo desiderio di crescere si applicherà nella nostra vita con atteggiamenti e comportamenti "cristiani".
Con atteggiamento ‘cristiano’ intendiamo tutta quella serie di comportamenti etici virtuosi come essere rispettosi degli altri (anche quando non siamo d’accordo), educati nei modi di esprimersi, non andando contro la persona in sè e travalicando con insulti o epiteti. Partendo dal presupposto che, fino a prova contraria, molti potrebbero sinceramente credere in quello che dicono o scrivono, pure quando si trattasse di oggettive stupidaggini.
Ed arriviamo alla prima parola che dà il nome al blog: Osservatore.
Un osservatore è uno che potrebbe passivamente guardare qualcosa. Ma non è questo il significato per cui si è scelta questa parola. Ci piace di più questa parte della definizione di Osservatore che si trova nell’enciclopedia della Treccani:”.. chi ha la capacità di esaminare con attenzione e di rilevare elementi e aspetti che a molti altri sfuggono.” La stragrande maggioranza di noi che siamo qui, siamo o siamo stati TdG. Conosciamo già la vita in questa organizzazione e nella congregazione, farvi essere osservatori non significa farvi vedere ciò che già conoscete.
Facciamo un esempio, quando siamo andati a visitare una casa che forse volevamo acquistare, ci è stato permesso di andarla a vedere, di farci un giro per vedere come è fatta e le cose che ci sono dentro, ma non è detto che con quel giro riusciamo ad osservare le cose correttamente.
Quando siamo personalmente immersi in un ambiente o in una situazione, potrebbero sfuggirci cose che abbiamo sotto il naso. Vi sarà capitato che solo dopo aver acquistato una automobile o una casa vi siate accorti che c’erano dei difetti di cui, nonostante fossero a vista, non vi eravate accorti.
Abbiamo visto, ma non abbiamo osservato!
Per essere un osservatore attento ed imparziale dobbiamo tirarci fuori, in senso simbolico, dalla situazione, liberarci dal coinvolgimento emotivo (positivo o negativo che sia) e guardare le cose come se stessimo fuori ad osservarle attraverso le finestre, spostando la nostra attenzione di volta in volta in vari punti o addirittura cambiando finestra per avere un diverso punto di vista.
Come per l’acquisto di una nuova casa, però è importante che prima abbiamo chiaro in mente perché vogliamo abbandonare la vecchia, quanto siamo disposti a spendere per comprarne una nuova, quali sono le nostre esigenze (mi servono 3 stanze o meno? Voglio uno spazio esterno?) e quanto costa mantenerla dopo che l’avremo comprata.
In altre parole prima di andare a vedere cose fuori dobbiamo chiarirci le idee su noi stessi.
Questo è lo spirito di Osservatore teocratico! Guarda quello che non avevi osservato, calcola quanto ti costano le tue scelte e sviluppa la tua capacità di pensare per fare meno danni possibili quando farai la tua prossima scelta in campo spirituale.
Soprattutto ogni tanto invece di guardare dalla finestra le case di altri, da uno sguardo dentro di te e chiarisciti chi sei e cosa vuoi veramente, perché come disse John Lubbock (banchiere, naturalista e archeologo):
“In questo mondo non vediamo le cose come sono. Le vediamo come siamo, perché ciò che vediamo dipende principalmente da ciò che stiamo cercando”.