Me ne frego, è il motto di D’Annunzio fatto proprio dagli Arditi e poi dalla filosofia fascista.

Ed è di quest’ultimo tipo di “me ne frego” che voglio fare cenno oggi, il rifiuto delle regole a prescindere, a prescindere dalle leggi, a prescindere dal buon senso e dalla correttezza che dovrebbe essere propria di tutti ma più che mai di chi si dichiara cristiano e Testimone di Colui che è dipinto come la quintessenza dell’amore e della giustizia.
E’ noto a tutti che la LEGGE 22 dicembre 2017, n. 219 ha codificato la possibilità personale di predisporre le disposizioni anticipate di trattamento, le cosidette DAT.
La WTS/JW non si è lasciata sfuggire l’occasione ghiotta di ristampare il famoso modulino di rifiuto delle trasfusioni adeguandolo alla nuova legge (ovviamente solo per la parte che le interessava) affinche la volontà “prestampata” relativa alle trasfusioni potesse essere rispettata assieme a quella da aggiungere da parte dei singoli Testimoni nella parte vuota del foglio per quanto attiene alle cosidette frazioni o altri tipi di trattamento.
Quando fu distribuito il nuovo modulo per le DAT fu spiegato chiaramente che per avere pieno valore si sarebbe dovuto scegliere un fiduciario che perorasse la nostra causa in caso di incoscienza e far registrare il documento presso gli uffici del comune. Il tutto, a parte la sezione prestampata, dava la senzazione di rispetto della legge, della libertà di scelta degli individui personalmente chiamati ad agire per far valere le “proprie decisioni” e della privacy relativa alle proprie scelte mediche.
Lo schema ufficiale del 08/05/2018 trattato alle adunanze sull’argomento spiegava:
“Una volta registrato o autenticato il documento, dovrete fornirne una copia (1) ai vostri fiduciari; (2) al vostro medico oppure all’ospedale, ad esempio in occasione di un ricovero; (3) a un fratello fidato, forse il segretario della congregazione, che la conserverà in un luogo sicuro ma accessibile.”
E’ logico e richiesto dalla legge che il fiduciario debba avere copia delle DAT altrimenti come le farà rispettare? E’ logico e richiesto dalla legge che le DAT siano trasmesse/consegnate al medico che ad esempio dovrà procedere ad un intervento chirurgico. Ma il punto 3 dello schema non ha niente a che vedere con le esigenze di legge.
A questa obiezione è stato detto che a volte darne una copia ad un terzo permette di averla disponibile in caso non la si avesse appresso, ma allora il fiduciario che ci sta’ a fare?
In alcune congregazioni zelanti anziani stanno non solo offrendo giustamente informazioni su come far registrare le proprie DAT, ma attraverso i SOG (sorveglianti di gruppo di servizio) stanno andando oltre la legge, chiedendo con insistenza di sapere chi ha compilato il modulo delle DAT e chi no così da avere una lista.😠
Stanno chiedendo ai proclamatori di avere una copia delle DAT, pur non essendo i fiduciari, con la scusa di tirarle fuori in caso di dimenticanze. Il punto 3 del famoso schema proponeva di dare una copia ad un fratello fidato “forse” il segretario. Quel “forse” è diventato un obbligo e ci sono corpi di anziani che stanno collezionando moduli che contengono dati sensibili (perché nelle DAT voi andate a scrivere anche che malattie o allergie avete, che farmaci prendete e cose simili) per avere un database in mano al segretario, il tutto fregandosene bellamente delle leggi sulla privacy e non dando alcuna garanzia su come i vostri dati vengono tenuti al sicuro e lontano da occhi indiscreti.
Questo avviene specialmente nelle congregazioni dove sono presenti membri del Comitato di Assistenza Sanitaria dei Testimoni di Geova. A questi membri, nelle riunioni del suddetto comitato è stato espressamente dato mandato a voce 😈, di controllare con attenzione che tutti i proclamatori compilino le DAT e ne consegnino copia agli anziani.
Altri zelanti anziani stanno andando nelle sedi del comuni a procurasi appuntamenti per conto dei proclamatori affinché vadano a registrare le DAT. Questo “movimento” per conto terzi sta’ insospettendo alcuni funzionari comunali che hanno espresso il dubbio che le DAT dei Testimoni di Geova siano registrate non per un atto di volontà dei singoli, quanto per lo stretto controllo che viene esercitato sulle loro scelte da parte della congregazione.
Che dire, tutto questo dimostra rispetto per la libertà delle persone? La lista dei buoni e dei cattivi che non compilano le DAT è il riflesso dell’amore di Geova? La creazione forzata di database con le DAT dei singoli proclamatori è la manifestazione del rispetto delle leggi sulla privacy? L’approssimazione con la quale verranno custodite le nostre informazioni sensibili dimostrano aderenza alle leggi e al buon senso?
Che dire, tutto questo dimostra rispetto per la libertà delle persone? La lista dei buoni e dei cattivi che non compilano le DAT è il riflesso dell’amore di Geova? La creazione forzata di database con le DAT dei singoli proclamatori è la manifestazione del rispetto delle leggi sulla privacy? L’approssimazione con la quale verranno custodite le nostre informazioni sensibili dimostrano aderenza alle leggi e al buon senso?
Se a seguito di esposto la polizia cominciasse a perquisire gli archivi delle congregazioni presenti anche nelle case dei segretari, troverebbe tutto in regola? 😱😱😱
Temo che i fatti portino tutti ad una sola filosofia di gestione organizzativa, non quella del Cristo ma quella del ME NE FREGO!
GAMMA
Aggiornamento: A tutti i Sorveglianti di circoscrizione è stato comunicato di fare un sondaggio sulle DAT.
Agli anziani è richiesto di fornire dati che poi saranno inviati alla filiale per cui il segretario o il sorvegliante di gruppo della congregazione girerà con un elenco per chiedervi conto di cosa avete o non avete ancora fatto in merito. Il "sondaggio" mira a sapere quanti hanno compilato le DAT, quanti le hanno fatte registrare al comune di residenza, chi non lo ha ancora fatto, o non ha intenzione di farlo.
Il tutto come ovvio nel più assoluto dispregio delle leggi sulla privacy e della vostra libertà. E poi saremmo quelli che rispettano le leggi, …"ma mi faccia il piacere!"
Gamma