domenica 27 ottobre 2024

LE PROVIZIONI DI RUSSELL SI ADEMPIRONO IN MODO SORPRENDENTE? ERA GEOVA A GUIDARLO? Seconda parte

1914: LE SETTE PREVISIONI FALLITE


L’attesa data del 1914 era allora vicina; col suo arrivo il radunamento si sarebbe concluso, gli ultimi giorni avrebbero raggiunto il loro culmine, le loro speranze si sarebbero pienamente realizzate. Ma che cosa si sarebbe verificato entro il 1914? Il libro The Time Is At Hand, pubblicato venticinque anni prima del 1914, prendeva in esame sette aspetti, come segue: “The Time is at Hand” p. 76-78 - rif. 9a 9b 9c
«In questo capitolo presenteremo l’evidenza biblica attestante che la completa fine dei tempi dei Gentili, cioè la completa fine ‘del dominio concesso a loro, si verificherà nel 1914 A.D.; e che questa data segnerà l’estremo limite del governo da parte di uomini imperfetti. E si consideri che, se ciò si dimostrerà un fatto fermamente stabilito nelle Scritture, saranno provati i seguenti punti:
  1. In primo luogo, sarà dimostrato che in quella data il Regno di Dio, per il quale il Signore ci insegnò a pregare dicendo: ‘Venga il Tuo Regno’, avrà ottenuto il completo, universale controllo e che esso sarà, in quel tempo, ‘ insediato controllo e che esso sarà, in quel tempo, ‘ insediato o fermamente stabilito, sulla terra.
  2. In secondo luogo, proverà che colui che ha il diritto di assumere il dominio, sarà allora presente come nuovo Governatore della terra…
  3. In terzo luogo, sarà dimostrato che qualche tempo prima della fine del 1914 A.D., l'ultimo membro della Chiesa di Cristo divinamente riconosciuta, il ‘reale sacerdozio’ il corpo di Cristo sarà glorificato col Capo; poiché ogni membro deve regnare con Cristo, essendo coerede con lui del Regno, quest’ultimo non potrà essere pienamente ‘ insediato ’ prima che sia completato il numero dei membri.
  4. In quarto luogo, proverà che da quel momento in poi Gerusalemme non sarà più calpestata dai 
    The Time is at Hand
    Gentili…
  5. In quinto luogo, si dimostrerà che entro quella data, se non prima, la cecità d'Israele comincerà ad essere rimossa…
  6. In sesto luogo, proverà che la grande ‘tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora’ raggiungerà il suo culmine con la diffusione dell’anarchia a livello mondiale…
  7. In settimo luogo, si dimostrerà che prima di quella data il Regno di Dio, costituito al potere,
  8. sarà sulla terra e allora colpirà e frantumerà l’immagine dei Gentili (Dan. 2:34) e distruggerà
  9. completamente il potere di questi re…
TENTATIVI DI RIMEDIARE AL FALLIMENTO DEL 1914

Queste affermazioni sono tratte dall’edizione precedente il 1914; notate come alcune di queste furono «adattate» in un’edizione del 1924. rif. 9d 9e
«In questo capitolo presenteremo l’evidenza biblica attestante che la completa fine dei tempi dei Gentili, cioè la completa fine del dominio concesso a loro, si verificherà nel 1914 A.D.; e che questa data vedrà la distruzione del governo da parte di uomini imperfetti. E si consideri che, se ciò si dimostrerà un fatto fermamente stabilito nelle Scritture, saranno provati i seguenti punti: In primo luogo, sarà dimostrato che in quella data il Regno di Dio, per il quale il Signore ci insegnò a pregare dicendo: ' Venga il Tuo Regno comincerà ad assumere il controllo e che esso sarà, dopo poco, insediato, o fermamente stabilito, sulla terra, sulle rovine delle attuali istituzioni».
Al punto tre, l’edizione anteriore al 1914 asseriva che prima della fine del 1914 l’ultimo membro del «corpo di Cristo» sarebbe stato glorificato con il Capo; anche in questo caso, l’edizione del 1924 cambia l’espressione ed elimina ogni riferimento all’anno 1914:
«In terzo luogo, sarà dimostrato che qualche tempo prima della fine del rovesciamento l’ultimo membro della Chiesa di Cristo divinamente riconosciuta, il ‘real sacerdozio’ il corpo di Cristo sarà glorificato col Capo; poiché ogni membro deve regnare con Cristo, essendo coerede con lui del Regno, quest’ultimo non potrà essere pienamente ‘ insediato ’ prima che sia completato il numero dei membri».
Pertanto, nelle edizioni successive fu compiuto un evidente sforzo per nascondere i fallimenti delle dichiarazioni relative al 1914. Pochi oggi conoscono l’enormità delle previsioni fatte per quell’anno o sul fatto che neppure uno dei sette originari aspetti si adempì nel modo in cui si era previsto. Attualmente, quelle aspettative sono completamente ignorate. Lo stesso si verifica per le previsioni fatte riguardo agli anni 1799, 1874, 1878 e 1881 che furono tutte scartate. Già da molti anni le pubblicazioni non ne parlano facendo credere che Russell avesse parlato solo del 1914 definendolo un “anno importante” (w feb 2024 p. 23 par 11). In passato invece insinuano che qualsiasi attesa o previsione vada attribuita ai lettori. Un esempio di ciò si trova nella versione ufficiale di “Jehovah's Witnesses in the Divine Purpose” p. 52 - rif. 10

«Non c’è dubbio che molti in quel periodo furono eccessivamente zelanti nelle loro affermazioni circa ciò che ci si doveva aspettare. Alcuni lessero nelle dichiarazioni della Torre di Guardia cose che mai si era inteso scrivere, e mentre fu necessario che Russell richiamasse l’attenzione sulla certezza che un grande cambiamento si sarebbe verificato alla fine dei tempi dei Gentili, tuttavia, egli incoraggiò i suoi lettori a conservare un’apertura mentale, specialmente in considerazione del fattore tempo.».

Il libro richiama a fondo pagina alcuni articoli che però non sostengono la dichiarazione fatta.
L’unico che tratta specificamente il «fattore tempo », è la W 15/6/1893 p. 194 - rif. 11

«Una grande tempesta è quasi vicina. Sebbene non si possa sapere esattamente quando
irromperà, sembra ragionevole supporre che non possa essere lontana più di dodici o
quattordici anni
».

Questa dichiarazione non prova che si incoraggiasse a una apertura mentale ma anzi conferma la credenza che prima del 1914 (nel 1905 o del 1907) sarebbe scoppiata una tribolazione mondiale e che la finale distruzione di tutti i governi della terra sarebbe avvenuto non più tardi di quella data conclusiva. Questo quindi è il quadro: da un lato le pubblicazioni contengono precise indicazioni circa cosa e quando sarebbe successo, nel contempo la responsabilità per qualsiasi dogmatica predizione viene attribuita a quelli che hanno letto nelle pubblicazioni una certezza inesistente, specialmente per quanto riguarda ciò che il 1914 avrebbe dovuto portare. Leggiamo cosa diceva il libro “The Time is at Hand” (scritto nel 1888) p. 98,99 - rif. 13a, b
«In verità, è aspettarsi grandi cose proclamare, come facciamo noi: entro i prossimi ventisei anni [1888+26=1914] tutti gli attuali governi saranno rovesciati e dissolti; eppure stiamo vivendo in un tempo molto particolare, nel ‘Giorno di Geova durante il quale gli eventi giungeranno rapidamente al loro culmine; è scritto. ‘ Il Signore farà una breve opera sulla terra ’ (vedere voi. I, cap. XV)… In considerazione della solida evidenza biblica relativa ai tempi dei Gentili, noi riteniamo una verità stabilita che la completa fine dei regni di questo mondo, e il pieno insediamento del Regno di Dio, saranno completati entro la fine del 1914 A.D. In quel tempo la preghiera della Chiesa, che si protrae fin dalla dipartita del suo Signore, i Venga il Tuo Regno’ sarà esaudita; e sotto quella saggia e giusta amministrazione, tutta la terra sarà colma della gloria del Signore, con conoscenza, giustizia e pace (Sal 72:19; Isa. 6:5; Abac. 2:14); e la volontà di Dio sarà fatta ‘ sulla terra com’è fatta in cielo’».

Se dite che una certa cosa è una «verità stabilita», ciò non equivale a dire che voi sapete che essa lo è? Non sono affermazioni categoriche? Tale certezza era legata alla convinzione che la battaglia
descritta in Riv. 16:14 era già in corso come indicato nella pubblicazione sopra citata a pag. 101: rif. 14
«Quindi, non dovete sorprendervi quando nei prossimi capitoli presenteremo le prove che l'insediamento del Regno di Dio è già cominciato, che la profezia attesta l’inizio dell’esercizio del potere nel 1878 A.D., e che la ‘battaglia del gran giorno dell’iddio Onnipotente’ (Riv. 16:14), che finirà nel 1914 A.D. con la completa distruzione degli attuali governi della terra, è già cominciata. Lo schieramento degli eserciti è chiaramente visibile dal punto di vista della Parola di Dio. Se la nostra vista non è limitata dal pregiudizio, quando adoperiamo il telescopio della Parola di Dio correttamente messo a fuoco, possiamo individuare chiaramente molti degli eventi destinati ad accadere nel ‘Giorno del Signore’ e capire che viviamo al centro di questi eventi mentre ‘il Gran Giorno della Sua Ira è giunto’».

LE DATE DI DIO
Un altro breve articolo nel 1894 rivela come essi considerassero le condizioni del mondo di quel tempo una chiara prova del fatto che la terra fosse ormai entrata nella sua finale agonia, con l’esalazione degli ultimi rantoli nel 1914:

W 15/7/1894 p. 226-231 - rif. 17

«PUÒ ESSERE DIFFERITA FINO AL 1914?
Diciassette anni fa la gente diceva che … cambiamenti così radicali certamente non potevano verificarsi tra quel tempo e la fine del 1914; se si fosse sostenuto che essi sarebbero accaduti nell’arco di uno o due secoli, ciò sarebbe sembrato molto più probabile ... Ora, in considerazione dei recenti problemi occupazionali e dell’anarchia che incombe … costoro affermano di non riuscire a vedere come le attuali condizioni possano protrarsi tanto a lungo sotto una tensione come quella attuale. Non vediamo alcun motivo per cambiare le date, né potremmo cambiarle se volessimo. Crediamo che esse sono date di Dio, non nostre. Tuttavia, considerate che la fine del 1914 è la data non per l’inizio, ma per la fine del tempo della tribolazione. Riteniamo che non ci sono ragioni per discostarci dall’opinione espressa nell’articolo presentato nella Torre di Guardia del 15 gennaio 1892».
Ecco che stavolta si chiama in causa Dio come garante delle dat indicate. Chi dubiterebbe  delle «date di Dio»? Attualmente, l’organizzazione vorrebbe far credere che questi aspetti sono tutti secondari se confrontati con quella che essa si sforza di presentare come una verità più importante: era nel giusto quando asseriva che la fine dei tempi dei Gentili si sarebbe verificata nel 1914, l’unica vecchia affermazione del credo relativo al 1914 che ancora sopravvive. Eppure, asserendo ciò, probabilmente essa fa l’affermazione più falsa fra tutte, giacché tutto ciò che è stato salvato è la frase: «la fine dei tempi dei Gentili». Il significato che attualmente si assegna a questa frase è del tutto differente dal significato assegnatole dalla Società Torre di Guardia durante i quarant’anni precedenti il 1914. Nel corso di tutti quei quarant’anni pensavano che la «fine dei tempi dei Gentili» avrebbe significato il completo rovesciamento di tutti i governi umani, la loro totale eliminazione e sostituzione nel governo dell’intera terra da parte del regno di Cristo. Ricordate l’affermazione delle pp. 98 e 99 di The Time Is At Hand secondo la quale «entro i prossimi ventisei anni (dal 1889) tutti gli attuali governi saranno rovesciati e dissolti», e «In considerazione della solida evidenza biblica relativa ai tempi dei Gentili, noi riteniamo una verità stabilita che la distruzione totale dei regni di questo mondo e il pieno insediamento del Regno di Dio saranno completati entro la fine del 1914 A.D.».

Attualmente, il valore attribuito all’espressione «fine dei tempi dei Gentili» (o «i fissati tempi delle nazioni») è completamente differente. Non si tratta dell’effettiva fine della sovranità dei governi umani come conseguenza della loro distruzione per mano di Cristo ma del loro «ininterrotto dominio» della terra e l’«interruzione» dipende dal fatto che Cristo ha assunto invisibilmente il potere regale ed ha cominciato a regnare nel 1914, dirigendo la sua attenzione, in «maniera speciale», alla terra, che altro non è se non l’insegnamento relativo all’anno 1874. Ancora una volta, siccome il regno dell’invisibile risiede in qualsiasi sede si scelga di collocarlo, è difficile confutare questa teoria. Il fatto che non sia cambiato proprio nulla dal 1914 per quanto riguarda il dominio dei governi terreni del mondo non pare che abbia qualche importanza. La loro «gestione» del potere è scaduta, si afferma ora, poiché è stata invisibilmente annullata dall’invisibile Re, pertanto è giunta la «fine» dei loro tempi stabiliti. Tutto questo si può paragonare ad una proclamazione fatta per quarant’anni in base alla quale, a una data prestabilita, l’indesiderato occupante di una proprietà dovrà essere definitivamente espulso, allontanato per sempre; poi, una volta che quella data è giunta e passata senza effetti giustifica questo fatto dicendo: 
«Beh, ho annullato il suo contratto e, per quanto mi riguarda, ciò equivale a come se egli se ne fosse realmente andato; per giunta, sto facendo molta più attenzione alla questione».
Mentre nel 1894 egli aveva affermato che le cifre presentate erano «date di Dio, non nostre», nel 1907, sette anni prima del 1914, scriveva: W 1/10/1907 p. 295 - rif. 19
«Un caro fratello chiede: Possiamo essere assolutamente sicuri che la cronologia esposta in Dawn-Studies sia corretta? Che il radunamento sia cominciato nel 1874 A.D. e terminerà nel 1914 A.D. con una tribolazione mondiale, che rovescerà tutte le attuali istituzioni, e sarà seguita dal regno di giustizia del Re Glorioso e della sua sposa, la chiesa? Rispondiamo, come abbiamo fatto spesso finora in Dawn e in La Torre di Guardia e oralmente e per lettera, che noi non abbiamo mai dichiarato che i nostri calcoli fossero infallibilmente corretti; non abbiamo mai affermato che essi fossero scienza, o basati su indiscutibile evidenza, fatti, conoscenza; la nostra pretesa è sempre stata che essi si basavano sulla fede».
Tuttavia, questo stesso articolo continua insinuando che coloro che dubitavano di quei calcoli, mancavano di fede:
«Inoltre, vi rammentiamo che i punti deboli della cronologia sono integrati da diverse profezie, che si intrecciano con essa in modo così rimarchevole che la fede nella cronologia diventa quasi che essa sia corretta. Lo spostamento di un solo anno sconvolgerebbe l’armonia dei meravigliosi parallelismi, siccome alcune delle profezie datano prima di Cristo, altre dopo Cristo, e altre ancora coprono entrambi i periodi. Riteniamo che Dio intendesse che quelle profezie fossero comprese ‘al tempo dovuto’ sappiamo di averle comprese ora, ed esse ci parlano tramite la cronologia. Perciò, non suggellano esse la cronologia? Ciò diventa vero solo per la fede, altrimenti no. Il nostro Signore dichiarò: «Il saggio comprenderà»; e ci disse di «guardare» in modo da capire; ed è questa cronologia che convince noi (che possiamo e vogliamo accettarla per fede) che la parabola delle dieci vergini è, attualmente, in via di adempimento, che il suo primo grido fu udito nel 1844 e il suo secondo grido: ‘Accogliete lo Sposo’, — presente — fu lanciato nel 1874 ».
Di che beneficio il riconoscimento della fallibilità se contemporaneamente si lascia intendere che solo quelli che accettano le loro idee manifestano fede, sono tra ‘i saggi che comprenderanno’? Quanta umiltà dimostra? Quelli che non avessero prestato ascolto a queste «grida» del 1844 e del 1874, non sarebbero stati classificati, logicamente, tra le «vergini stolte» della parabola? In precedenza, lo stesso articolo aveva affermato:

«I tempi e le stagioni di Dio sono espressi in maniera tale da risultare convincenti solo per coloro i quali, in base al loro rapporto con Dio, sono capaci di riconoscere i suoi metodi
caratteristici».

Pertanto se qualcuno avesse espresso dubbi circa la cronologia suggerita dall’organizzazione la stessa qualità della sua relazione con Dio sarebbe stata messa in discussione unitamente alla sua fede e alla sua saggezza. Questa è una forma di intimidazione intellettuale, una pratica che si è ripetuta una volta che il 1914 era trascorso senza che le aspettative si adempissero e che è tuttora presente nell’organizzazione.

CONCLUSIONI

In questa trattazione, seppure non completa, sono state fornite numerose prove che dimostrano il quadro fallimentare delle previsioni fatte da Russell e i suoi collaboratori. Chi oggi credesse nei suoi insegnamenti sarebbe considerato un apostata. Lo stesso accadrà tra 100 anni a chi crederà alle dottrine attuali. Chi lo sostiene però è a sua volta considerato apostata. L’unica verità accettata è quella contenuta nelle mutevoli dottrine del momento. Dire che le previsioni di Russell hanno avuto un “adempimento sorprendente” è falso. Nessuna previsione azzeccata è presente tra quelle contenute nelle vecchie pubblicazioni. Si applica sicuramente la scrittura: “Quando il profeta parla nel nome di Geova e la parola non si adempie né si avvera, allora non è stato Geova a pronunciarla. Il profeta l’ha pronunciata con presunzione. Non devi avere paura di lui” Deuteronomio 18:22.

Post di Saroj

Referenze WEB:
The Gentile times reconsideredRefutation of Appendix in Let Your Kingdom Come

sabato 19 ottobre 2024

Le previsioni di Russel si adempirono in modo sorprendente? Era Geova a guidarlo? Prima parte

Recentemente si è scritto che Russell e i suoi collaboratori avevano capito che “il 1914 sarebbe stato un anno importante” e che “fu chiaro che era Geova che li stava guidando in quelle ricerche“ (W feb 2024 p. 23 par 11). In passato si è detto che le profezie fatte 35 anni prima del 1914 si erano ‘adempiute in modo sorprendente’ dimostrando “la sua [di Cristo] presenza invisibile nel potere reale” (opuscolo “Ecco” anno 2007 p. 24). La W 1/12/54 a p. 713 diceva che “fin da molto tempo prima i Testimoni di Geova hanno additato il 1914 come il tempo nel quale doveva realizzarsi questo grande avvenimento”, cioè la “sua seconda presenza”. 

Estratto Watch Tower 15 Sett 1930

Come possiamo stabilire se queste affermazioni sono vere? Ce lo suggerisce la W 15/9/72 p. 549 si è affermato: 

“Questo “profeta” non fu un uomo, ma un gruppo di uomini e donne. Fu il piccolo gruppo dei seguaci delle orme di Gesù Cristo, chiamati a quel tempo Studenti Biblici Internazionali ... Certo, è facile dire che questo gruppo agisce quale “profeta” di Dio. Darne la prova è un altra cosa. Il solo modo in cui questo si può fare è di considerare la storia. Che cosa mostra?”. 

Vediamo quindi in questa trattazione cosa aveva previsto Russell e quali di queste previsioni si avverarono. 

ATTUALI INSEGNAMENTI LEGATI AL 1914 

Il 1914 è la data cardine sulla quale si basa la maggior parte della struttura dottrinale dei Testimoni di Geova. Attualmente si sostengono le seguenti dottrine connesse a quella data: 

  1. Nel 1914 iniziò la «presenza» di Cristo Gesù, invisibile agli occhi umani - W dic 2020 p. 12 par. 13
  2. Nel 1914 ebbe inizio un periodo di vagliatura per tutti i suoi professanti seguaci e per tutto il mondo - W 15/6/87 p. 14-15 par. 20 
  3. Nel 1914 Cristo Gesù iniziò a governare attivamente su tutto il mondo, giacché il suo regno assunse il potere in maniera ufficiale - W 1/11/2014 p. 8; W 1/9/84 p. 7 
  4. Il 1914 segna l’inizio degli «ultimi giorni» o del «tempo della fine» predetto dalla profezia biblica - W feb 2024 p. 4 par. 9 
  5. La generazione degli unti viventi nel 1914 sarebbe stata la «generazione che non passerà finché tutte queste cose non siano avvenute», inclusa la distruzione dell’attuale sistema di cose - W 15/1/2014 p. 31 par. 15 
  6. Tre anni e mezzo dopo il 1914 (nel 1918) ebbe inizio la risurrezione dei cristiani morti, dagli apostoli in poi - W 1/1/2007 p. 28 par. 12 
  7. In quello stesso periodo (nel 1918) i veri seguaci di Cristo, allora viventi, subirono la cattività spirituale sotto Babilonia la Grande, e ne furono liberati l’anno seguente, il 1919; a quell’epoca Cristo Gesù li riconobbe, come gruppo, in qualità di suo «schiavo fedele e discreto», la sua approvata organizzazione per dirigere l’opera e per aver cura dei suoi interessi sulla terra, il suo unico canale di comunicazione, di guida ed illuminazione per i suoi seguaci sulla terra - W 15/11/2006 p. 28 par. 15 
  8. Da quel tempo in poi, la finale opera di «raccolta» ha fatto progressi dando la possibilità a milioni di persone di scegliere di schierarsi o meno dalla parte giusta - W luglio 2024 p. 30-31 W maggio 2023 p. 18 par. 16 

Indebolire la fede nel significato della fondamentale data del 1914 significherebbe il crollo dell’intera struttura dottrinale e autoritaria fondata su di essa nonché intaccare l’autorità di quelli che agiscono come portavoce ufficiali della classe dello «schiavo fedele e discreto». Eppure, pochi Testimoni odierni sanno che per quasi mezzo secolo — dal 1879 alla fine degli anni Venti — le profezie relative al tempo erano sostanzialmente contrarie a tutte le dottrine esposte sopra: per circa cinquanta anni il « canale » della Torre di Guardia aveva stabilito diverse scadenze per questi eventi. Fu solo dopo il fallimento di tutte le iniziali attese che si giunse ad assegnare nuove date. 

CHI HA FATTO IL CALCOLO PER PRIMO? 

Non molti Testimoni sono in grado di spiegare l’applicazione piuttosto intricata e il complesso intreccio di testi biblici coinvolti nel calcolo del 1914, eppure essi accettano il risultato finale di questo procedimento e di tale calcolo. La maggioranza ritiene che la congettura che porta al 1914 sia più o meno distintiva della propria organizzazione e che essa sia stata pubblicata inizialmente dal primo presidente della Società, il Pastore Russell. 

La Wt feb. 2024 p. 23 par 11 dichiara: 

“Verso la fine del 1800 Charles Taze Russell e i suoi collaboratori iniziarono a capire che, per quanto riguarda il Regno di Dio, il 1914 sarebbe stato un anno importante”. 

L’impressione fornita in questo modo è che Russell fosse il primo libro a sostenere quest’insegnamento relativo al 1914 e che avesse a grandi linee previsto quello che sarebbe successo ma le cose stanno diversamente. Prima di tutto la pratica di applicare arbitrariamente la formula «un anno per un giorno» a diversi periodi di tempo indicati nella Bibbia era stata inizialmente adottata dai rabbini ebrei a partire dal primo secolo d.C. in riferimento ai periodi di 1.290, 1.335 e 2.300 giorni indicati nella profezia di Daniele: in ciascun caso essi leggevano i risultati in relazione al tempo della comparsa del Messia (Dan 8:14; 12:11,12). Tra i professanti cristiani, tale pratica è inizialmente attestata nel XII secolo, a cominciare da un abate cattolico romano, Gioacchino da Fiore. 

Modifiche e nuove interpretazioni furono regolarmente necessarie perché una data dopo l’altra passava senza che l’evento predetto avesse luogo. Nel 1796 George Bell, scrivendo su una rivista londinese, predisse la caduta dell’«Anticristo» (il Papa, secondo la sua opinione); ciò doveva accadere nel «1797 o nel 1813». Non molto tempo dopo che egli l’aveva formulata il Papa fu catturato e portato in esilio. Molti considerarono quest’evento come il più rilevante adempimento della profezia biblica e il 1798 fu adottato da costoro come la fine dei profetici 1.260 giorni. Da ciò si sviluppò l’opinione che l’anno seguente, il 1799, segnasse l’inizio degli «ultimi giorni». John Aquila Brown ai primi del 1800 pubblicò un’interpretazione dei 2.300 giorni di Daniele secondo cui questi finivano nel 1844 d.C. La sua congettura fu accettata anche dal precursore americano del movimento del Secondo Avvento, William Miller. 

Comunque Brown elaborò un’altra interpretazione che è strettamente collegata all’anno 1914 così come questa data compare nelle attuali dottrine: calcolò i «sette tempi» di Daniele cap. 4 come 2.520 anni attraverso la formula di un anno = un giorno. Nel 1823 egli per primo pubblicò questa interpretazione in un modo esattamente identico a quello indicato oggi nelle pubblicazioni della Torre di Guardia. Ciò avveniva ventinove anni prima che Charles Taze Russell nascesse, quarantasette anni prima che fondasse il suo gruppo di studio biblico. Tuttavia, John Aquila Brown calcolava il suo periodo di 2.520 anni a partire dal 604 a.C., pertanto esso si concludeva nel 1917 d.C.; egli predisse che in quel tempo «la completa glorificazione del regno d’Israele sarà portata a compimento». Dopo il fallimento delle attese relative all’anno 1844 N.H. Barbour aveva spostato il punto di partenza dei 2.520 anni al 606 a.C. ponendo la data finale nel 1914 d.C. (in realtà, il suo fu un calcolo errato in quanto utilizza solo 2.519 anni). Barbour pubblicava una rivista intitolata Herald of the Morning. Nel luglio del 1878, un anno prima della pubblicazione del primo numero della rivista Watch Tower, riportava la dichiarazione: «I Tempi dei Gentili finiscono nel 1914» (rif. 20). La Torre di Guardia non fu quindi il primo periodico a pubblicizzare e difendere la data del 1914 come il termine dei tempi dei Gentili. In realtà, quell’insegnamento fu adottato da Barbour. 

Russell divenne condirettore della rivista di Barbour, l’Herald of the Morning. Da quel momento in poi, le profezie relative al tempo divennero un aspetto preminente degli scritti di Russell e del periodico La Torre di Guardia, che egli fondò poco dopo. Il titolo completo era: “Zion's WATCH TOWER and Herald of Christ's Presence” visto che la presenza di Cristo si riteneva fosse iniziata nel 1874. L’interpretazione dei «sette tempi» e la data del 1914, che Russell aveva accettato, erano tutte collegate con la data del 1874, che aveva una primaria importanza per Barbour ed i suoi affiliati (il 1914 era ancora lontano di decenni, mentre il 1874 era appena trascorso). Essi credevano che il 1874 segnasse la fine di 6.000 anni di storia umana ed avevano atteso il ritorno di Cristo in quell’anno; quando esso trascorse, rimasero delusi. Un altro Avventista di nome Keith, fece notare che una traduzione “The Emphatic Diaglott” adoperava la parola «presenza» al posto di « venuta » nei testi relativi al ritorno di Cristo. Keith propose a Barbour l’idea che Cristo fosse indubbiamente tornato nel 1874 ma invisibilmente e che Cristo fosse allora invisibilmente «presente » e stesse svolgendo un’opera di giudizio. E molto difficile negare o argomentare contro una « presenza invisibile »; è come se un amico vi dicesse che egli sa che un genitore morto lo visita e lo conforta in maniera invisibile: cercate di dimostrare al vostro amico che ciò non è vero! Il concetto della « presenza invisibile », pertanto, permise a quei Secondi Avventisti associati a Barbour di dire che essi avevano additato la «data giusta (il 1874) ma avevano atteso un evento sbagliato per quella data». Questa spiegazione fu accettata ed adottata anche da Russell ed è tuttora sostenuta dalle pubblicazioni della Torre di Guardia per le date successive. Ad esempio il libro “il Regno di Dio è già una realtà” del 2014 dice: “Benché La Torre di Guardia avesse giustamente indicato il 1914 come l’anno in cui sarebbero finiti i tempi dei Gentili, i fratelli non avevano ancora capito cosa sarebbe successo quell’anno”. 

COSA CREDEVANO RUSSELL E I SUOI COLLABORATORI? 

Ecco cosa emerge da un confronto con le credenze attuali e quelle precedenti: 

1. Oggi i Testimoni di Geova credono ed insegnano che l’invisibile presenza di Cristo sia iniziata nel 1914. Pochissimi sanno che la Torre di Guardia fino al 1930 annunciò che questa invisibile presenza era cominciata nel 1874. W 15/9/1930 p. 275 - rif. 2 

2. Oggi credono che Cristo abbia assunto ufficialmente il potere regale nel 1914; La Torre di Guardia insegnò per decenni che ciò era avvenuto nel 1878. “The Time is at Hand” p. 239 - rif. 3 

3. Oggi credono che gli «ultimi giorni» e il « tempo della fine » siano pure cominciati nel 1914; la rivista La Torre di Guardia insegnò per mezzo secolo che gli « ultimi giorni » erano cominciati nel 1799 (accettando l’interpretazione di George Bell, pubblicata nel 1796). “The Harp of God” p. 233-239 - rif. 4a,b,c,d,e,f,g 

«Napoleone iniziò questa campagna egiziana nel 1798, la terminò e tornò in Francia il 1° ottobre 1799. La campagna è descritta brevemente, ma graficamente, nella profezia, versetti dal 40 al 44; e il suo completamento nel 1799 segna, secondo le parole del profeta stesso, l'inizio del "tempo della fine”… Qui sono menzionati, quindi, tre tempi e mezzo di 360 giorni profetici ciascuno, o un totale di 1260 giorni profetici, pari a 1260 anni. Al profeta fu quindi mostrato che i 1260 anni avrebbero segnato l'inizio del tempo della fine di questo ordine bestiale. Milleduecentosessanta anni dal 539 d.C. ci portano al 1799, un'altra prova che il 1799 segna sicuramente l'inizio del "tempo della fine"… Ci sono due date importanti qui che non dobbiamo confondere, ma differenziare chiaramente, vale a dire, l'inizio del "tempo della fine" e della "presenza del Signore". "Il tempo della fine" abbraccia un periodo dal 1799 d.C., come sopra indicato, al tempo del completo rovesciamento dell'impero di Satana e dell'istituzione del regno del Messia. Il tempo della seconda presenza del Signore risale al 1874, come sopra affermato. Quest'ultimo periodo è all'interno del primo nominato, naturalmente, e nell'ultima parte del periodo noto come "il tempo della fine".1799d.C… Da e poco dopo il 1799, la data dell'inizio del "tempo della fine", dovremmo aspettarci di trovare un aumento di conoscenza, in particolare per quanto riguarda la Bibbia … Questi fatti fisici non possono essere contestati e sono sufficienti a convincere qualsiasi mente ragionevole che siamo nel “tempo della fine” dal 1799» 

4. Oggi si crede che la risurrezione degli unti sia cominciata nel 1918; per più di quarant’anni La Torre di Guardia insegnò che era iniziata tra il 1874 e il 1881. W 1/1/1881 p. 5-6 - rif. 5 

«Cinque punti diversi che sembrano insegnare la risurrezione dei morti in Cristo e il cambiamento dei viventi tra l'autunno del 1874 e il 1881. Due o più testimoni sono sufficienti per provare qualsiasi caso, di regola, e certamente Dio ci ha dato abbondanti prove. Siamo anche lieti di notare che tutte queste cose corroborano solo verità precedenti, dimostrando così con certezza che ogni applicazione è corretta e facendo risplendere di più i vecchi gioielli» 

Certo se due prove sono sufficienti 5 sono indiscutibili 

5. Oggi si crede che dal 1919 è in atto la grande opera di « raccolta » che raggiungerà il suo culmine con la distruzione dell’attuale sistema e di tutti i malvagi; invece La Torre di Guardia insegnava che la raccolta si sarebbe effettuata tra il 1874 ed il 1914, e che entro il 1914 sarebbe iniziata la distruzione di tutte le istituzioni umane di questo mondo. “Il millenario Regno di Dio si è avvicinato” p. 187-189 par 6,7 - “The Time is at Hand” p. 98,99 - rif. 13 

6. Oggi, l’organizzazione pone la caduta di «Babilonia la Grande» (l’«impero mondiale della falsa religione») nel 1919; per almeno quattro decenni La Torre di Guardia la collocò nel 1878 fissando l’evento della completa distruzione di Babilonia nel 1914. W 15/6/1911 p. 189 - rif. 8 

Che cosa determinò il ripensamento di tutte queste principali interpretazioni profetiche, sostenute per
molti decenni e da molte persone? Fu la loro mancata realizzazione, come nel caso di tutta la lunga serie di predizioni fatte a partire dal XII secolo in poi. Questo la maggioranza dei Testimoni di Geova non lo sa perché non può accedere alle pubblicazioni antecedenti il 1950 e perché quelle recenti ignorano o alterano la storia dell’organizzazione e il quadro di questi insegnamenti sbandierati tanto a lungo. Esse non dicono quanto fermamente e fiduciosamente fossero sostenute quelle opinioni. Consideriamo allora una parte dell’evidenza tratta dalla storia di quest’organizzazione che pretende di ricoprire il ruolo di moderno profeta. Riesaminando i primi numeri della rivista La Torre di Guardia risalta subito il dato caratteristico che ci si aspettava che il maggior numero di eventi si verificasse proprio allora. Pur credendo che il 1914 avrebbe segnato la fine dei «tempi dei Gentili», questa data appariva abbastanza raramente; essi badavano più al 1874 visto che Cristo aveva cominciato ad essere invisibilmente presente da allora, pertanto aveva assunto il suo potere regale. Si aspettavano di sperimentare molto presto il loro trasferimento alla vita celeste e che molto tempo prima del 1914 il mondo entrasse in una condizione di grande tribolazione che sarebbe peggiorata trasformandosi in uno stato di caos e di anarchia. Entro il 1914 ogni cosa sarebbe stata distrutta, finita, e Cristo Gesù avrebbe assunte il pieno controllo delle cose umane, il suo Regno avrebbe completamente rimpiazzato tutti i sistemi umani di governo. Su cosa si basavano tali credenze? 

LE DATE PARALLELE: 1844, 1874, 1878, 1881, 1914 

Gran parte dei calcoli erano basati sulla credenza che c’era un parallelo tra i tempi di Gesù e i tempi di Russell. Una tabella sul libro “The Time is at Hand” a pag. 248 fa questa analogia: rif. 7 

«Essi non compresero il tempo dell’ispezione Il Signore si è presentato in triplice veste: Sposo, Mietitore e Re. 1a - Un movimento avventista al tempo della nascita di Gesù, trent’anni prima del suo arrivo e unzione, al battesimo, come Messia. Matt 2:1-16; Atti 10:37,38 

  • 1b - Un movimento avventista nel 1844, trent’anni prima del tempo effettivo della sua presenza, per ridestare e provare la chiesa. Matt 25:1 
  • 2a - Reale presenza del Signore come Sposo e Mietitore: ottobre del 29 A.D. 
  • 2b - Reale presenza del Signore come Sposo e Mietitore: ottobre del 1874 A.D. 
  • 3a - Assunzione dell’autorità e del titolo di Re tre anni e mezzo dopo: 33 A.D. 
  • 3b - Assunzione dell’autorità e del titolo di Re tre anni e mezzo dopo: 1878 A.D. 
  • Prima attività del Re: il giudizio 
  • 4a - Rigettata la casa dell’Israele nominale; purificato il tempio letterale: Matt 20:18; 21:5-15; 23:37; 24:1 
  • 4b - Rigettata la casa cristiana nominale; purificato il tempio spirituale: 1 Pt 4:17; Riv 3:16; Mal 3:2 
  • 5a - Distruzione completa della nazione di Israele, completata 37 anni dopo il suo rigetto o 40 anni dopo l’inizio del radunamento: 70 A.D. 
  • 5b - Distruzione completa del cristianesimo nominale, completata 37 anni dopo il suo rigetto o 40 anni dopo l’inizio del radunamento: 1914 A.D.»

Lo stesso libro a p. 239 dice: - rif. 3 

«Allo stesso modo è accaduto in questo radunamento: la presenza di nostro Signore, inqualità di Sposo e di Mietitore, fu riconosciuta durante i primi tre anni e mezzo, dal 1874 A.D. al 1878 A.D. Infatti, recentemente si è insistito con enfasi che nel 1878 A.D. era giunto il tempo in cui il giudizio regale sarebbe iniziato nella casa di Dio. Ora si adempie Riv. 14:14-20, e il nostro Signore è stato riconosciuto come il Mietitore incoronato. Poiché l’anno 1878 A.D. è il parallelo dell’assunzione del potere e dell'autorità da parte sua segna chiaramente il tempo dell'effettiva assunzione del potere come Re dei re da parte del nostro Signore presente, spirituale, invisibile, il tempo in cui egli assume la grande autorità di regnare, che nella profezia è strettamente collegato alla risurrezione dei suoi fedeli e all’inizio della tribolazione e dell’ira sulle nazioni (Riv. 11:17-18)» 

Un altra rivista che spiega le date parallele: W 1/1/1881 p. 1,2,4 - rif. 6a 6b 

«Inoltre, vediamo che la raccolta dei giudei e le età evangeliche non solo sono parallele in quanto al punto di partenza, ma anche in relazione alla loro durata; la prima durò complessivamente 40 anni, dall’unzione di Gesù (al principio della loro raccolta nel 30 A.D.) alla distruzione di Gerusalemme, nel 70 A.D. In maniera simile, al nostro caso, un analogo e parallelo periodo di 40 anni trascorre dal 1874 fino al termine del ‘giorno dell’ira’ e alla fine dei tempi dei Gentili I primi sette anni del radunamento degli ebrei furono particolarmente dedicati alla raccolta di grano maturo da quella chiesa: per i primi tre anni e mezzo ciò accadde mentre lo Sposo era ancora presente, per i successivi tre anni e mezzo egli era diventato il loro re ed era entrato nella gloria, tuttavia tutto procedeva sotto la sua supervisione e direzione. Come aveva detto Giovanni, egli purificò il suo campo, raccolse il grano e bruciò la pula. Anche in questo caso il parallelo si sta adempiendo: notiamo che la legge e i profeti lo annunciano presente al culmine dei ‘cicli dei giubilei’ nel 1874; e i paralleli ci mostrano che in quel tempo convincerà il radunamento, e che la raccolta della sposa nel luogo di sicurezza comprenderà un periodo parallelo di sette anni, che terminerà nel 1881. Ma come, quando e perché la ‘ famiglia dei servitori ’ si unirà col Cristo? Se riusciremo ad accertarci di ciò, avremo una traccia su come, quando e perché la famiglia del Vangelo sarà glorificata, specialmente in considerazione del fatto che in molti particolari la fine dell’opera di quell’epoca è in esatta corrispondenza con questa… Crediamo che Cristo è ora presente, nel senso che ha iniziato l’opera di assumere personalmente il suo grande potere e di regnare. L’opera comincia con la separazione della veccia dal grano nella chiesa vivente e con il radunamento a sé nell’autorità del suo regno del grano di tutte le età.» 


La vera data fondamentale era allora il 1874. A partire da quella data Cristo era presente; entro i successivi 40 anni avrebbe completato tutta la sua opera di raccolta. In base a questa convinzione, si riteneva che dovessero accadere drammatici avvenimenti entro breve tempo, forse durante quello stesso anno, il 1881, come si capisce da un secondo articolo sulla stessa rivista intitolato «Per quanto tempo, o Signore?». Notate questi particolari: rif. 6c 

«Ecco una domanda che senza dubbio molti si pongono: ‘Tra quanto avverrà il nostro cambiamento?’. Molti di noi hanno atteso questo cambiamento per anni … tuttavia suggeriamo di esaminare alcune delle evidenze che sembrano indicare che il mutamento o cambiamento dallo stato fisico a quello spirituale deve essere atteso per questo tempo o per l’autunno di questo nostro 1881 … le prove che noi ci trasformeremo entro il tempo menzionato sono chiare e si raccomandano a tutti gli interessati come degne d’essere esaminate». 

Seguiva una dettagliata trattazione, che poneva l’accento sull’autunno del 1881 considerato come il probabile tempo della loro trasformazione per la vita celeste e tempo «in cui la porta — l’opportunità di diventare membro della sposa — sarà chiusa». Questo sarebbe accaduto 35 anni prima del 1914, che costituiva semplicemente la data entro il quale tutto sarebbero finito. 

Anche al volgere del secolo e ai primi del ‘900, si attribuiva grande importanza soprattutto al 1874 e al 1878, ritenute le date fondamentali intorno alle quali ruotava tutto il sistema dottrinale: l’umanità si trovava negli «ultimi giorni» fin dal 1799, e nel periodo del «radunamento» dal 1874, Cristo stava esercitando la propria autorità regale dal 1878 e la risurrezione era iniziata in quel tempo. Tre anni prima del 1914 si sosteneva ancora l’importanza del 1874, del 1878 e del 1881. «Babilonia la Grande» era caduta nel 1878 e la sua «fine completa» si sarebbe verificata nell’ottobre del 1914. Tuttavia, fu fatto un «aggiustamento» per quanto riguarda la «chiusura della porta» dell’opportunità di appartenere alla classe celeste del Regno, collocata in precedenza nel 1881 dicendo che la porta era ancora «socchiusa»; 

W 15/6/1911 p. 189 - rif. 8 

«Esaminando questi paralleli, troviamo che il 1874 costituisce l'inizio di questo ‘radunamento’ e della raccolta degli eletti dai quattro venti del cielo, che il 1878 è il tempo in cui Babilonia è stata formalmente rigettata e Laodicea è stata vomitata: il tempo del quale si può affermare: "Babilonia è caduta, è caduta!” caduta dal favore divino. Il parallelo col 1881 sembrerebbe indicare che certi favori erano continuati ancora per quelli in Babilonia fino a quella data, nonostante il rigetto del sistema: e da quella data pensavamo che quel parallelo non fosse in nessun senso vantaggioso, ma, sotto molti aspetti, fosse un particolare svantaggio, dal quale ci si poteva liberare solo con difficoltà, con l’assistenza della grazia divina e della verità, in armonia con questo parallelismo, l'ottobre del 1914 testimonierà la piena fine di Babilonia, ‘come una grande macchina scagliata in mare', completamente distrutta corte sistema. Ribadiamo: riteniamo ragionevole ipotizzare che la fine del favore sull’Israele carnale rappresenti la fine dello speciale favore in quest’età evangelica: l’invito per una chiamata celeste; pertanto, il nostro intendimento è che l’apertura o la generale ‘chiamata’ in questa età, agli onori del regno si sia conclusa nell’ottobre del 1881. Comunque, com’è stato già illustrato in Studi sulle Scritture, distinguiamo tra la fine della ‘chiamata’ e la chiusura della ‘porta’ e crediamo che la porta della classe del regno non sia ancora chiusa, rimane socchiusa per un po’, per consentire a quelli che hanno già accettato la ‘chiamata’ ma che non hanno saputo approfittare dei suoi privilegi e delle opportunità di sacrificarsi, di essere espulsi, e per permettere ad altri di entrare per prendere le proprie corone, in armonia con Riv. 3:11.». 

continua ...


Post di Saroj


Trovate le immagini delle pubblicazioni citate al seguente link: https://ibb.co/JBjgXFV 


domenica 13 ottobre 2024

La verità vi renderà liberi

Un consueto saluto a tutti i lettori del blog a tutti i "ragazzi" che ci seguono ma anche e in particolar modo alle "ragazze" che ci leggono e commentano. Siamo felici della vostra attenzione e in particolar modo siamo felici per la qualità dei commenti che consentono a tutti di avere importanti punti di riflessione che aiutano a chiare cosa significa essere parte degli averi del cristo. Ora ovviamente per chi frequenta questo blog da qualche tempo sa che l'applicazione di questa scrittura non è proprio la solita di chi vive la propria vita nella conformità dell'organizzazione e oramai sappiamo da tempo che non c'è questa diretta corrispondenza fra chi è parte dell'organizzazione ed essere fratelli in Cristo.

Grazie alla nascita di questo blog ma anche ai tanti blog simili a questo abbiamo svelato questa sorta di piano parallelo dove tanti senza alcun problema hanno vissuto ma ancora adesso vivono la battaglia della vita quotidiana contro la dissonanza cognitiva.

Abbiamo la notizia che è stata fatta la consueta adunanza annuale che era come sempre carica di interesse mediatico da parte di tutta la fratellanza avida di gossip. Niente di tutte le necessarie novità plausibili è stato confermato. Nessun nuovo intendimento nessuna nuova apertura alla gabbia dell'ipocrisia spirituale che questa organizzazione ancora dona ai suoi aderenti.

Gli unici punti notevoli potrei riassumerli nelle nuove nomine all'interno del corpo direttivo di Jacob Rumph e Jody Jedele.

Fratelli che evidentemente sono stati unti dallo spirito santo che saggiamente ha deciso di inserire due tecnici della fede particolarmente utili in questi tempi della fine. Infatti visto che siamo prossimi ad Harmaghedon Rumph si è distinto come responsabile del reparto di servizio a Walkill che come molti sanno (anche se ancora non ne capisco il senso) e capo del reparto che segue i comitati giudiziari.

Come possiamo immaginare in questo ultimo periodo il reparto è stato particolarmente sollecitato dagli scandali legati all'abuso sessuale e nei casi più gravi anche sulla pedofilia.

L'altro fratello Jedele invece pare essere un facoltoso agente immobiliare che voci di corridoio sia l'uomo chiave necessario per la gestione patrimoniale degli "averi del cristo" con le recenti aperture di agenzie irlandesi perché guidato dallo spirito santo ha evidentemente trovato il modo di pagare meno tasse.



In questo video Jodi sempre guidato dallo spirito santo spiega cosa sia una CCIMM che è una specie di certificazione elitaria di garanzia per le elevate competenze nella gestione finanziaria e immobiliare. L'attuale motore economico dell'organizzazione. 

L'altro punto notevole è la patetica commozione di Gage Fleedge che ha ricordato a tutti quelli che si sono dimenticati con che tipo di organizzazione abbiamo a che fare, richiamando l'epocale aggiornamento del corpo direttivo di Marzo 2024 dove Sanderson annunciava che era possibile salutare un disassociato che viene all'adunanza. Uno forse dei più significativi  esempi di atrocità etica e morale della gabbia mentale che controlla la fratellanza e che rende perfettamente plausibile immaginare che ora è possibile accogliere in sala una persona che ad esempio è ancora in vita perché ha accettato una trasfusione di sangue con un ciao (solo uno e non due e a coscienza la stretta di mano), e poi fuori dalla sala quella stessa persona potrebbe ancora morire investita che non importerebbe nulla a nessuno. Quello che lascia perplessi è la commozione che è molto simile a quella che ho provato io quando mi è morto il gatto. Preciso che io mi sono commosso molto di più...

L'adunanza ha inframezzato questi punti notevoli con il consueto tsunami di retorica riempitiva con l'efficace risultato di impedire che alle persone stordite da tonnellate di logica circolare nasca quel dubbio rivelatore che si riassume nell'altrettanto retorica domanda "ma per caso sto buttando via un'altra ora della mia vita?".

La leggerezza domina indisturbata la dove evidentemente si continua a vivere correndo sul ciglio del burrone e l'ironia della barba con il quale si scherza è un po' la prova di questa evanescenza. La barba per anni ha visto la defenestrazione di tanti fratelli proprio a causa di quella superficialità che ha impedito, di capire cosa significa il concetto banale di "lecito" in questa organizzazione del tutto e del contrario del tutto. Dove i dettagli come portare la cravatta anche quando non è necessario, diventano elementi discriminanti per valutare meglio quella forma di spiritualità ipocrita che piace tanto a chi ambisce al privilegio.

Il tutto ovviamente viene sostenuto da verbi al condizionale che hanno il preciso scopo di offuscare la verità e rendere impossibile avere riferimenti espliciti. Spesso in congregazione si parla della "direttiva" in frasi come "la direttiva dice" oppure "andiamo a vedere cosa dice la direttiva" per fare riferimento a quel processo decisionale dove la persona è totalmente incapace di sapere cosa deve fare, delegando alla circolare di turno l'illusione di essere dalla parte di quelli che ubbidiscono a Dio. Facciamo un esempio pratico, riprendendo l'esempio di prima quando dobbiamo decidere se dobbiamo mettere la cravatta oppure no. Ai miei tempi non era un elemento minimamente discutibile ma quando in una recente circolare leggiamo che  "potrebbe non essere necessaria" io mi immagino il tipo di approccio che un tale annuncio potrebbe avere in congregazione.

Può una persona riuscire a sapere se una cravatta è necessaria oppure no? Quando non hai parti sul podio? Ma se ti chiedono di portare il microfono? Che fai te la metti all'ultimo con il nodo storto? E' palese che questo tipo di indicazioni fumose non riusciranno mai ad avere un effetto pratico. Ma ragioniamo un attimo. Come può venire fuori la verità da persone che si mettono la cravatta e non sanno perché?

La gigantesca mole di attività necessarie che vengono richieste alla sudditanza hanno creato una forma di prostrazione psicologica che ha condizionato e compromesso la fede di tanti nella fratellanza. Non adeguarsi a questa forma di giogo antitipico, a cui ben si applica la denuncia di Gesù ai farisei, è considerata una forma di ribellione da sempre osteggiata che inevitabilmente porta alla fuoriuscita dagli incarichi quando va bene, se non anche alla defenestrazione completa nella peggiore ipotesi. Esiste un modo per uscire da questa impasse? L'unico modo che intravedo per tagliare questo cortocircuito è quello di confidare nella verità che è l'unica arma in grado di liberare le persone.

La verità delle cose è l'unico modo che consente di capire come è davvero fatta questa organizzazione. Solo con la verità riusciamo a capire e a prendere le necessarie distanza e allontanare tutte quelle pratiche tossiche che ci impediscono di alimentare la fiamma della spiritualità spenta da decenni nella maggioranza dei fratelli. Quello che Geova ci richiede è che dobbiamo essere noi in primo luogo a salvaguardare questa spiritualità perchè non può farlo nessuno al nostro posto e di sicuro non c'è nessuno in congregazione in grado di farlo. 

"La verità vi renderà liberi" Così la scrittura di Giovanni 8:32 promette un futuro radioso e felice. Come il sole si alza ogni mattina illuminando il giorno, anche la luce della verità si farà strada fra le tenebre dell'illusione e della propaganda. Non c'è retorica o falsa apparenza che possa resistere all'ardente fuoco di ciò che è giusto e puro. In 2 Corinti 3:17 si legge 

"Il Signore è lo spirito, e dove c’è lo spirito del Signore, lì c’è libertà". 

La verità è un potente mezzo di libertà tanto che possiamo leggere nelle scritture In primo Pietro "Usate la vostra libertà non come una scusa per fare il male, ma come schiavi di Dio" (1 Piet. 2:16) Scrittura che è ripresa dalla lettera di Paolo ai Galati e che leggiamo in Galati 5:13

"13 Fratelli, siete stati chiamati alla libertà; solo non usate questa libertà come pretesto per soddisfare i desideri carnali.+ Al contrario, mediante l’amore siate schiavi gli uni degli altri.+"

La verità libera dai legami che questo sistema di cose spesso ci costringe e opprime e che soffoca le persone. Ma come dice la scrittura di Pietro essere liberi non significa che possiamo fare quello che ci pare infischiandosene del nostro prossimo prevaricando fiducia e sentimenti.

Un esempio di come la verità non sia solo in grado di liberare le persone ma anche di evitare e scongiurare i pericoli ci è stato raccontato poco tempo fa.

La storia in breve è di un ex studio che ha interrotto in modo piuttosto brusco sia gli appuntamenti settimanali e anche ogni altro tipo di contatto. Pare che mentre tutto andava per "il meglio" e davvero era prossima alla decisione di volersi battezzare c'è stato un evento che ha fatto desistere lo studente dal proseguire. Era infatti accaduto che durante la frequentazione lo studente aveva confidato un problema personale molto intimo. Se non che un giorno il fratello ,che aveva ricevuto la confidenza, gli viene in mente di mandare un messaggio in una chat privata rivelando ad un altro fratello questa confidenza intima, scrivendo poi a completare il messaggio "mi raccomando non dire che te lo detto". Peccato che si erano dimenticati di fare attenzione che in quella chat c'era anche lo studio che ovviamente non ha preso per nulla bene questa sorta di tradimento della fiducia per usare un eufemismo. Non è evidente che il fratello che pretendeva di essere insegnante non ha seguito la scrittura di Galati 5 usando davvero in modo poco saggio la sua libertà?

Oggi ci hanno confermato che questo ex studio è stato molto felice di aver interrotto ogni tipo di frequentazione con persone che non avevano il ben che minimo rispetto della persona e che oltre tutto si era sentito danneggiato spiritualmente per i sentimenti negativi provati per essersi ingenuamente fidato. Ancora adesso dice che ringrazia Dio per avergli svelato la verità.

Possiamo dargli torto? Ma più che altro non è evidente anche in questo piccolo esempio che quando conosciamo la verità siamo in grado di proteggerci? 


Un caro saluto fraterno a tutti.