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mercoledì 12 maggio 2021

Paolo, la Wts e le donne: un rapporto difficile

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Nella rivista Svegliatevi del 8/4/1998 è riportata l’esperienza di Salima una giovane africana attratta dai TdG per una particolarità che essa stessa spiega:

“Sono cresciuta in un ambiente dove le donne e le bambine erano trattate male...

“Nell’adolescenza, tuttavia, cominciai a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Rimasi molto colpita leggendo le parole dell’apostolo Pietro, che disse che le donne dovevano essere trattate con onore. Ma pensai: ‘È molto improbabile che questo consiglio venga applicato, specie se si considerano le nostre tradizioni locali’.
“Tuttavia, quando andai alla Sala del Regno, dove i Testimoni tenevano le loro adunanze, sia gli uomini che le donne mi trattarono gentilmente. Cosa ancora più sorprendente, gli uomini sposati si interessavano veramente della moglie. Man mano che conoscevo meglio quelle persone, mi rendevo conto che tutti i Testimoni dovevano comportarsi in questo modo. Anche se alcuni uomini provenivano da un ambiente come il mio, ora trattavano le donne con rispetto. Volevo far parte di quella grande famiglia”.

Chissà se Salima farebbe lo stesso ragionamento leggendo la scrittura del giorno di oggi, che riporto integralmente. Martedì 25 giugno 2019

L’aspettazione differita fa ammalare il cuore (Prov. 13:12)

Prendiamo il caso di una sorella dell’Inghilterra che voleva tanto avere un figlio ma le cui speranze non si concretizzavano. Quando entrò in menopausa si rese conto che il suo desiderio non si sarebbe realizzato in questo sistema di cose. Si sentiva a pezzi. Anche se lei e suo marito decisero di adottare un bambino, la sorella disse: “Dovetti comunque passare attraverso un processo di elaborazione del dolore. Sapevo che adottare un bambino non sarebbe stato esattamente lo stesso che averne uno mio”. La Bibbia dice che la donna cristiana “sarà tenuta in salvo per mezzo del parto” (1 Tim. 2:15). Questo però non significa che avere figli porti alla vita eterna. Piuttosto si riferisce al fatto che prendersi cura dei figli e occuparsi di altre faccende domestiche può impedire a una donna di diventare pettegola e di intromettersi negli affari degli altri (1 Tim. 5:13). w17.06 5-6 par. 6-8



Vogliate prendere nota in modo particolare del capolavoro di gentilezza e sensibilità del periodo finale del testo. In realtà un concentrato di misoginia propria del modo di pensare fondamentalista protestante americano di cui a questo punto è evidente faccia parte anche la Wts/Jw.

Sono un uomo, ma mi domando come si arrivi a conclusioni di questo tipo e come si abbia il coraggio di scriverle (tenete presente che il pensiero della Torre di Guardia del 2017 che fa da base riprende il medesimo già espresso ufficialmente ad esempio nelle riviste del 2005 e 2008) tenuto conto che a parte la nota avversione nei confronti delle donne manifestata da Paolo, l’organizzazione spesso quando le fa comodo pesca versetti qua e là, a riprova che Dio apprezza le donne e Gesù anche di più.

  • Con che coraggio si riduce il ruolo della donna a quello di mera incubatrice da predicazione?
  • Quali perversi pensieri portano a dare delle pettegole a donne per il solo fatto di non avere figli?
  • Usando lo stesso metro se un fratello non ha figli, può essere definito automaticamente pettegolo e intromettente nei fatti altrui?
  • Se tutta la Scrittura è ispirata in ogni singolo dettaglio, chi ha ispirato Paolo a scrivere o la Wts a spiegare?
  • Ha forse sbagliato Dio che ha permesso ai suoi “canali” di fare cose del genere senza fermarli?
Spesso quando servono pioniere regolari, fare le pulizie o lavorare alle ristrutturazioni, l’Organizzazione cita la famosa scrittura di Salmo: “le donne...sono un grande esercito”.

Visto cosa si pensa delle donne, si tratta di un esercito nemico? A voi le risposte.

GAMMA

post del 25/06/2019, 12/05/2021