Cari fratelli
Oggi considereremo un tema prettamente dottrinale che nella mia giovinezza era trattato sovente. Obbiettivamente è un po' noioso qualche volta ancora adesso viene sviluppato nelle scuole interne dei pionieri e delle varie ske, ma questi argomenti compaiono sempre meno è forse un motivo c'è ma per il momento facciamo finta che non ci sia. Merita di considerarlo perchè è stato argomento in un recente studio ed è stato un po' una sorpresa scoprire alcuni dettagli. Oltre a questo è stato argomento che hanno trattato più di un fratello che nonostante gli anni di militanza non si sono accorti di questa interpretazione e non si sono riconosciuti in questo insegnamento. Così forse qualcuno dei nostri lettori potrebbe così essere forse nelle stessa situazione e ci permettiamo di anticipare un po' i tempi della consapevolezza. Non è un post di insegnamento mi limiterò a considerare gli aspetti scritturali così come sono stati trattati dall'organizzazione e per questo come sempre sarete liberi di esprimere l'eventuale dissenso. Non citerò le scritture per motivi di tempo però se volete potete riprendere la Bibbia e studiarli per vostro conto privatamente.
Parleremo quindi di Gesù ma nel particolare della figura che rappresenta come mediatore e riscattatore.
Mediatore lo sappiamo è colui che s’interpone fra due contendenti per riconciliarli; che fa da intermediario o da pacere. Il Riscattatore invece è una persone che paga un riscatto un debito che consente di liberare una persona se stessa o altri sia fisicamente sia da qualsiasi forma d'obbligo a cui è costretta.
La figura di Gesù e costruita intorno al suo mandato. Perchè Gesù ha donato la sua vita? Abbiamo considerato molti studi ma nonostante questo molti ex testimoni di Geova si sono scandalizzati quando hanno "scoperto" qual'è il significato che l'organizzazione da a Gesù e alla sua morte.
Questo disallineamento nasce per colpa dell'organizzazione stessa che per abitudine ha sempre la tendenza di dire tutto e poi subito dopo di smentirsi. Partiamo dall'inizio quindi
Cosa rappresenta Gesù
Come molti di noi sanno nella sua figura antitipica Gesù rappresenta il re e sacerdote di questo regno messianico che ci farà da ponte fino a quando il proposito di Dio non si sia adempiuto e a quel punto tutto l'universo ritornerà in pace con Dio stesso. Nella figura di Re ci permette di essere sicuri che questo governo avrà qualcuno con la responsabilità di governare Nella figura di sommo sacerdote ci permette di essere sicuri che possiamo tutti intercedere presso Dio attraverso lui.
La morte di Gesù prefigura il pagamento di un riscatto (Matteo 20:28) che è stato necessario pagare a seguito del debito morale che Adamo ci ha lasciato con l'atto di ribellione commesso nel giardino di Eden.
Attraverso la sua morte e quindi il riscatto del peccato abbiamo accesso a quella sorta di lascito spirituale (Romani 3:24, 1 Cor 1:30, Efesini 1:3) che ci permette di poter essere accetti a lui. Il primo effetto del riscatto è quello che adesso è possibile intercedere presso Dio senza poter fare affidamento ai sacrifici animali.
Gesù però non è solo riscattatore ma è anche mediatore perchè dalle scritture comprendiamo che per poter porre fine al vecchio testamento e quindi di fatto la fine del patto abraamico che legittimava l'israele carnale come popolo eletto. Si doveva quindi creare e stipulare un nuovo patto che avrebbe permesso la creazione di una nuova nazione santa un'israele spirituale e che sarebbe diventata il nuovo popolo di Dio.
A conferma di questo l'apostolo Paolo dichiara c’è “un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che diede se stesso come riscatto corrispondente per tutti”, sia ebrei che gentili. (1Tm 2:5, 6). Abraamo non è stato il mediatore del patto ma Mosè è stato il mediatore Galati 3:19 perchè è con Mosè che si è creata la nazione eletta di Israele.
Chi sono le persone che beneficiano di questo patto?
Sono quelle persone che fanno parte di questa nuova nazione spirituale dell'Israele spirituale (Eb 8:10-13; 12:24; Ef 5:25-27) In Romani 8:15,17 chiama queste persone eredi e coeredi di Cristo. Sono tutte persone che fanno parte del regno e che grazie alla mediazione di Gesù diventano parte del seme di Abraamo (Galati 3:29). Tutte queste persone quindi prefigurano la Gerusalemme celeste (Ebrei 13:14) o il regno celeste che secondo Rivelazione 7:4, 8 è composta da Gesù assieme ai 144000 suggellati in modo definitivo e permanente. Ricordiamo una torre di guardia (w83 1/9) che ci portava a conoscenza della differenza tecnica che Geova aveva stabilito fra la Gerusalemme celeste e la nuova Gerusalemme descritta in Rivelazione 3:12 differenza che era legata dal fatto che nella nuova Gerusalemme è composta dai 144.000 promessi allo sposo che è Gesù e che quindi non può includerlo.
E noi? Quelli che appartengono alla grande folla?
Per molti ma non per tutti questa è stata una sorpresa. Gesù per noi è tutto tranne che mediatore. Noi non potendo appartenere alla Gerusalemme celeste non possiamo essere i diretti beneficiari della mediazione. Quindi se ad esempio sentiamo dalle preghiere la frase finale "rimettiamo questa preghiera a te attraverso Gesù nostro mediatore" è tecnicamente sbagliato. Gesù non è nostro mediatore. Gesù è mediatore fra le due parti definite che sono Geova e la classe dell'unto.
Abbiamo spazio anche noi che non siamo fra le parti?
Si ma in un certo senso. Gli unti storicamente considerano la grande folla come fosse una sorta di popolo straniero un residente forestiero che riceve i benefici perchè si è appoggiato al vero popolo di Dio che sulla terra è composto dall'unto rimanente. Vi ricordo che un tempo noi della fratellanza venivamo chiamati anche classe di Gionadab proprio perchè non apparteniamo al popolo di Dio. Il concetto è un po' quello espresso In Genesi 17:17,18 si parla di nazioni che si benediranno grazie proprio al patto Abraamico che Geova ha stabilito con l'israele carnale prima e nel nostro caso rimane invariata perchè si applica anche all'israele spirituale odierno.
Quindi seguendo questi principi Gesù è mediatore per il nuovo patto per la classe degli unti ma anche riscattatore di tutto il mondo così come ci conferma 1 Giov 2:2. Il riscatto è importante perchè come abbiamo visto è la parte che ci permette di evitare di fare sacrifici animali ma attraverso esso abbiamo un lascia passare per poter far parte di questa nazione eletta. E proprio con il riscatto che è possibile radunare i 144.000 nella nazione santa. In qualità di sommo sacerdote eterno possiamo attraverso la sua organizzazione ottenere le benedizioni. Rivelazione 21:22-24 indica che ‘le nazioni cammineranno alla luce della Nuova Gerusalemme’, in cui Geova Dio è la luce e l’Agnello Gesù Cristo la lampada.
"Figli di un dio minore" si è voluta mantenere lo stampo ebraico del popolo eletto e dei proseliti stranieri con "privilegi" limitati, ma se l'amore di Dio è agape vale per tutti, o no?
RispondiEliminaQuel "muro" non è stato abbattuto dal Cristo? Perchè costruirne uno nuovo in una posizione diversa?
Perché? Bella domanda, su questo aspetto penso che il motivo vero sia il sostanziale pensiero debole dell’uomo che ha bisogno di questi muri per sostenersi. Un po’ come quando chiesero un re e Geova gli diede un re per la durezza dei loro cuori ora siamo alle solite con questa organizzazione...
Eliminachiedo che il motivo sia da ricercarsi nel fatto che la spiritualità in linea di massima difficilmente fornisce spinta sufficiente per "mandare in guerra" le persone, costringerle a schierarsi e a coalescere in una struttura sociale ed ideologica via via sempre più uniforme, solitamente a spese delle stesse persone che la compongono, che a quel punto divengono di secondaria importanza.
EliminaIl sistema sociale segue una dinamica di evoluzione riproducibile e sono più o meno tutti autosomiglianti: per garantirsi la sopravvivenza e la lealtà identificano o creano un feticcio visibile su cui identificarsi come persona e come gruppo e poi un nemico comune da combattere, magari meglio se corredato da minaccia imminente.
A quel punto si realizza ciò a cui la maggior parte della persone anela: la possibilità di spegnere il cervello, buttare a mare la chiave e andare con l'altrui pilota automatico...
Ciao Capitan Kirk. Una volta avrei prso queste dottrine come oro che cola. Ma niente di più inesatto. Comunque, come la penso io è che ci siamo "imbarcati" in qualcosa più grande di noi ed abbiamo preteso di sapere fino a dove è possibile sapere. Ma in realtà ci siamo trovati in un vicolo cieco, pensando di sfondare il muro che ci si poneva dinanzi. Voglio dire che il riscatto i 144 mila la nuova gerusalemme. Ma siamo veramente capaci di arrivare a tanto? La WTS ci ha provato legittimandosese l'insegnamento. Io ci andrei più con i passi di piombo. Anche se piacerebbe sapere tanti particolari, la fede si potrebbe ridurre a ben poco. La creazione di scuole di questa associazione ha finito per insultare il vero messaggio che è quello basato sulla fede in Cristo. Scervellarci a capire tutti questi particolari servirà solo a dividerci sulle dottrine. Abbiamo visto che lo spirito santo non c'entra nulla col sapere, ma è l'esegetica che può portare ad una conoscenza con meno errori. La guida dello spirito santo non è più di attualità e ciò che si dovevav compiere è stato ampiamente completato. Scusa se non sostengo le tesi di questo argomento ma ne sono arcistufo di sentirle e mi ricordano quando stavo dentro. I 144 mila? Per me simbolico.
RispondiEliminaConcordo in tutto Batman
EliminaDico di più. In un'ipotetico giudizio finale non riesco a immaginare Dio a interrogarci su questi insulsi e divisivi sofismi. Gesù ci ha insegnato ad amare, punto. Dall'amore attivo per il prossimo vien fuori una persona forte e, forse, anche un mondo migliore.
Se invece di perdere ore sulle pubblicazioni a "studiare" queste che ora reputo sciocchezze, che avevano come effetto finale quello di farmi sentire giusta e al sicuro sulla giusta scialuppa, avessi dedicato del tempo ai vecchietti soli negli ospizi, avrei reso maggior servizio al cristianesimo.
Sono d'accordo con Tommaso. Lo stampo ebraico è quello preso cocme esempio dalla WTS. Se ho capito bene, anche lui è stanco di dover avere a che fare con questa "orgazizzazione". Lo erano gli ebrei organizzati e lo è la WTS. Il muro, o i muri coistruiti dalle varie organizzazioni hanno lo scopo di tenere sottomessi gli adepti con lo scettro della Legge. Esso risulterà sempre invalicabile e quindi un dio mai raggiungibile, se non attraverso un'adorazione stile ebraico del passato. Con lA venuta di Cristo le cose dovrebbero essere molto diverse, giacchè chi diviene cristiano acquisisce la figliolanza non la qualità di servo. Per questo Gesù ci insegnò a pregare dicendo "Padre nostro" e non Dio nostro. Questo per avvicinarsi di più, affinchè gli uomini non guardino più in alto ma verso il basso vedendo le persone da amare non li riti da seguire. Il "re" umano oggi esiste per coloro che vogliono rimanere bambini in senso spirituale così da dipendere da questa autorità (la WTS ovviamente), che da loro da mangiare. Anche l'apostolo Paolo dichiarò che a causa del tempo oggi "dovremmo essere maestri", mentre invece abbiamo bisogno ancora del latte. Quindi il re, serve a coloro che vogliono sempre dipendere. Spero di non essere andato fuori tema.
RispondiElimina@Bataman no invece hai centrato il punto, io ma non solo io crediamo che ci sia una sorta di responsabilità collettiva fra chi ci crede e chi si lascia convincere.
EliminaCondivido sia con Tommaso che con Batman, e potrei aggiungere che per la WTS e il CD, non sarebbe nepure corretto che che quelli appartenenti alla grande folla chiamino Geova loro padre, il motivo dato come spiegazione è che la grande folla, potrà dire che Geova è il loro padre dopo aver raggiunto la perfezione e e avere superato l'ultima prova e ritenuti degni della vita eterna. Dio minore? La WTS e il CD dice che solo chi viene scelto per andare a regnare come coeredi con Gesù possono chiamare Geova loro padre, perché romani 8:14-17 .il versetto 15 dice. ....uno spirito di adozione come figli che ci spinge a gridare "Abba padre. Ma scusate, in atti. 2:17,18 l'apostolo Pietro, non dice che Dio negli ultimi giorni avrebbe versato parte del suo spirito su ogni su ogni tipo di persona, figli giovani, servi vecchi? Se Gesù è riscattatore è riscattatore di tutti chi confida in Gesù come riscattatore di tutti coloro che lo riconoscono come tale, e come riscattatore è automatico che sia anche il mediatore di chi confida in lui. altrimenti mi viene in mente la storia dei Patrizi (di padre certo )e i plebei che non potevano di chi era il loro padre. quindi i plebei erano figli di n.n.e qui è la stessa cosa ?
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