martedì 3 aprile 2018

Da chi ce ne andremo?

Eric Wilson è un fratello d’oltreoceano conosciuto grazie al web. Abbiamo avuto un breve scambio di mail e mi ha raccontato un po' la sua storia che ho trovato significativa. Mi ha inviato il riferimento ad un post scritto brevi manu  con all’interno alcune sue considerazioni personali sulla consapevolezza che sta vivendo e su come si considera in questo momento. Volevo condividerle con voi.
“… ognuno di noi un giorno arriverà ad un certo punto della sua vita in cui si chiederà: “In quale altro luogo posso andare?”
Una nave da crociera si incaglia e oltre quattromila persone hanno dovuto abbandonare l'imbarcazione: tre morti e feritiAd una lettura fatta da Ex Testimoni di Geova si potrebbe trovare la domanda banale. “Basta andare in una chiesa diversa; quello che più ti piace” Questa sarà probabilmente la prima risposta. Attraverso il nostro lavoro di predicazione siamo stati esposti praticamente a tutte le altre religioni e siamo venuti a conoscenza che in pratica tutte insegnano falsità. Se dovessimo abbandonare la nave per così dire, sarebbe meglio che fosse per una religione che insegna la verità, altrimenti non ha senso fare una scelta così traumatica. Sarebbe da considerare semplicemente come un salto dalla proverbiale padella alla brace.
La scialuppa!
Illustriamolo in questo modo: mi è stato insegnato che per sopravvivere ad Armageddon nel Nuovo Mondo, ho bisogno di stare dentro l’organizzazione simile all’arca dei Testimoni di Geova. “Siamo stati strappati dalle” acque “pericolose di questo mondo malvagio alla” scialuppa di salvataggio “dell’organizzazione terrena di Geova. Al suo interno, serviamo fianco a fianco mentre ci dirigiamo verso le “rive” di un nuovo mondo virtuoso. “(W97 1/15 pag.22 par. 24 Cosa richiede Dio da noi?) “Proprio come Noè e la sua famiglia timorata di Dio sono stati preservati nell’arca, la sopravvivenza degli individui oggi dipende dalla loro fede e dalla loro leale associazione con la parte terrena dell’organizzazione universale di Geova”.Risultati immagini per scialuppa (W06 15/5 p 22 22 Par. 8 Hai preparato per la sopravvivenza?) Ho sempre creduto che la mia “scialuppa di salvataggio” fosse diretta a riva mentre tutte le altre barche della cristianità stavano navigando nella direzione opposta, verso la cascata. Immaginate lo shock della consapevolezza che la direzione della mia barca era proprio la solita delle altre; un’altra nave nella flotta.
Cosa fare? Non aveva senso saltare in un’altra barca, ma abbandonare la nave e saltare in mare non mi sembra un’alternativa convincente. In quale altro luogo potrei andare? Non sono riuscito a trovare una risposta. Ho pensato a Pietro che ha fatto la stessa domanda su Gesù. Almeno, pensavo che avesse fatto la stessa domanda. Ma a quanto pare, mi sono sbagliato!
Farsi la domanda giusta
La ragione per cui stavo chiedendo “dove andare” era che avevo la mentalità imposta dall’universo  JW che la salvezza sia associata a un luogo. Questo processo mentale è così radicato nella nostra psiche che ogni testimone che ho incontrato si pone la stessa domanda pensando che sia esattamente quello che ha detto Pietro. Il problema è che Pietro non ha detto: “Signore, dove altri andremo?” Ma quello che chiese fu: “Signore, da chi andremo?”
Simon Pietro gli rispose: “Signore, da chi andremo? Solo tu hai parole di vita eterna. “(Giovanni 6:68)
I Testimoni di Geova sono addestrati a credere che per raggiungere le coste del Nuovo Mondo devono stare all’interno dell’Arca dell’Organizzazione con il Corpo Direttivo al timone, perché ogni altra nave si sta dirigendo nella direzione sbagliata. Abbandonare la nave significa affogare nelle acque turbolente del mare dell’umanità.
Quello che viene trascurato da questa mentalità è la fede. La fede ci dà una via di uscita dalla barca. Infatti, con fede, non abbiamo affatto bisogno di una barca. Questo perché per fede possiamo camminare sull’acqua.Risultati immagini per camminare sull'acqua
Hai mai pensato al motivo per cui Gesù ha camminato sull’acqua? È un tipo di miracolo separato da tutti gli altri. Con i suoi altri miracoli – nutrire le masse, calmare la tempesta, guarire i malati, resuscitare i morti – sono miracoli utili con uno scopo pratico. Quei miracoli dimostrarono il suo potere di fornire e proteggere il suo popolo e ci diede una prospettiva di ciò che la sua giusta regola farà per l’umanità. Ma il miracolo di camminare sull’acqua e quello di maledire il fico hanno delle particolarità. Camminare sull’acqua potrebbe sembrare insolitamente vistoso, e maledire il fico sembra quasi petulante; eppure Gesù non era una persona di questo tipo (Mt 12: 24-33; Mr 11: 12-14, 19-25)
Entrambi questi miracoli erano riservati ai suoi discepoli. Entrambi erano destinati a dimostrare l’incredibile potere della fede. La fede che può muovere le montagne. Dobbiamo solo seguire il nostro Signore ed esercitare fede in lui. Questo è tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Considerazioni finali
Il fratello Wilson ha servito nell'organizzazione per 40 anni come anziano e con diversi incarichi ma i tanti privilegi che ha avuto, non gli sono serviti per continuare a camminare in modo allineato alla Organizzazione, come evidentemente pensava lui e pensavano forse anche quelli che erano intorno a lui. Ad un certo punto evidentemente qualcosa è cambiato non sappiamo cosa sia successo in Eric, ma non è importante. La domanda che ci facciamo è questa: quali prerogative sono cambiate in lui ma anche ai tanti nominati nostrani che come Eric adesso si trovano nella sua stessa condizione? Si perchè la sua storia non è così diversa da quella di molti nominati che in questo ultimo periodo abbiano preso le distanze. Siamo sicuri che sia davvero tutta colpa loro? Della loro poca fede nell'organizzazione? Del loro essere ribelli alle direttive?  Se analizziamo tutti gli aspetti forse scopriamo che c’è un atteggiamento poco chiaro non trasparente, magari scopriamo che questa organizzazione si è alimentata per troppo tempo di propaganda tossica  a discapito di fratelli che come Eric hanno tanto. Noi pensiamo che un onesto esame da parte di tutti debba essere fatto e molti di noi hanno iniziato a farlo da tempo. Questo esame arriverà al chiedersi da chi andremo li troveremo la risposta a tante domande.
Ringrazio Eric per la sua esperienza e per l’occasione che ci ha dato di trattare l’argomento. Un saluto e un abbraccio fraterno anche a tutti i consapevoli d’oltre oceano.

11 commenti:

  1. Non dove ma da chi! Una bella differenza di prospettiva.

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  2. Se possibile sarebbe interessante aggiungere un link al post che rimandi al discorso in video su YouTube che il fratello Eric ha svolto sull'argomento.

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  3. Concordo Capitano, personalmente spero se dovessi cedere al timore come Pietro quando camminò sulle acque, ci sia li qualcuno a prendermi con la mano ...

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  4. Tommaso...per camminare sulle acque ,prima devi scendere dalla nave...

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  5. Faith ... tu sei scesa e stai camminando già sulle acque? O sei nella fase del dubbio e il Signore ti ha preso per mano?

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  6. Faith ... ti è mai capitato di confidarti con uno che ritenevi un amico e poi usa le tue confidenze contro di te? Non nè saresti deluso? Oggi ci troviamo non a decidere se essere dentro o fuori di una religione, ci troviamo a discutere sulla stessa natura di Dio, e quando quelli che dovrebbero essere i nostri alleati divento i nostri nemici ... e proprio demoralizzante!

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  7. Tommaso , credo , anzi sono sicura che tu abbia del tutto frainteso il mio commento. Non decontestualizzarlo.
    Non voglio, ne potrei mai giudicare alcuno in base al grado di fede che io creda che dimostri. E benché mi chiami Faith, sono ben lontana dal possedere quella fede che intimamente vorrei.
    Quando guardai il video del fratello Wilson, rimasi particolarmente colpita dall applicazione metaforica che lui fece del miracolo di Cristo.
    Per me , che sono scesa dalla nave ormai da un Po e mi trovo in balia delle onde , con le braccia sempre più stanche, e in lontananza non si vede alcuna scialuppa, ha avuto e ha oggi un significato particolare, che, per chi è ancora sulla nave, al sicuro, non può avere.
    Riflettendo sulla metafora ho pensato "anche da sola, posso farcela. Mi basterà concentrarmi su Cristo, e anche quando la mia fede vacillera sarà lui stesso a tirarmi fuori dall acqua."...perché io , Tommaso ,non posso contare che su me stessa .
    Certo, Gesù non aveva in mente la metafora della nave/organizzazione, delle scialuppe, ecc, quando compì quel miracolo, né Pietro voleva prefigurare nulla di simile, ma è in base a questa metafora che ho scritto il mio commento e non basandomi su reale significato del miracolo.
    Se invece devo attenermi al reale significato del miracolo, e mi immaginassi a vivere con i discepoli gli avvenimenti di quella notte, sappi che io non starei ne camminando, ne affogando . Sarei in un angolino della barca, paralizzata dalla paura e incapace di essere d aiuto in alcun modo...

    Detto questo, spero che tu possa ricrederti su di me. Se non dovesse bastarti questa spiegazione ti lascio la mia email, cosi ne parliamo privatamente.
    fedesperanzaeamore80gmail.com

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    1. Tommaso, la tua mail mi ha bloccato l account . Appena riesco a sbloccarlo ti rispondo.

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  8. Faith prova ad accedere al tuo account usando un browser diverso, oppure se usi il telefonino prova con il pc o col tablet usando non l'applicazione ma il web, cioè accedi con browser google e poi vai alla posta gmail.

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  9. Il messaggio: non dove, ma da chi intende che la liberazione, il camminare sulle acque è principalmente una questione di mente più che di luogo.

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  10. Il fratello Baruq ha tradotto nel suo sito l'intero discorso in italiano. Consiglio di leggerlo e meditare su.
    http://www.baruq.uk/has_jehovah_always_had_an_organization-it.html

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Grazie per il commento.